GERMANIA
26/10/2013 - 18:17
E' morto l'inventore del kebab
Kadir Nurman aveva 80 anni ed aveva aperto un chiosco per la vendita della specialità turco-tedesca a Berlino Ovest nel 1972
BERLINO - Kadir Nurman, l'immigrato turco considerato l'inventore del döner kebab - la carne tagliata dallo spiedo verticale rotante poi servita in una "pita" (pane) con insalata e altri condimenti, anche piccanti - è morto oggi a Berlino all'età di 80 anni. Ne dà notizia la Bbc.
Nurman aprì nel 1972 un chiosco per la vendita del kebab nell'allora Berlino Ovest, ritenendo che la vita frenetica di molti berlinesi avesse bisogno di un pasto saporito che potesse essere mangiato al volo. Da allora il döner kebab è diventato un successo mondiale. Ci sono oltre 16'000 ristoranti che lo vendono nella sola Germania.
In molti hanno rivendicato la paternità del döner kebab, ma il contributo decisivo di Nurman fu riconosciuto dall'Associazione turca dei produttori di döner nel 2011. Tuttavia, non brevettò mai la sua invenzione, e quindi non si arricchì in seguito al suo successo mondiale.
Le aziende tedesche che producono la carne compattata in un cilindro, pronta per la cottura, e le macchine per grigliarla riforniscono l'80% del mercato dell'Unione europea, sottolinea la Bbc.
ats
BERNA
21/11/2013 - 11:35
"Un lunedì vegetariano per il nostro esercito"
La proposta di un Consigliere nazionale dei Verdi: "Se un giorno come questo da noi ancora non esiste, allora deve essere introdotto in fretta!"
Articolo di red
BERNA - La Norvegia introduce un giorno vegetariano per il suo esercito. Ogni Lunedì, ai soldati vengono serviti piatti senza carne. E qualcuno, ora, vuole seguire questo esempio.
"La Svizzera dovrebbe prendere spunto dai paesi nordici", ha sentenziato infatti il Consigliere nazionale Bastien Girod (Verdi / ZH). "Se un giorno come questo da noi ancora non esiste, allora deve essere introdotto in fretta!".
Dello stesso parere è il suo collega, Chantal Galladé (PS / ZH), che ha presentato in tal senso una richiesta alle autorità militari. Con il supporto dei Giovani Verdi. Per il loro co-presidente, Andreas Lustenberger, un giorno vegetariano infatti non è solo "un bene per l'ambiente, ma anche un modo per risparmiare denaro".
Tra i borghesi, invece, c'è chi non ha apprezzato affatto l'idea. "Non mi interessa quello che l'esercito norvegese mangia ogni lunedì", ha risposto seccamente Walter Wobmann (UDC / SO). "Privare l'esercito svizzero della loro carne è fuori questione".
Contattato, anche il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) respinge l'idea. Attualmente i pasti serviti nelle varie mense della Svizzera contengono sempre carne . Secondo il DDPS , esiste comunque sufficienti alternative per vegetariani .
Manca carne alla Stampa
I detenuti scrivono a Gobbi per denunciare la rarefazione delle proteine nei loro menù. Sono state abolite persino le uova fresche
Non è per la scarsa qualità del cibo, bensì per la carenza di carne e alimenti proteici dai menù di questo nuovo anno, che i detenuti hanno minacciato di incrociare le braccia, lunedì pomeriggio al carcere cantonale della Stampa, a Cadro.
La notizia di cui vi abbiamo riferito ieri è precisata nei suoi contorni oggi da La Regione. La protesta pacifica dei carcerati fa seguito alla riduzione del budget riservato all'alimentazione dei detenuti. Una misura contenuta nei tagli di bilancio per il Preventivo 2014 e che ha rapidamente creato un forte malcontento in carcere.
Se fino all'anno scorso, infatti, la carne finiva quotidianamente nei piatti dei detenuti, ora questo alimento si sarebbe rarefatto, limitandosi a poche apparizioni al mese. Anche il rifornimento di uova fresche, che consentiva ai carcerati di ricevere fuori pasto un alimento in più, è stato abolito.
Insomma, si è tagliato sulle proteine. Una decisione che sta suscitando forti lamentele tra i detenuti. Molti dei quali, dopo aver minacciato lo sciopero, hanno preso carta e penna ed hanno scritto una lettera di protesta all'indirizzo del consigliere di Stato Norman Gobbi. "Vogliamo più carne", in sintesi, il contenuto della missiva.
E proprio lunedì, il giorno del ventilato sciopero, la Commissione parlamentare di sorveglianza sulle condizioni di detenzione si è recata al penitenziario cantonale per compiere la sua visita mensile. I commissari hanno preso atto del malcontento relativo alla dieta imposta dal Consiglio di Stato, ma non hanno tuttavia ravvisato alcuna violazione sui diritti dei carcerati.
Interpellata da La Regione, la Commissione ha assicurato di voler continuare ad essere vigile sulla qualità dei pasti per i carcerati. Al momento, però, non si ravvisano carenze. La presidente della commissione Lara Filippini, dal canto suo, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, rimandando al rapporto annuale che sarà consegnato al Parlamento in maggio.
La Divisione della giustizia, infine, ha cercato di smorzare i toni della polemica, ricordando come la visita mensile della Commissione sia già oggi efficace quando ci sono tematiche da approfondire.
Redazione | 22 gen 2014 06:26
Razioni K a base di pizza per militari Usa
Sperimentata ricetta, dura fino a tre anni senza frigo
14 febbraio, 19:37
- NEW YORK - Buone notizie per i militari americani dispiegati in zone di guerra. Dopo anni di richieste, finalmente i soldati americani avranno la tanto desiderata pizza nelle cosiddette razioni K. I ricercatori di un laboratorio militare in Massachusetts hanno sperimentato una ricetta per realizzare una pizza che non richiede frigorifero o congelatore e che dura fino a tre anni.
Le razioni K, che in America vengono chiamate 'Mre' (Meals ready to eat, pasti pronti da mangiare) sono di solito usate nelle zone di guerra o in quelle aree dove non e' possibile attrezzare una cucina da campo. Attualmente, sono gli spaghetti il pasto delle Mre che riscuote il maggior successo, seguiti dai tortellini vegetariani.
"La pizza e' la pietanza piu' richiesta - ha detto Michelle Richardson, esperta di alimentazione presso la U.S. Army Natick Soldier Research, Development and Engineering Center - ma ci sono voluti anni prima di trovare la ricetta giusta, perche' nel tempo la mozzarella e il pomodoro penetrano nell'impasto facendolo ammuffire". Il problema e' stato risolto usando ingredienti cosiddetti umettanti come zucchero, sale e sciroppi che si legano con l'acqua e non fanno arrivare i condimenti all'impasto.
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