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Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 21:56
by S-Bahn
Dal punto di vista legislativo non credo che vedremo chissà che cosa. Tanto le gare non si facevano già prima. Siamo o non siamo con un governo ed un parlamento che hanno scritto sotto dettatura il "pacchetto del monopolista"?

Dal punto di vista politico alla fine qualche conseguenza bisognerà pur trarla.

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:00
by jumbo
esatto, si parla tanto di fare riforme, e una volta che un governo decide che sui servizi pubblici si devono fare le gare (e questa è una riforma!), arriva la sinistra "progressista" ad azzerarla.

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:01
by Cristian1989
Ma anche all'estero c'è questa mania di privatizzare tutto quello che è pubblico? :?
Mi sembra una questione tutta italica, che equivale a pubblico=servizio di merda.

Ad esempio prendiamo la RAI, in tutto il mondo esiste la tv pubblica e non mi sembra che ne facciano un dramma e soprattutto paghiamo uno dei canoni più basso d'Europa con un offerta in chiaro non indifferente di ben 14 canali.
Io penso che il nostro problema (a differenza degli altri paesi) è che le varie proprietà pubbliche siano afflitte dalla politica (da tutte le posizioni), bisognerebbe eliminare la politica dalla tv e da tutto quello che è pubblico.

Il nostro paese è malato di politica (e comunque anche da tante altre cose...)

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:02
by jumbo
Cristian1989 wrote:Ad esempio prendiamo la RAI, in tutto il mondo esiste la tv pubblica e non mi sembra che ne facciano dei drammi e soprattutto paghiamo uno dei canoni più basso d'Europa con un offerta in chiaro non indifferente di ben 14 canali.

in nessun altro paese la tv statale ha 14 canali!

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:03
by trambvs
S-Bahn wrote:Posso anche capire che si pensi ad un voto totalmente immaturo [...]. In realtà, di certo confusamente e semplificando, la gente qualcosa intuisce.

Potrebbe anche essere, ma siamo sicuri che i nostri Onorevoli e Senatori (come noto non sottoposti ad alcuna scelta popolare specifica in termini di preferenza) siano tutti delle teste fine e illuminate?

jumbo wrote:Può dire quel che vuole, nel mio concetto di democrazia chi è in minoranza può dire quel che vuole.

Anche accusare di parassitismo la maggioranza (vera, non quella degli annunci senza riscontri numerici) degli italiani, mi sembra poco rispettoso; le idee si possono anche non condividere, criticare, discutere, ma generalizzare e bollare milioni di persone in modo poco elegante, trovo abbia poco di democratico.

jumbo wrote:guai a pagare ciascuno quel che consuma, ci vuole mamma stato a pagare per tutti. non sia mai che uno è responsabile di quel che fa e paga per quel che consuma.

Una bella mamma, che impone una pressione fiscale tra le più alte in Europa (ovviamente a chi le tasse le paga, chi evade come lo definiamo, furbo, neoliberista, anti-parassita?), ma con servizi analoghi? Bel parassitismo quello di chi paga le tasse finanziando i servizi anche a chi le tasse non le paga o fa di tutto per contribuire il meno possibile...

Federico_2 wrote:Oggi il mercato del pane funziona in base al mercato privato. Non mi risulta ancora che ci sia un produttore statale, almeno in italia. Vogliamo statalizzare i panifici?

Fino a non molto tempo fa, e forse ancora oggi, esisteva il pane a prezzo calmierato, chissà perché...

jumbo wrote:una volta che un governo decide che sui servizi pubblici si devono fare le gare (e questa è una riforma!), arriva la sinistra "progressista" ad azzerarla.

C'era la legge del 1997, ho chiesto più volte perché non andasse bene... :?
Il paragone poi non sta in piedi: l'acqua è un monopolio naturale (non mi pare sia previsto che il singolo cittadino possa scegliere chi sarà il proprio fornitore di acqua potabile), a differenza del pane, che è soggetto realmente alle regole del mercato (salvo cartelli, guarda caso vietati) e che si può scegliere dove acquistare.

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:06
by trambvs
Cristian1989 wrote:Ma anche all'estero c'è questa mania di privatizzare tutto quello che è pubblico?

