D960 wrote:
Alitalia ha perso da ben prima dei soliti 20 anni di cui si parla. Inoltre ha sempre avuto sempre carta bianca: chiedeva di passare prima degli altri vettori in torre per decollare e dove possibile lo otteneva, ha chiesto di eliminare la concorrenza tramite acquisizioni come Air One o My Air e l'ha ottenuto, ha chiesto di chiudere l'hub a Malpensa e l'ha ottenuto, ha chiesto di non far pagare le tasse di FCO ai passeggeri in transito e l'ha ottenuto, ha chiesto di non pagare interamente le tasse ad ADR e l'ha ottenuto nonostante l'infrastruttura non fosse il top del top, ha chiesto di modificare il decreto Linate con Etihad e l'ha avuto, ha ottenuto dei bilaterati dove operare per destinazioni intercontinentali ma gran parte non ha funzionato o non funziona.
Il tuo ragionamento è puerile perché parti dal presupposto che ci siano le condizioni, o si possano creare affinché Alitalia prosperi ma dimentichi che è l'azienda stessa che non vuole essere competitiva, perché altrimenti significherebbe modificare il suo status quo. Dal momento che ad AZ non interessa, non vedo perché sforzarsi ulteriormente per un qualcosa che è destinato a morire e non vuole modificare in modo intimo la sua natura. Di conseguenza, che si facciano avanti altri operatori con intenti diversi, posto che il più pulito ha la rogna.
Quindi ha sempre chiesto ed ottenuto tutto perché non voleva essere competitiva altrimenti modificherebbe il suo status quo. Che dire, non fa una piega. Ribadisco, è innegabile che ci siano state gestioni non proprio limpide e capaci. Ma ipotizziamo anche che Alitalia sia il perno del gioco della politica come spesso si sostiene. Chi pensa questo, crede davvero che non sarebbe a dir poco motivo di vanto per il PdC di turno essere etichettato come colui che ha "risanato" Alitalia? Cioè, gli dedicano un Colle a Roma. E le forze politiche che appoggiano il governo x che ha risanato Alitalia, potendo aumentare dipendenti qualora l'azienda crescesse, non sarebbero contenti di poter - sempre posto che - aumentare matematicamente il proprio consenso? A me sembra che qui si sparli di giochi politici senza nemmeno tener conto delle implicazioni degli stessi. La più grande zona erogena della Politica è la spartizione dei CdA. Poter distribuire amministratori in un'azienda in attivo che può assumere letteralmente consensi non credete sia un pò meglio che non rischiare di tagliare gli stessi? Davvero, parliamo di trasporti che è meglio. Credo. Ah no ecco.
Ipotizziamo che Milano decida di chiudere Linate o ridimensionarlo fortemente e dall'oggi al domani il management di AZ sposti le operazioni con hub a MXP, oppure ipotizziamo anche che l'azienda debba ridimensionarsi invece a non più di 40-50 aerei. Sono due decisioni impopolari che potrebbero salvare la compagnia ma in nessun caso andrebbe bene perché l'obiettivo principale è salvare i posti di lavoro con 150 aerei basati a Roma e salvaguardare l'indotto. Fino a quando si viaggerà su questi binari, sarà impossibile risanare il vettore che nel frattempo perderà quote di mercato a vantaggio di quelli esteri. L'inedia nel decidere assieme al cambiare per non cambiare sono il cancro di questo Paese, di cui AZ è il perfetto esempio.
Sono due decisioni coerenti con la volontà di chiuderla nel giro di poco e l'unica cosa che dimostra è che qui i campanilismi pesano ancora troppo non solo tra regioni ma anche tra comuni senza peraltro aver nemmeno la decenza di analizzare correttamente e senza pregiudizi la situazione.
Ma prego il Signore basta, basta, basta. Basta fare i nostalgici di Cempella che tutto ciò che ha pensato era pre-liberalizzazione, prevedeva un contesto leggermente diverso e oggi non ha più senso. Basta travisare volutamente a cazzo quello che hanno detto Boyle e Eberhart.
Roma e Milano come mercati sono complementari e non alternativi, cosa che in pochi hanno capito. Roma come sistema rasenta la sufficienza: ci sarebbe tanto, tantissimo da fare ma il problema è completamente esterno al perimetro aeronautico e non interno. A Milano invece siamo messi malissimo sotto entrambi i fronti e cambiare, stavolta si, con decisioni impopolari il sistema Milano potrebbe essere la chiave di volta per dare ad Alitalia (o chi per essa qualora questa dovesse sparire dai tabelloni) un senso.
Non è che se ripeti una bugia diventa vera, ma non è che se non ci credi te è una chimera