incidente di valencia e metro di milano

Linee, mezzi e storia, dal 1964 ad oggi

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incidente di valencia e metro di milano

Postby delldell » Thu 06 July 2006; 14:07

Un incidente del tipo di quello avvenuto nella metro di Valencia è possibile anche a Milano ?

tempo fa si era "ribaltata" la rossa su un binario di servizio, avevo letto sul forum che questo sulla linea di trasporto normale non puo' avvenire per via di come è stata progettata
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Postby stefralusi » Thu 06 July 2006; 14:44

Sin dalla sua nascita la linea uno è dotata di dispositivi di sicurezza, in uso tutt'oggi con gli opportuni ammodernamenti tecnologici:
>Ripetitore continuo- che ripete a bordo la velocità massima consentita in quella tratta, anche in caso di perdita di via libera mentre percorre la tratta stessa. In velocità eccessiva, in presenza di un adeguata segnalazione sonora,senza un tempestivo intervento del macchinista per riportare il treno alla velocità consentita, dopo pochi secondi frena in modo automatico. La velocità eccessiva può verificarsi anche con una perdita delle condizioni di via normali, ovvero una riduzione della velocità consentita mentre si percore la tratta, oppure una perdita di codificata. In questi ultimi duie casi le cause possono essere molteplici: un deviatoito in discordanza, lo spezzamento di un binario, un guasto all'acei, la chiusura di un segnale dopo averlo oltrepassato, ecc...
>ripetitore discontinuo: inchioda letteralmente il convoglio al superamento di un segnale di protezione o partenza nell'ambito di una stazione, quando disposto a rosso imperativo.
> DS Uomo Morto: sente continuamente la presenza del personale di guida attraverso la continua pressione sul combinatore di marcia. Se per 60 metri manca la pressione da parte del personale, dopo un adeguato avviso sonoro, il convoglio frena autonomamente.

Se il ripetitore continuo è guasto, viene comandato il secondo agente a bordo del treno, che, attraverso la valvola di scarico FS della condotta di frenatura automatica, può disporre un eventuale frenata di soccorso. Col secondo agente il trenosvolge regolare servizio.

La rossa non si è mai ribaltata per velocità eccessiva o simili.
Recentemente è successo uno spettacolare fatto, visibile sul vecchio forum o sul sito dei pompieri di milano, ma nell'interno del deposito.
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Postby skeggia65 » Fri 07 July 2006; 0:47

stefralusi wrote:. In velocità eccessiva, in presenza di un adeguata segnalazione sonora,senza un tempestivo intervento del macchinista per riportare il treno alla velocità consentita, dopo pochi secondi frena in modo automatico.
> DS Uomo Morto: sente continuamente la presenza del personale di guida attraverso la continua pressione sul combinatore di marcia. Se per 60 metri manca la pressione da parte del personale, dopo un adeguato avviso sonoro, il convoglio frena autonomamente.



Segnale sonoro che, se non sbaglio, è quel "gneeeeeeee" che si sente provenire, di quando in quando, dalla cabina del macchinista.
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Postby stefralusi » Fri 07 July 2006; 10:29

esattamente, ma questo gneeeeeeeeeeeeee può essere dovuto anche per momentanee perdite di codificata e taluni apparati lo segnalano. I revamping ... quelli sono un caso a parte... in quanto non considerano la presenza di perdite di codice.
Le apparecchiature moderne, ad ogni perdita di codice, anche se nel frattempo è tornato regolare, esige che la marcia sia portata a zero, che venga riconosciuta tramite apposito pulsante la perdita del codice, e contemporaneamente venga disposta l'intenzione di rallentamento tramite il il rubinetto di frenatura. Questo non dà grossi problemi di viaggio, a parte quel gneeeeeeee
e pensa che una volta era un campanaccio di 15 centimetri da rizzare i capelli dal baccano!!!
Per provocare cose come valencia deve esserci o un guasto ai binari oppure ai carrelli oppure la volontà suicida del macchinista. Ovvero lo stesso pericolo di un qualsiasi autista di linea o di un tassista o del rischio che un automobilista si getti con la sua autovettura in mezzo alla folla di un mercato rionale. La differenza è che il personale di macchina è soggetto a continue verifiche di idoneità... che a volte forse per eccesso di zelo o per inadeguatezza tecnica delle strutture sanitarie riconosciute dal ministero, vengono spesso cambiate per via di errori, dove gente sanissima che viene diagnosticata come terminale!!!... ma il contrario non è mai accaduto (c'è chi dice di sistemi punitivi indiretti di ATM...)
ATM centra fino ad un certo punto, ma è un indice di come sia malridotta la sanità para-culi-statale, per essere precisi la struttura ferroviaria di PortaGaribaldi Siamo OT.
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Postby GLM » Fri 07 July 2006; 10:46