Sì, solo che poi (come a Parigi e Berlino per esempio), ci ripensano... :P

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:08
by skeggia65
Ieri pomeriggio ho dato un'occhiata ai dati sull'affluenza. Poi ho confrontato la percentuale nota al momento (quella delle 12) con le percentuali analoghe ai referenda del passato, e ho capito che il quorum sarebbe stato raggiunto.
A quel punto ho deciso di andare. 3 no e un si.
La mia sensazione è che la "ggente" ha votato "politicamente", ovvero per fare un dispetto a B., o "per sentito dire".
Ripeto ciò che ho già detto: su questioni simili è assurdo ricorrere al referendum.
Il referendum dovrebbe essere utilizzato per argomenti etici o morali (in tal senso erano i quesiti su divorzio e aborto).
Ma la gente (me compreso) che ç@§§° ne sa di centrali termonucleari?
E, visto che un referendum nazionale ha sancito (ce ne fosse stato bisogno) che la popolazione è contraria al nucleare per paura (razionale o meno che sia), a questo punto diventa lecito indire consultazioni ogni qualvolta si voglia realizzare ogni singolo impianto di qualsiasi tipo. In fondo, agli abitanti di una qualsiasi valle potrebbe fare paura una nuova diga. Tutto sommato, la paura della casalinga di Voghera e quella di un qualsiasi valligiano sono uguali.
trambvs wrote:
Federico_2 wrote:Oggi il mercato del pane funziona in base al mercato privato. Non mi risulta ancora che ci sia un produttore statale, almeno in italia. Vogliamo statalizzare i panifici?


Fino a non molto tempo fa, e forse ancora oggi, esisteva il pane a prezzo calmierato, chissà perché...
Se non sbaglio esiste ancora, ma riguarda soltanto alcuni tipi di pane: quelli meno richiesti.

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:09
by Coccodrillo
Federico_2 wrote:Oggi il mercato del pane funziona in base al mercato privato. Non mi risulta ancora che ci sia un produttore statale, almeno in italia. Vogliamo statalizzare i panifici?


Non si possono comparare "prodotti" che permettono facilmente una scelta (pane, ...) e "servizi" (trasporto pubblico, acqua) che non possono essere offerti contemporaneamente (in un dato momento posso prendere solo un treno specifico, mentre posso scegliere il panificio).

edit: post contemporaneo a trambvs...

skeggia65 wrote:Il referendum dovrebbe essere utilizzato per argomenti etici o morali (in tal senso erano i quesiti su divorzio e aborto).


Io preferirei che i quesiti venissero spiegati chiaramente (come fanno da me, dove spesso ma non sempre le votazioni protano alla soluzione scelta dal governo).

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:10
by jumbo
trambvs wrote:
jumbo wrote:guai a pagare ciascuno quel che consuma, ci vuole mamma stato a pagare per tutti. non sia mai che uno è responsabile di quel che fa e paga per quel che consuma.

Una bella mamma, che impone una pressione fiscale tra le più alte in Europa (ovviamente a chi le tasse le paga, chi evade come lo definiamo, furbo, neoliberista, anti-parassita?), ma con servizi analoghi? Bel parassitismo quello di chi paga le tasse finanziando i servizi anche a chi le tasse non le paga o fa di tutto per contribuire il meno possibile...

tutto vero
quel che ti sfugge è che con il referendum hai segato una riforma, hai mantenuto lo status quo.

trambvs wrote:
jumbo wrote:Può dire quel che vuole, nel mio concetto di democrazia chi è in minoranza può dire quel che vuole.

Anche accusare di parassitismo la maggioranza (vera, non quella degli annunci senza riscontri numerici) degli italiani, mi sembra poco rispettoso; le idee si possono anche non condividere, criticare, discutere, ma generalizzare e bollare milioni di persone in modo poco elegante, trovo abbia poco di democratico.

sarà forse poco elegante, ma antidemocratico no.
sentir sostenere questo da uno che parteggia per una parte politica che non fa altro che dire che chi vota dalla parte opposta è un lobotomizzato che si fa abbindolare dalla tv e non sa ragionare con la propria testa, fa girare alquanto le gonadi.

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:14
by trambvs
Non proprio, ci si dovrà rifare alla normativa europea in materia (che non impedisce le gare, anzi).
Inoltre il referendum non vieta la riformulazione di una nuova legge, ovviamente in altri termini e possibilmente evitando di andare incontro ad altri quesiti referendari, visto il precedente.

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:18
by Cristian1989
jumbo wrote:
Cristian1989 wrote:Ad esempio prendiamo la RAI, in tutto il mondo esiste la tv pubblica e non mi sembra che ne facciano dei drammi e soprattutto paghiamo uno dei canoni più basso d'Europa con un offerta in chiaro non indifferente di ben 14 canali.

in nessun altro paese la tv statale ha 14 canali!

Mi risulta anche che in nessun'altro paese un Presidente del Consiglio abbia "indirettamente" (solo perchè costretto) 14 (RAI)+9 (Mediaset) tv in chiaro in Italia e 4 tv in chiaro in Spagna, oltre a pay tv terrestre monopolista e testate giornalistiche...

