brianzolo wrote:le dittature di destra e quelle sedicenti di sinistra sono dittature e basta
nessuna delle due situazioni deve essere tollerata o giustificata
detto ciò ribadisco che non capisco come mai i fascisti italiani sono ormai sdoganati da anni, sono nell'arco costituzionale (come si diceva una volta) e quindi ogni loro errore è perdonato, acqua passata
mentre i comunisti italiani debbono ogni volta sentirsi rinfacciare le stesse cose
credete davvero che qualcuno voglia importare in italia l'ordinamento cinese o cubano?
Il discorso è un po' più profondo.
I comunisti Italiani sono riusciti a vendersi come "all'acqua di rose", ma il loro rappresentante più idolatrato, Togliatti, sapeva e ha taciuto sulle foibe.
Era favorevole a una Trieste Jugoslava.
Sapeva e ha taciuto sulla fine che facevano i compagni alle dirigenze dei vari PC europei, quando erano critici nei confronti di Stalin.
Giusto per citare i primi tre episodi che mi sono venuti in mente.
La sistematica eliminazione di personaggi scomodi ai comunisti durante il dopoguerra, nel cosidetto "triangolo rosso", ma non solo, è cosa riportata da Gianpaolo Pansa, giornlista decisamente di sinistra, anche se ormai "scomunicato" dai "compagni".
Le organizzazioni comuniste in Italia avevano già pronte le armi per la rivoluzione, dell'idea della democrazia a loro non fregava alcunchè. Anche se ora molti movimenti che si definiscono comunisti sono per definizione pure "no global", allora volevano una globalizzazione anche loro, sotto la bandiera rossa con falce e martello.
Curioso poi come han cercato di far passare scandalosa e criminale la legittima "operazione Stay Behind", meglio nota come "Gladio", che ebbe la sua importanza nella mancata rivoluzione dei rossi.
Non dimentichiamoci i flussi enormi di denaro dall'U.R.S.S. al P.C.I., nonchè il sostegno economico e paramilitare dell'U.R.S.S., tramite KGB, alle varie organizzazioni terroristiche dell'occidente (Brigate rosse, action directe, rote armee fraktion.....).
Tornando alle foibe, la sinistra attuale (non chiamateli più comunisti, per carità!) ha dovuto ammettere "errori" e omissioni, ma l'ha fatto molto malvolentieri, quando ormai non poteva più negare l'evidenza.
Per non parlare poi della disparità di trattamento delle vittime degli scontri studenteschi, dove i morti di destra (magari simpatizzanti, come Ramelli, o parenti di qualche dirigente MSI, come i Mattei) erano disprezzati e derisi, mentre gli esecutori di tali crimini venivano sostenuti e difesi da personaggi che ora siedono in Senato, come la Rame, che mancava facesse una dichiarazione d'amore ad Achille Lollo, che bruciò vivi i fratelli Mattei.
D'altronde, ancora adesso spuntano "democratici" slogan quali " le sedi del fascio si chiudono col fuoco"; e si notano dichiarazioni aberranti a favore dei delinquenti arrestati in seguito alle devastazioni di Corso Buenos Aires....