lo stesso gneeeeee c'è anche sui filobus (lo si sente SEMPRE di sera tra don milani e viale cassala) e sui tram, SEMPRE sul 15 o 3, di sera, in via de missaglia. anche su tram e filobus si attiva la frenata di emergenza?
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Postby stefralusi » Fri 07 July 2006; 11:24

quella potrebbe essere anche la segnalazione di mancanza di tensione in linea.. ma negli ultimi anni hanno integrato, sia suautobus quanto ai filobus, l'indicazione di limite velocità, alcuni tachimetri avevano ed anno anche un bel led rossi che si accendeva.
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Postby guz978 » Fri 07 July 2006; 15:23

DS Uomo Morto: sente continuamente la presenza del personale di guida attraverso la continua pressione sul combinatore di marcia. Se per 60 metri manca la pressione da parte del personale, dopo un adeguato avviso sonoro, il convoglio frena autonomamente


Quindi in teoria sarebbe possibile eludere tale dispositivo appendendo qualcosa alla leva del combinatore di marcia, tipo un marsupio?
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Postby stefralusi » Fri 07 July 2006; 15:44

guz978 ciao :)

Il combinatore di marcia generalmente è un dispositivo rotativo, non una semplice leva, ad esclusione della "leva" di trazione dei moderni mezzi per esempio la lnea 3 gialla di milano o sulla circumvesuviana o altre. Comunque nelle motrici con marcia manuale. Nei treni dotativdi marcia automatizzata non è neccessario tenere premuto alcunchè, ma in marcia manuale deve essere tenuto premuto il poomello sulla "leva" . Sui combinatori rotativi non è immaginabile appendere alcunchè in quanto, come detto, sono rotativi su 250° circa a seconda del modello, e quindi la cosa, almeno sui combinatori in uso in atm (Marelli - CGE) e praticamente impossibile e dovrebbe essere ben pesante.
Curioso di come ti sia venuta un idea simile :D
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in caso di suicidio del macchinista come fare

Postby delldell » Fri 07 July 2006; 16:07

se il macchinista si vuole suicidare, non e' possibile rallentare dalla centrale il treno ? per esempio una volta rilevato il superamento dalla vel. max per un tot si puo' togliere la corrente a tutta la tratta.

A valencia il treno andava a 80km/h contro 40.

i casi di suicidio penso siano molto rari, pero' nel caso della matro e' piu' semplice eseguire un intervento esterno rispetto ad un autobus o una macchina impazzita.
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Postby stefralusi » Fri 07 July 2006; 17:31

Vorrebbe dire escludere tutti, ma tutti i dispositivi di sicurezza nella cabina di testa.. ma nella sola unità di testa. Un treno in queste condizioni non può fare servizio. Il dispositivo uomo morto è autonomo per unità di trazione. L'esclusione nella sola unità di testa non esclude la funzionalità e l'intervento del dispositivo nell'unità di coda.
Ogni treno soggetto ad un guasto viene sostituito al termine della corsa, e in determinati casi viene posto immediatamente fuori servizio in qualsiasi stazione esso si trovi.
Nel esempio che hai posto possiamo immaginarci questo:
Alla sala operativa giungono tutti i dati delle occupazioni dei CdB, ovvero delle brevi tratte che determinano il distanziamento tra un treno e l'altro. E' visibile la sua posizione spazio tempo attraverso il train-describer. Se un treno si dovesse trovare in anticipo sull'orario di tabella, anche di 45 secondi, che vorrebbe dire aver saltato una fermata o che corre troppo. Verrebbe immediatamente segnalato in modo automatico al dirigente di sala attraverso nuovissimi sistemi di segnalamento e telecontrollo. Viene disposto il segnale di partenza della prima stazione che incontra a rosso per metterlo in orario. Se salta la fermata e passa il segnale a rosso, viene tentato un primo contatto tramite canale radio di emergenza. Se non si ottiene risposta, si attuerebbe immediatamente una situazione di emergenza codificata attraverso opportuni codici colore, e la prima operazione è la disalimentazione della linea. Avvisando i treni avanti all'anormalita di non effettuare la fermata avvisando con un annuncio generico "motivi di forza maggiore" i passeggeri a bordo, e contemporaneamente verrebbero attivate le segnalazioni nelle banchine di evaquazione o di allontanarsi dalla banchina per transito treno.
Inoltre l'attivazione del ds su tutti gli assali delle ruote determinerebbe comunque lo scarico della condotta di freno automatico.

