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Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Sun 31 August 2014; 19:18
by S-Bahn
Vedo che sei poco più avanti di me negli anni.
Ho frequentato le elementari nei primi anni '60 e la situazione in Italia non era tanto diversa. Alle elementari solo italiano, poi alle medie e al ginnasio (qundi 5 anni) il francese. L'inglese ho dovuto impararlo molto più tardi, per il lavoro. Me la cavo, nulla di più, così come per il francese.

Poi c'è il dialetto. Il dialetto lombardo a Monza non era la prima lingua ma quasi. Tutti i parenti più grandi di me lo parlavano come lingua normalmente usata in famiglia. Non è la mia prima lingua ma quasi, certamente l'ho imparto da madrelingua.
Il dialetto allora era ancora la prima lingua nei piccoli paesi e in ampie zone dell'Italia e la TV era entrata da pochissimo nelle case di tutti gli italiani.

Poi quand'ero adolescente la mia famiglia si è trasferita nel sud e ho imparato il napoletano. Non da madrelingua ma l'ho imparato piuttosto bene.

Aneddoto. Giusto ieri siamo stati in MTB sul Monte Generoso e al ritorno ci siamo femati a pranzare all'Osteria della Grassa, lato Mendrisio.
La sciura della locanda al nostro arrivo si è rivolta a noi in dialetto, e le ho risposto senza il minimo problema in dialetto. La figlia che ci ha serviti invece ci parlava in italiano.
Per la cronaca tra i pochi avventori c'era una coppia non giovane che parlava tedesco e comunicava con un italiano decente ma con forte accento tedesco con la ragazza della locanda, e una coppia giovane che tra loro parlvano in tedesco, ma la ragazza si rivolgeva alla cameriera in un italiano che, per quello che mi arrivava alle orecchie, mi sembrava madrelingua.
Per finire è passato un vecchietto di Varese che gira da solo quasi tutti i giorni le montagne e che ha parlato con noi solo in dialetto, da me tranquillamente ricambiato.

Il dialetto è ancora vivo ma non so quanto dura ancora. Il mio capo ha quindici anni meno di me, è nato e cresciuto a Milano e non lo sa. Quando ci prova è un rosario di strafalcioni e parole inventate.

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Mon 01 September 2014; 19:53
by marex
Forse l'ho già scritto tempo fa...In ogni caso si stima che in Cantone Ticino il dialetto, i dialetti siano parlati come prima lingua dal 30% della popolazione (347'000 abitanti). Lo specialista numero 1 del settore Franco Lurà (responsabile dell'ufficio dialetti ticinese) afferma che la situazione è stabile. Io parlo dialetto come prima lingua e lo parlo ad amici, a persone che so o suppongo lo parlino. I parlanti dialetto sono certamente in misura molto maggiore nelle quattro valli del GR italiano (15'000 abitanti complessivamente). La situazione è certamente non confrontabile con la Svizzera tedesca, nel sud delle Alpi svizzero i dialetti non hanno mai superato il ruolo di lingua degli affetti e dell'amicizia. In Ticino le parlate dialettali sono certamente più diffuse nel Sopracceneri.

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Mon 01 September 2014; 20:23
by Coccodrillo
Anche nella Svizzera Romanda i dialetti francesi sono quasi scomparsi (mentre in Zucchinia sono l'unica lingua parlata).

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Tue 02 September 2014; 21:08
by snia92
In bassa Brianza il dialetto sta sparendo, noi giovani del posto (io son mezzo veneto mezzo milanese) mediamente comprendiamo il dialetto ma ci limitiamo a un vocabolario limitato e molto italianeggiante...

