Economia (era: Ultime notizie)

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Re: Ultime notizie

Postby S-Bahn » Sat 30 June 2012; 15:05

Il bilancio tra import ed export è fortemente negativo per l'Europa e la cosa peggiore è che questo comporta una progressiva deindustrializzazione dei nostri paesi.
Una buona parte della recessione non è dovuta ad una crisi contingente ma è strutturale, stiamo chiudendo le fabbriche una ad una.
Mi meraviglio che sui giornali politici ed economisti si meraviglino di contrazioni del PIL superiori alle (loro) aspettattive. Come altro potrebbe andare acquistando sempre più dalla Cina e chiudendo in serie le nostre fabbriche?
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Postby max90 » Sat 30 June 2012; 15:42

Però prima o poi la Cina farà bum. Hanno un mercato interno pressoché inesistente, e tutta la loro produzione è orientata su cose a basso valore aggiunto.
... Ed inoltre, se l'Europa è in crisi, chi compra l'export cinese?
Per quanto siano casi molto diversi, basta guardare la Spagna (qualche anno fa tutti gridavano al miracolo economico in terra iberica) in che stato pietoso è. Le crescite disordinate, prima o poi, presentano il conto.
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Re: Ultime notizie

Postby S-Bahn » Sat 30 June 2012; 19:34

Il caso è troppo diverso. La Spagna è molto ma molto più piccola. Il suo boom si è basato sull'edilizia. In parte una bolla speculativa dell'edilizia privata che non poteva non sgonfiarsi, e si è sgonfiata, e in parte aiutati dalla UE buttando soldi (e debiti) in uno sviluppo molto discutibile delle infrastruttue che notoriamente non portano ricchezza ma spese di gestione, e faccio notare che quasi tutti invidiavano e ammiravano l'impegno infrastrutturale spagnolo, ma sta di fatto che hanno avuto uno sviluppo industriale trascurabile. Sono diventati più spendaccioni, non più ricchi.

La Cina è diversa, farà forse bum dopo avere fatto boom ma non è vero che ha un mercato interno inesistente. E' un mercato enorme anche solo per l'entità della popolazione ed è in crescita, sostenuto da una forte crescita di ricchezza, indipenendente da come viene distribuita.
Poi è vero che un'Europa impoverita alla fine compererà di meno, ma quando questo avverrà il guaio sarà completato e francamente mi preoccupo molto più dei nostri problemi di oggi e di domani che di quelli futuribili della Cina.
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Re: Ultime notizie

Postby Ulk » Sat 30 June 2012; 19:50

Lo scoppio della bolla immobiliare è la preoccupazione attuale cinese, più che quello di facciata sull'andamento delle altre economie. Hanno adottato dall'anno scorso alcuni regolamenti per rallentare la speculazione edilizia basati su limiti all'acquisto di aree da parte dei grandi gruppi, ma non sembra funzionare molto (il gruppo immobiliare che detiene la squadra allenata da Lippi si dice sia vicino all'insolvenza e sarebbe un bel botto).

Il mercato interno non è un problema, i governanti sembrano aver capito che il sostegno alla domanda è fondamentale e mettono in campo ogni azione per sostenerla (anche con l'aumento dei minimi salariali come appena avvenuto a Chongqing, se non ricordo male portato intorno ai 140€ mensili per i lavori a tempo pieno e poco più della metà per i lavori part-time). Ovviamente il divario tra ricchi e poveri è marcato e sempre di più, ma questo rappresenta un'opportunità, anche se non enorme, per alcuni settori dell'economia europea che trovano ampio mercato tra i ricchi cinesi.
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Re: Ultime notizie

Postby max90 » Sat 30 June 2012; 22:22

@S-Bahn: però guarda che la crescita della Cina sta già rallentando.
E, riguardo alla questione dazi, pensavo prima che il nostro debito pubblico è circa per metà collocato all'estero (e l'altra metà in buona parte delle nostre banche, ma di chi sono le nostre banche...?), il che non mi sembra un fattore trascurabile.
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Re: Ultime notizie

Postby S-Bahn » Sat 30 June 2012; 22:39

A quanto sapevo il debito americano è soprattutto estero, quello italiano ancora in gran parte interno.
Sono però consapevole di queste difficoltà ed è per questo che dico che se anche ci svegliassimo lo faremmo troppo tardi.

Quanto all'espansione cinese, sta ovviamente rallentando in termini percentuale per stringenti ragioni matematiche, anche perché non puoi crescere fino a valori infiniti.
Se esporti merci per 100 milioni di dollari un aumento del 20% ti porta ad esportare per 20 milioni di dollari in più. Se sei arrivato ad esportare per 200 milioni ti basta crescere della metà, del 10% quindi, per piazzare 20 milioni di merce in più sull'anno precendente.
Quindi anche se le percentuali anno su anno inevetabilmente cominciano a flettere, la pressione in termini assoluti di volumi verso l'occidente continua a cresecere, non in percentuali ma in valori assoluti, sempre di più.
Non facciamoci quindi illusioni sul breve periodo, e nemmeno sul medio direi.
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Re: Ultime notizie

Postby max90 » Sat 30 June 2012; 23:26

E' un articolo vecchio di un anno, e secondo me i dati lo sono parecchio di più, visto che si parla di 1577 mld di euro di debito, mentre ora allegramente andiamo verso la soglia dei 2000; tra l'altro non è specificata la fonte dei dati. Però per farsi un'idea è interessante.

http://www.linkiesta.it/chi-detiene-deb ... -italiano-
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Re: Ultime notizie

Postby indaco1 » Sun 01 July 2012; 0:04

Si, e' vecchio.

