Si tratta di una negoziazione privata. Romani (FI) porta alle estreme conseguenze il metodo tanto caro ad Alfredo Viganò (di sinistra) e al suo sindaco Faglia, entrambi architetti, quello dell'urbanista contrattata e dei PII, Piani Integrati di Intervento, in pratica la deroga sistematica degli standard di piano regolatore con la scusa degli interventi speciali di recupero.
Romani va oltre senza alcun ritegno. Tutto il cinema che sta intorno serve solo a fare guardare i "fiocchetti" della confezione per fare passare la sostanza: metri cubi di cemento come e dove si vuole, a vantaggio di alcuni.
Si propongono anche i soliti mega interventi sullo sport (Mariani al primo giro è stato il fautore di un palsport consegnato non a norma, ma va bene così) quando nella città ci sono fior di palestre che versano in uno stato pietoso (basi pensare al complesso Frisi, Mosè Bianchi Hensemberger).
Non so se poi qualcuno ha letto l'editoriale del Cittadino. Il suo direttore non si era mai spinto così in basso in una operazione di puro lecchinaggio. Tra tanto folclore in due paginoni non esce una sola cifra sui metri cubi.