Beccato uno alla stazione Missori, lato uscita Velasca. Contava le persone in uscita dai tornelli, ma non intervistava nessuno. Peccato, gli avrei potuto riferire quello che l'addetto della stazione Corvetto mi aveva detto poco prima.
Premessa: mi si è smagnetizzato il carnet, tenuto sempre nel portafogli, in una taschina a lui solo dedicata, non spiegazzato, non forato, bello nuovo, con ancora quattro viaggi da fare. Riporto il dialogo:
"Buongiorno, ho il carnet smagnetizzato"
"Ah, bene, glielo timbro a mano"
"Per adesso va bene, ma cosa devo fare se voglio prendere un mezzo di superficie?"
"Prenda il metrò"
":!:
"
Vista la mia faccia, l'addetto riprende:
"Lo dica all'autista, almeno potrà dire di averlo segnalato..."
Non gli ho chiesto che cosa dovrei fare salendo su un Sirio o un Eurotram perché mi scappava troppo da ridere...
Per la cronaca, tutti gli amici e colleghi hanno sperimentato almeno una volta (qualcuno anche più di una) una disavventura simile. A Napoli funziona diversamente. Tempo fa mi sono ritrovato in una giacca un biglietto UnicoCampania vecchio e consunto da far paura. Sono tornato a Napoli e mi sono detto: figurati se funziona. E invece... Oooop: la macchinetta se l'è ciucciato e letto senza problema alcuno. I luoghi comuni sono duri a morire, ma se andiamo avanti così si ribalteranno abbastanza velocemente.