Presidenziali USA 2016

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Re: Presidenziali USA 2016

Postby friedrichstrasse » Fri 11 November 2016; 3:03

Ivanka Trump direttamente :roll:
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby Trullo » Fri 11 November 2016; 9:20

A proposito di presidenti donna e di serie TV, in Supergirl la presidente è interpretata da Lynda Carter (l'attrice che a sua volta quarant'anni fa interpretò una supereroina, Wonder Woman, nell'omonima serie)

Image Image

S-Bahn wrote: Ma perché noi dobbiamo dannarci a cambiare la nostra che ha 70 anni (e chi mette in guardia dal cambiare per cambiare è additato come nemico del popolo)

:ot: L'abbiamo già cambiata una ventina di volte, peraltro E come "nemico del popolo" viene additato chi la vuole cambiare, o chi osa solo mettere in dubbio che si possa cambiare. Additato poi da chi? Dai nostalgici della dittatura fascista, dai partiti azienda di Mediaset e di Casaleggio Associati, da un partito che ha sempre fatto dell'odio (prima per gli italiani del sud, ora per gli immigrati) la sua bandiera
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby skeggia65 » Fri 11 November 2016; 11:24

Trullo wrote: E come "nemico del popolo" viene additato chi la vuole cambiare, o chi osa solo mettere in dubbio che si possa cambiare. Additato poi da chi? Dai nostalgici della dittatura fascista, dai partiti azienda di Mediaset e di Casaleggio Associati, da un partito che ha sempre fatto dell'odio (prima per gli italiani del sud, ora per gli immigrati) la sua bandiera

Questa la faccio mia.
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby friedrichstrasse » Fri 11 November 2016; 13:53

... e da certa sinistra da strapazzo, per la quale Renzi Berlusconi e Mussolini si equivalgono.
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby skeggia65 » Fri 11 November 2016; 14:06

La sinistra dei d'Alema a cui brucia d aver perso prestigio e visibilità.
La sinistra di chi ha tentato la via di una sinistra che non c'è più e ha fallito: Cossutta, Bertinotti (ora ciellino!!! :lol: ) Ingroia, il neomammo...
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby skeggia65 » Fri 11 November 2016; 14:49

Hallenius wrote:@S-Bahn
Veramente li divide lo 0,2% (47,7% Clinton; 47,5% Trump).
Con il sistema "una testa, un voto" si costituirebbe una sorta di dittatura delle aree più popolate su quelle che lo sono meno. Il sistema attuale, seppur perfettibile, consente anche agli stati meno popolosi di contare qualcosa nella scelta del presidente a salvaguardia dei loro interessi che altrimenti resterebbero sostanzialmente invisibili considerando che a scegliere il presidente sarebbero solo le grandi aree metropolitane.

.

Estremizzando, se il 70% della popolazione USA fosse distribuito tra California, Illinois, Florida e New York, con il sistema un uomo, un voto questi quattro stati detterebbero legge su tutti gli altri, che sarebbero ridotti a mere colonie.
Non avevo considerato questo aspetto.
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby S-Bahn » Fri 11 November 2016; 15:09

Ma la distribuzione di popolazione non è questa e poi si elegge il presidente di tutta la nazione che si propone a raccogliere consensi in tutti gli stati. Non si tratta di decidere quale governatore vince il campionato. Col sistema un uomo un voto non sono gli stati, ma la somma dei singoli voti, che decidono.
Mi sembrano discorsi di presunta equità che sono un po' strani e che suggeriscono meccanismi alla fine iniqui perché in alcune aree il singolo voto personale pesa meno che in altre.
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby fra74 » Fri 11 November 2016; 15:13

Insomma la California da sola ha una popolazione pari a quella dei 21 stati meno popolosi...
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby jumbo » Fri 11 November 2016; 15:16

skeggia65 wrote:
Hallenius wrote:@S-Bahn
Veramente li divide lo 0,2% (47,7% Clinton; 47,5% Trump).
Con il sistema "una testa, un voto" si costituirebbe una sorta di dittatura delle aree più popolate su quelle che lo sono meno. Il sistema attuale, seppur perfettibile, consente anche agli stati meno popolosi di contare qualcosa nella scelta del presidente a salvaguardia dei loro interessi che altrimenti resterebbero sostanzialmente invisibili considerando che a scegliere il presidente sarebbero solo le grandi aree metropolitane.

.

Estremizzando, se il 70% della popolazione USA fosse distribuito tra California, Illinois, Florida e New York, con il sistema un uomo, un voto questi quattro stati detterebbero legge su tutti gli altri, che sarebbero ridotti a mere colonie.
Non avevo considerato questo aspetto.

e allora? mi risulta che in democrazia il popolo è sovrano, e ogni voto dovrebbe pesare uguale. nel modo che indichi tu invece i singoli voti degli stati più densamente popolati pesano meno dei voti degli stati meno popolati.
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby S-Bahn » Fri 11 November 2016; 15:17

fra74 wrote:Insomma la California da sola ha una popolazione pari a quella dei 21 stati meno popolosi...
Ho capito, ma c'è l'evidenza che il presidente venga scelto dallo stato invece che da ogni singolo cittadino dell'unione?

Edit in contemporanea a jumbo per dire sostanzialmente la stessa cosa.
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby Trullo » Fri 11 November 2016; 15:41

Ieri avevo fatto il seguente esempio a Moglie per spiegare la legge elettorale americana. Esempio volutamente estremo
Supponiamo che in Italia ci siano A e B. A supera di poco B in tutto il paese (per fissare le idee supponiamo di mille voti per regione) tranne che in una regione (supponiamo la Sicilia) dove però il vantaggio di B è più consistente (per fissare le idee supponiamo di un milione di voti)
Quinid alla fine B ha preso molti più voti di A (981mila voti in più, un milione meno diciannovemila, mille per diciannove) ma ha prevalso in una sola regione, A ha preso meno voti ma ha prevalso in quasi tutte le regioni. Per gli americani, per lo meno con la legge attuale (e il ragionamento che sottintende) è più rappresentativo del paese B di A
In altre parole, per gli americani il presidente deve avere la maggioranza in un numero di stati che esprime (almeno rozzamente) la maggioranza della popolazione, e ogni stato vota "come un solo uomo"

Se ci pensate solo un attimo, è un meccanismo molto simile a quello del premio di maggioranza al senato italiano
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby jumbo » Fri 11 November 2016; 15:45

ha un principio simile, ma negli USA il premio è il 100%, al senato il 60%
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby S-Bahn » Fri 11 November 2016; 15:52

E poi continuo a dire che un conto è eleggere una camera dei rappresentanti dove si può decidere di andare di accetta pur di garantire un risultato numerico che non porti all'ingovernabilità e un conto è eleggere un presidente dove, risultando appunto uno solo l'eletto, le distorsioni del maggioritario e i diversi pesi stato per stato non c'entrano nulla e a nulla servono.
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby Trullo » Fri 11 November 2016; 16:09

Non è che non servono a nulla. In America si è scelto, volutamente (poi la cosa può piacere o no e alcuni di loro la vogliono cambiare, come scritto nei giorni scorsi) di privilegiare, rispetto al numero di voti, l'omogeneità degli stessi e il maggior radicamento nel paese di un candidato, penalizzando il candidato fortissimo in pochi stati....
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Re: Presidenziali USA 2016

Postby S-Bahn » Fri 11 November 2016; 16:22

Alla fine, con tutti i pesi bilanciati che volete, ha vinto un miliardario di New York
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