I mezzi di comunicazione dovrebbero essere immuni dalla politica e non servire per propaganda, non parlo tanto per la situazione attuale ma soprattutto per il passato al momento della discesa in campo...
Ovviamente in uno Stato serio (quale non è l'Italia) dovrebbero essere seri (da tutte le parti) tutti gli organi d'informazione sia televisiva che la stampa.

Infatti non mi è piaciuto nemmeno che il referendum sia stato preso più come delle elezioni politiche che come un normale referendum...

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:32
by jumbo
per come la vedo io, venderei tutti i canali rai, tranne magari uno solo da tenere per fare comunicazioni di servizio, con canone nullo.

50 anni fa la tv non era accessibile a imprenditori privati in italia, e per lanciare a nuova tecnologia era auspicabile un intervento statale.

oggi non si può più dire che ci sia bisogno di un sostegno dello stato, e non si capisce perchè si debba mantenere un network che si mette a far concorrenza ai privati, gli aumenta i costi contendendogli in aste le trasmissioni sportive, fa trasmissioni del tutto simili a quelle trasmesse dai privati, ha costi più elevati dei privati a causa delle inefficienze che il diretto collegamento con la politica introduce, impone il pagamento di un apposito balzello.

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:48
by trambvs
Molto d'accordo sui danni arrecati alla RAI dall'intromissione della politica (senza distinzione di colore, per quanto alcuni episodi recenti non abbiano precedenti), per cui auspicherei la nascita di una fondazione e l'abolizione della nomina della dirigenza da parte di parlamento, ministri, ecc. Allo stesso modo concordo sul fatto che certe trasmissioni poco "culturali" dovrebbero sparire dai palinsesti RAI.

Quanto al resto, non mi pare che all'estero esistano situazioni in cui le reti pubbliche siano ridotte a un solo canale e limitate a comunicazioni di servizio (BBC, France Télévision, ARD/ZDF/ecc.), così come in Francia e in Germania esiste il canone (e né Sarkozy né la Merkel mi pare abbiano mai incitato a non pagarlo 8--) ) ; in altri casi i costi vengono addirittura sostenuti interamente dallo Stato.

Ci sono servizi (informazione, cultura, ecc.) che difficilmente i privati possono sostenere, pay TV a parte; inoltre il sistema televisivo italiano andrebbe profondamente rivoluzionato, viziato com'è da un'infinità di canali, dal duopolio RAI-Mediaset, dallo squilibrio delle entrate pubblicitarie a sfavore della carta stampata, ecc.

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 22:59
by S-Bahn
Edit contemporaneo

Una televisione di stato però esiste ancora in paesi fuori dal vituperato suolo italico.
Se non è obbligatorio che tutto sia statale non mi pare, se qualcuno non mi convince del contrario, che debba essere vietato che qualcosa possa esserlo.

Si può discutere se sia più logico avere 14 canali o averne 3 o avrene uno solo, ma dove sta scritto che non ci possa essere almeno un canale vero e non uno di servizio (servizio a cosa non ho capito)?

La TV di stato ha senso solo come balia della TV privata finchè questa non cresce? Non lo so. So invece che la caduta nella qualità delle trasmissioni (professionalità, contenuti, decoro) è rapidamente avvenuto quando è massicciamente arrivato il "privatocheèsempremegliodelpubblico" secondo la ferrea e indiscutibile vulgata liberista.
No? Meglio l'Odissea televisiva degli anni '60 o il Grande Fratello? Meglio Studio Uno con Mina o Colorado con la tettona di turno? Meglio Tribuna Poltica di Jader Jacobelli o lo pseudotelegiornale di Emilio Fede?

Re: Referendum 12-13 Giugno

PostPosted: Mon 13 June 2011; 23:10
by jumbo
il fatto è che lo stato dovrebbe provvedere alle cose che servono veramente a tutti. non dovrebbe avere come scopo quello di fare profitto (anche perchè il più delle volte gli riesce così bene che va in perdita), nè quello di fare intrattenimento.
non è questione che il privato sia meglio del pubblico o viceversa. la questione è se ce ne frega qualcosa che lo stato si metta a competere con il privato.

io sinceramente quale sia questo servizio pubblico così prezioso e irrinunciabile che ci fornisce la rai non riesco a comprenderlo.
forse i documentari di rai storia ed altri programmi simili, ok, sono d'accordo, anche se potrebbe comunque noleggiare l'archivio per qualche trasmissione di privati.
perchè lo stato debba occuparsi dei quiz serali, invece (per non parlare dell'isola dei famosi), non riesco proprio ad afferrarlo.
quanto all'informazione, ormai c'è internet e chiunque si informa dove gli pare.

è inevitabile che uno stato con il nostro debito e con la nostra pressione fiscale debba tagliare qualche spesa per far calare entrambi.
trovo che vendere la rai (con opportune clausole antitrust) sarebbe il più indolore dei tagli.