clabre wrote:
I Suburbani possono fare anche servizio urbano perchè servono una fascia relativamente vicina a Milano. Prova ad andare dire a uno di Laveno che si è già fatto un'ora e mezza di viaggio, che il suo treno, prima di arrivare in zona centrale e trovare una metro, deve fare il giro di mezza cintura ferroviaria..!
In servizio regionale (concepito ovviamente come REx che salta tutte le fermate suburbane), dopo il capolinea della S deve perdere il minor tempo possibile, la sua funzione ora è solo di portare nel minor tempo possibile in centro Milano, non possiamo incanalarlo in cinture e passanti.
Se poi uno vuole prendere il passante ovvio che scende prima (Bovisa, Rho, Pioltello, Monza...) e si prende una qualsiasi S.
Detto questo si capisce perchè i R devono essere attestati e non passanti.
Allora, sono d'accordo con alcuni passaggi del tuo discorso, ma con alcuni distinguo.
Per i treni S OK, percorrere il passante è ideale (col solo peccato di non toccare Centrale)
I treni R dici tu devono saltare tutte le fermate servite dal suburbano. Sono d'accordo in parte: secondo me devono necessariamente saltare le fermate EXTRAURBANE già coperte dalle linee S, e infatti uno schema canonico R+S prevede il quadruplicamento in uscita dal nodo fino al punto servito dalle linee S, in modo da avere due binari a disposizione per i servizi diretti. Ma purtroppo questo schema troverà applicazione "canonica" solo sulla Saronno-Milano, Treviglio-Milano e sulla Lodi-Milano (il quadruplicamento arriva solo a Tavazzano). La Milano-Novara tutta quadruplicata dalla linea AV si presterebbe anche interamente (benchè lunga per un percorso S) a diventare una linea suburbana, anche se resterà tra i piedi qualche IR o RV da NO-VC + i merci. La Milano - Monza si presterebbe a questo schema se con poche, intelligenti modifiche venisse esercitata per tipologia di traffico e non per destinazione, ma in ogni caso è troppo corta (le linee S devono arrivare a Seregno e Carnate). La linea del sempione a doppio binario non la conosco bene ma prevedo sarà un vero casino, per farci convivere R e S (e infatti mi pare lo sia già), la Milano-Pavia idem
Secondo me i treni R devono necessariamente quindi saltare le fermate tra il capolinea S e il nodo: non voglio ad esempio vedere nemmeno un R che a regime fermerà a Trecella o Vignate o San Giuliano.
Una volta arrivato nel nodo però, non sono d'accordo che il treno R debba puntare dritto al centro e tralasciare tutto il resto. Ne abbiamo parlato spesso in relazione alla "fissazione" dei pendolari di nordovest di arrivare in Garibaldi: in realtà la stazione è sì in zona favorevole, eppure la stragrande maggioranza prosegue verso altre zone della città con altri mezzi. Altre zone che in parte lo stesso treno potrebbe servire direttamente proseguendo o deviando in cintura.
Secondo me un R in città deve avere criteri molto simili a quelli di un treno S: interscambiare al più presto con tutte le linee metro e con tutti i servizi ferroviari. Che sia passante o meno diventa trascurabile, perchè una volta attraversato il nodo può proseguire su un altro collegamento R oppure attestarsi (ma solo dopo aver interscambiato con le metro e le altre linee ferroviarie, altrimenti ci saranno un numero grandissimo di destinazioni in città e fuori che richiederanno un doppio cambio). A dover limitare al minimo (max 2) le fermate in città sono i treni di lunga percorrenza