Ecco, da Wikipedia:
I cittadini di Vicenza sono noti con l'epiteto di Magnagati (mangia-gatti) accompagnato dal detto "finché ghe xe gati se magna" (finché ci sono i gatti, si mangia) o anche "Veneziani gran signori, padovani gran dottori, vicentini magnagatti, veronesi tutti matti": si riteneva infatti che la povertà fosse in questo territorio tanto diffusa da indurre la popolazione affamata a cibarsi dei felini randagi che frequentavano le vie della città.
I veronesi, invece, sarebbero "tutti matti" non in senso dispregiativo, ma, più positivamente, per la loro informalità e gioia di vivere (vedi anche i
Gatti di Vicolo Miracoli di un tempo, che ben si adattano, a dire il vero, a questo cliché).
Ecco, invece, un'altra versione del noto detto:
Venesiani gran signori,
Padovani gran dotori,
Visentini magna gatti,
Veronesi....tuti mati,
Udinesi castelani
co l cognòme de "Furlani",
Trevisani pan e tripe,
Rovigòti baco e pipe,
i Cremaschi fa coioni,
i Bresàn, tàia cantoni:
ghe n è ancora de pì tristi....
Bergamaschi brusacristi!
E Belun ? Pòreo Belun,
te sè proprio de nisun!
... Me pias el "brusacristi"!
P.S.: Quando abitavo in Danimarca, tanti anni fa, mio padre aveva come collega all'università proprio un veneziano di nome Bepi Torresin (simpaticissimo e di gran cultura, peraltro) - più veneto di così...