Per non perdere quel poco che ho imparato da nonni e papà mi immergo spesso in bocciofile sperdute e bar di oratori :) per sentirlo parlare e acquisire qualcosa, visto che sfortunatamente non sono madrelingua... Per il veneto invece lo so molto meglio ma e' in funzione delle estati passate da piccolo tra sottomarina e codevigo :mrgreen:

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Wed 03 September 2014; 10:18
by Trullo
Tendo a condividere il senso delle affermazioni di Petralli
In particolare
"qui si parla di identità. In Svizzera abbiamo una fortuna inestimabile e c’è qualcuno che vorrebbe rovinare tutto. Quando un bambino studia il francese o il tedesco a scuola, non impara solo una lingua, ma fa anche un’immersione culturale nel nostro Paese, nella realtà svizzera. Si rende conto che la Confederazione è fatta di Cantoni, di regioni linguistiche che hanno deciso di coesistere".
Sostituendo a Svizzera Europa, a Confederazione fatta di cantoni Unione fatta di stati, la frase va benissimo anche in ottica europea, dove vedo essenziale studiare per tuti almeno un'altra lingua comunitaria oltre all'inglese Non ho invece i mezzi culturali per proporre la progressione dello studio, ma l'idea che ci siano cantoni francofoni dove non è obbligatorio il tedesco e viceversa mi pare poco fondata


Coccodrillo wrote:A scuola ho studiato 4 lingue (anche lo spagnolo),

Compresa o esclusa la lingua madre?
Quattro lingue straniere mi sembrano invece eccessive, specie in un indirizzo non linguistico
Ma in Svizzera (ammesso che esista una sorta di liceo classico come in Italia e in Germania) chi studia greco e latino quali e quante lingue "vive" studia?

A proposito. In Belgio tutti i fiamminghi studiano francese e tutti i valloni fiammingo?

QUanto al dialetto sono perplesso. Da un lato apprezzo la sua ricchezza e la sua bellezza, amo le commedie dialettali in tutti i dialetti che riesco a comprendere (che sono poi quelli della lombardia occidentale e meridionale, del piacentino, e del Ticino) pur non parlandone nessuno (ma essendo abituato da piccolo a sentire i miei parenti parlare nel dialetto di Monticelli, diverso da quello di Piacenza città, o nel dialetto dei paesini del cremonese, o dai vecchi di Paderno che parlano nel dialetto del luogo. Mentre quando mi è capitato di trovarmi nel comasco o in ticino ho sempre capito bene il loro dialetto, evidentemente simile al milanese-brianzolo), come amo le poesie di Cattadori e le canzoni di Van de Sfros. tuttavia, vedo nel dialetto anche un formidabile mezzo di esclusione, una barriera che si può ergere a piacere per tagliare fuori chi parla solo la lingua nazionale (e sento lo stesso anche nei racconti di italiani in svizzera che magari hanno anche studiato il tedesco e si sentono tagliati fupri dal sentire parlare in dialetto)

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Wed 03 September 2014; 11:23
by S-Bahn
E un mezzo di esclusione se sei stronzo... ma questo vale anche per le lingue :roll:

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Wed 03 September 2014; 11:54
by msr.cooper
^^

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Wed 03 September 2014; 12:52
by max90
S-Bahn wrote:E un mezzo di esclusione se sei stronzo... ma questo vale anche per le lingue :roll:


E' un atteggiamento veramente poco carino, ma come già detto il problema non è il dialetto, ma la buona educazione delle persone.
A tal proposito, non mi sono trovato per niente bene al Sud.

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Wed 08 October 2014; 17:25
by snia92

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Wed 08 October 2014; 18:01
by mattecasa
:lol: :mrgreen:
che bontà ! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
:divano:

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Thu 09 October 2014; 12:18
by skeggia65
:lol:

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Thu 09 October 2014; 17:26
by Viersieben
La pubblicità è l'anima del commercio! :D

(Nessuno sembra essersene accorto ma è sbagliato anche in francese...)

SVIZZERA

09/10/2014 - 17:07
"Il burro per arrostire svizzeri" è andato a ruba, ecco tutti gli orrori linguistici nei mercati ticinesi

Gli errori di traduzione e infelici giochi linguistici si sprecano sui prodotti in commercio sugli scaffali dei nostri negozi. Ecco quelli più strani. E intanto Migros rivela: "Le scorte di burro si stanno esaurendo"

LUGANO - Il "Burro per arrostire svizzeri", ormai ha fatto il giro della rete, superando pure i confini nazionali, tanto che è finito sull'autorevole sito di Repubblica.it. Oggi si apprende che il burro è andato a ruba. Lo fa sapere direttamente Migros Ticino. Potere della stampa dunque e della rete. "Le scorte - fa sapere l'azienda - si stanno infatti rapidamente esaurendo e la richiesta supera ogni aspettativa. Forse a suscitare la curiosità dei clienti, è anche il tam tam provocato dalla stampa in Svizzera e nella vicina Italia, così come dai commenti espressi sul web da illustri opinion maker sull’ormai famoso “scivolone” in cui sono incorsi i traduttori del testo stampato sulla confezione. L’errore verrà corretto, resta il fatto che questo burro chiarificato, e cioè privato delle proteine del latte e quindi ideale per arrostire, piace in tutta la Svizzera".

