by LUCATRAMIL » Wed 09 January 2019; 15:23
Spesso sono le minoranze a far scoccare la scintilla diciamo dell'apartheid -per significare semplicemente separazione . Io cominciai a lavorare in un'zienda in cui trovai ovviamente persone simpatiche, capaci, altre meno simpatiche, meno capaci: chissenfrega (per quanto mi riguarda) dell'appartenenza religiosa. Invece dopo alcuni mesi, alcuni di loro mi fecero presente di essere di una certa religione, (però mi avevano assunto anche se Cristiano, peraltro) ed allora capii certi legami e relazioni tra chi condivideva quella religione. Pensate che la maggioranza dei corrispondenti Sud e Nord Americani avevano nomi tedeschi, perchè erano di quella regligione, scappati dal Fuehrer.
Quindi, con quell'informazione, passai da un'ambiente "normale" di lavoro ad uno in cui mi ero reso conto che la religione giocava una partita sotteranea non assillante ma pur presente (e io non ci avrei mai badato se non me l'avessero detto loro).
Lo stesso vale per i LGBT: non gradisco solo quelli che platealmente sottolineano la loro condizione: sono come i talebani religiosi o i tifosi scalmanati della Curva.
Io so che la mamma dei cretini è sempre incinta ed è presente in tutte le nazioni, religioni, razze, professioni, inclinazioni sessuali, squadre sportive, pianeti, ecc. L'importante è non incontrare i suoi figli...
In Tram we trust.
"L'attesa della pizza é essa stessa una pizza" (Lucatramil, 2013)
Comprate europeo!