Ora la quota di debito pubblico in mani estere, almeno quello in titoli di stato, e' sceso al 32%.

Secondo Fitch in Italia Bot e Btp nel 2008 erano per il 50% in mano agli stranieri e a fine 2011 la percentuale e' scesa al 32%.


http://www.finanzainchiaro.it/dblog/art ... z1zJfhLLDq

Secondo qualcuno e' un male. Ma io ci vedo un grande fatto positivo.

Ogni anno ci sveniamo per pagare gli interessi sul debito. Diciamo che siano 70mld di euro (non so esattamente e dipende dai tassi e dallo spread). Una situazione orrida da tanti punti di vista.

Ebbene, se i 2/3 del debito sono in mano a banche, fondi pensione, fondi vari, investitori Italiani significa che i 2/3 di quei 70mld restano in Italia. Se fosse ancora il 50% vorrebbe dire un'emorraggia di 35mld l'anno verso l'estero.

Certo, la situazione attuale tende a togliere ai poveri per dare ai ricchi. Pero' almeno sono ricchi italiani che rispendono e, auspicabilmente, reinvestono in Italia. Almeno in parte.
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Re: Ultime notizie

Postby Trullo » Sun 01 July 2012; 10:25

Non è nemmeno così ovvio che siano ricchi
I fondi pensione di categoria, che servono a dare pensioni integrative a operai e impiegati, investono pesantemente in titoli di stato
Molti pensionati anche poveri investono parte della liquidazione in titoli di stato
Anche chi risparmia per conto suo, è più probabile che abbia una quota rilevante in titoli di stato se il suo patrimonio è piccolo, rispetto al caso in cui il suo patrimonio è grande. Chi ha da parte trentamila euro, probabilmente li avrà tutti o quasi (in modo più o meno diretto, p. es. tramite fondi comuni di investimento) in titoli di stato e obbligazioni della sua banca (che a sua volta possiede i titoli. Chi ne ha trecentomila, più verosimilmente diversificherà anche su azioni, obbligazioni private, titoli esteri
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Postby max90 » Sun 01 July 2012; 10:54

Però le grandi banche italiane sono in buona parte in mani estere. Dentro Unicredit mica c'era anche "il grande maestro di libertà" (come lo definì qualcuno) Gheddafi?
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Postby Federico_2 » Sun 01 July 2012; 12:10

Trullo wrote:Molti pensionati anche poveri investono parte della liquidazione in titoli di stato
Anche chi risparmia per conto suo, è più probabile che abbia una quota rilevante in titoli di stato se il suo patrimonio è piccolo, rispetto al caso in cui il suo patrimonio è grande. Chi ha da parte trentamila euro, probabilmente li avrà tutti o quasi (in modo più o meno diretto, p. es. tramite fondi comuni di investimento) in titoli di stato e obbligazioni della sua banca (che a sua volta possiede i titoli.


Secondo me stiamo ingigantendo un po' le cifre. Non credo che i pensionati con poco reddito acquistino titoli di stato o chi ha da parte 30.000 euro lo faccia, per il semplice fatto che per averli la procedura è lunga e complessa. Proviamo ad elencare quali banche online consentono di acquistare online i titoli di stato?
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Postby Ulk » Sun 01 July 2012; 12:49

Non penso proprio che la mancanza della possibilità di acquisto online sia una barriera all'acquisto per la popolazione più anziana.
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Re: Economia (era: Ultime notizie)

Postby max90 » Sun 01 July 2012; 14:00

Anche perchè un tempo i BOT rendevano moltissimo, quindi nella popolazione anziana è rimasta l'idea di continuare a comprarli, sebbene tra continue lamentele del tipo "sa guadagna più nagot, vint'ann fa invece..."
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Re: Economia (era: Ultime notizie)

Postby Federico_2 » Sun 01 July 2012; 14:17

Ormai chiunque lavora in un'azienda sa necessariamente usare il computer da almeno 10 anni. Quelli che sono andati in pensione negli ultimi 10 anni quindi sanno per forza di cose usare il computer. Direi che chi non usa il computer deve avere piu' di 75 anni (senza contare che alcune persone anziane hanno imparato da sole ad usarlo)
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Re: Economia (era: Ultime notizie)

Postby teo » Sun 01 July 2012; 14:27

In una ditta dove ho lavorato c'era un amministratore che non aveva e non sapeva usare il computer e non aveva neanche 60 anni.
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