Fatto sta che l'infelice traduzione dal tedesco (Schweizer Bratbutter) stampata sul prodotto della Migros, ha spaccato l'opinione pubblica: da una parte coloro che l'hanno presa a ridere sprecandosi in battute e facili ironie, e dall'altra quelli che hanno avviato una riflessione sull'utilizzo dell'italiano e sul rispetto della lingua che si parla a sud delle Alpi.

L'italiano è davvero così bistrattato al di là del Gottardo? Sembrerebbe proprio di sì, e le battaglie politiche fatte dai nostri rappresentanti a Berna, non sono mai mancate a dir la verità. È facile imbattersi in traduzioni sbagliate, o giochi di parole che non hanno senso nella nostra lingua. La pagina di Facebook "Parlo itagliano", ha raccolto alcune perle di questi strafalcioni. Ce n'è un po' per tutti i gusti. Ad iniziare dalla "Cartella elastico della striscia", traduzione incomprensibile di un'altrettanto poco chiaro "Gummizugmappe".

Sugli scaffali della Denner troviamo le "Fettine di volatile con formaggio, impantata", da accompagnare insieme a dell'ottimo "Formaggio da montagna", disponibile tra gli scaffali della Migros. E se qualcosa resta tra i denti, basta usare i famosi "Struzzicadenti".

L'Ikea invece si è inventata il "Kolon", da non confondere con il nostro tratto terminale dell'apparato digerente; si tratta invece di una sorta di protezione per pavimento. E c'è chi gioca sul doppio senso, non si sa quanto volontariamente o involontariamente, come la Swisscom che avverte "Adesso, Babbo Natale può venire", ma La Posta rassicura tutti con "i vostri pacchi sono in ottime mani".

http://www.tio.ch/News/Ticino/813389/Il ... -ticinesi/ (con numerose foto, anche se visto il sito è un po' il bue che dice cornuto all'asino...)

(Io continuo a preferire l'arrosto di zingaro che si mangiava sui WR ungheresi, e per arrostire uso del normale burro da cucina... :divano: )

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Thu 09 October 2014; 17:51
by mattecasa
gli struzzicadenti
:lol: :lol: :lol: :mrgreen:

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Thu 09 October 2014; 19:15
by serie1928
A proposito di italiano bistrattato nella "Confoederatio Helvetica".
Ho richiesto ad un mio fornitore la dichiarazione di residenza fiscale. L'ha chiesta all'ufficio cantonale di riferimento (San Gallo), esplicitamente in italiano...ed è arrivata in inglese. Gli altri anni era arrivata regolarmente in italiano (va beh, si fa per dire... :mrgreen: ), ovviamente l'ho fatta rifare.
Ecchecca§§o

Re: Lingue minoritarie

PostPosted: Thu 09 October 2014; 20:25
by Coccodrillo
Coccodrillo wrote:A scuola ho studiato 4 lingue (anche lo spagnolo)


Trullo wrote:Compresa o esclusa la lingua madre?


Esclusa, ma in tedesco e spagnolo non posso certo dire di avere un buon livello.

Trullo wrote:Ma in Svizzera (ammesso che esista una sorta di liceo classico come in Italia e in Germania) chi studia greco e latino quali e quante lingue "vive" studia?


Un mio amico aveva fatto il classsico con francese, tedesco, inglese e latino (ma credo solo 3 in contemporanea), ma senza greco. Non so per chi faceva anche greco, probabilmente lo stesso. Questo in Ticino e a inizio anni 2000. Altrove in terra zucchina hanno recentemente deciso che il francese è secondario o inutile, il che è suicida.