In linea di massima ...
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Postby skeggia65 » Fri 07 July 2006; 19:34

In linea di massima, ma penso tu abbia ragione. Le linee sembrano parecchio monitorate. Anni fa (e non pochi) mi trovavo su un treno della 1, vettura di testa; improvvisamente, in piena galleria, dà una brevissima, brusca frenata. Un secondo e mezzo dopo arriva una chiamata (udibilissima), che chiedeva il motivo di una frenata d'emergenza ("hai fatto un'emergenza, cos'è successo?"). La risposta del macchinista è stata incomprensibile, ma alla fermata successiva l'hanno sostituito.

A proposito di incidenti, London Underground, anno 1975, stazione di Moorgate, un treno finì la corsa in un tunnel cieco, dopo aver passato la stazione a folle velocità. Qualcuno ne sa qualcosa?
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Postby msr.cooper » Fri 07 July 2006; 19:48

Avevo sentito in televisione di questo episodio (in un documentario recente andato in onda non so dove) però non conosco i particolari. Mi pare che il macchinista non ebbe nessun malore, forse si voleva suicidare... Ma perchè portare con sè altre decine di persone???
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Postby skeggia65 » Fri 07 July 2006; 19:58

Non sono in grado di capire la mentalità di un suicida, non so se progetti la cosa o meno. Se la progetta, è possibile che voglia anche dare la massima visibilità al suo gesto...
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Postby stefralusi » Fri 07 July 2006; 20:31

skeggia65 wrote:In linea di massima, ma penso tu abbia ragione. Le linee sembrano parecchio monitorate. Anni fa (e non pochi) mi trovavo su un treno della 1, vettura di testa; improvvisamente, in piena galleria, dà una brevissima, brusca frenata. Un secondo e mezzo dopo arriva una chiamata (udibilissima), che chiedeva il motivo di una frenata d'emergenza ("hai fatto un'emergenza, cos'è successo?"). La risposta del macchinista è stata incomprensibile, ma alla fermata successiva l'hanno sostituito.


Quando un treno passa un segnale a rosso... lasala operativasi accorge immediatamente, ma è così da sempre. Anche per questo era ed è una linea molto sicura.
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Postby stefralusi » Fri 07 July 2006; 20:41

msr.cooper wrote:Avevo sentito in televisione di questo episodio (in un documentario recente andato in onda non so dove) però non conosco i particolari. Mi pare che il macchinista non ebbe nessun malore, forse si voleva suicidare... Ma perchè portare con sè altre decine di persone???


La psicologia e lo studio della personalità è un setrtore vastissimo e sempre motivato. In questo caso è da capire:
-era una vendetta verso la sua azienda ed i datori di lavoro?
-era una delusone verso un mondo che và sempre più nel disinteresse e nel menefreghismo lasciando chiunque solo a sè stesso?
- è stato talmente tanto sminuito nella sua personalità da sentirsi rodere a tal punto?

Questi tre esempi ricalcano la volontà di emergere dal nulla, di farsi partecipe nella comunità attraverso una forma pubblicitaria assurda quanto funzionale. Farsi vedere, mostrare, nell'ultimo estremo di una vendetta contro una società civile o aziendale che non ha dato le dovute considerazioni oppure verso una persona o un sistema o una vendetta tale da dimostrare o incolpare qualcuno per l'eclatanza del gesto. L'irrazionalitàdelmomento non è percettibile, non puoi dire a priori o valutare. Tutti possono essere una bomba innescata, poi è sufficente una scintilla, un codice mnemonico particolare che puòessere anche uno sconoscoiuto che ti manda a quel paese, ed ecco che può scattare las scintilla. Attraverso le diverse scale comportamentali della personalità, tipo i test all'americana delle 2000 domande, puoi capire una persona, ma non prevenirla.
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