S-Bahn wrote:La proporzione dei sedili rispetto ai posti in piedi dipende dall'uso e dalla durata media del viaggio.
Tolto l'uso urbano secondo me di deve tendere a far viaggiare tutti seduti. Il confort di viaggio fa parte delle caratteristiche intrinseche del treno. Costringere maggiormente a viaggiare in piedi snatura le caratteristiche del treno e a mio avviso non è affatto un bene ispirarsi ai treni delle metro urbane.
Detto questo ribadisco che mettere sedili ovunque e con una densità irragionevole è a sua volta controproducente perché i posti a sedere sono troppo scomodi e poco raggiungibili che alla fine vengono sprecati.
Ripeto: come fai, sbagli.
O i treni li carichi con il misurino, o difficilmente puoi avere il treno giusto al posto giusto, se non definisci chiaramente il tipo di servizio a cui sono destinati.
Un treno suburbano dovrebbe avere una funzione urbana, ed i TAF/TSR non sono adatti. D'altro canto se gli stessi treni caricano parecchio e ti ritrovi con passeggeri sì seduti, ma costretti da tante persone in piedi che ne limitano il movimento, hai una conseguente sensazione di disagio e disconfort.
Se i treni tendono a riempirsi totalmente, urbano o non urbano, la quota di posti in piedi deve essere aumentata comunque, deve divenire preponderante.
Avevo già scritto che una tripla di ET 423 (DB, monopiano) ed una ottupla di TSR hanno la medesima capacità di trasporto (ET 423 largo 3.020m, TSR non ricordo, 2,850m?). Due piani o monopiano sono quindi scelte equivalenti se è chiaro che sono destinati al servizio urbano/suburbano.
Qui, per altro, torniamo alla scelta del raggio di azione del servizio suburbano. Se massimizziamo i posti a sedere, allora il treno può anche servire tratte di durata superiore all'ora. Quando prevale la quota "in piedi", superare i 40 minuti diventa un azzardo. Poi far subire ai passeggeri viaggi in piedi di 15-20, max.30 minuti, poi il disagio è troppo elevato.
Il treno ideale per il servizio suburbano è quello che offre posti a sedere a chi parte dal capolinea della linea, 40 minuti dalla prima significativa rottura di carico, per avere poi solo posti in piedi da ca.metà percorso. Ovviamente nelle ore di punta.
Per esempio: quando prendevo la S3 da Garbagnate Parco Groane trovavo ancora posto a sedere (non ricordo la composizione). A Bollate Centro forse metà, ma anche meno, di chi saliva aveva la fortuna di prendere gli ultimi posti liberi. Ecco, forse il numero di posti a sedere offerti era eccessivo, perchè già da Garbagnate viaggiare in piedi fino a Bovisa è del tutto sopportabile ed una maggiore disponibilità di spazio a chi sta in piedi ne allieva il disagio. E parlo di una S3 che è relativamente corta, forse il "modello" di linea suburbana da considerare.
In questo senso la linea veramente problematica, per capire che tipo di treni da utilizzare, è la S5: lunga, con molte fermate e carica fin da subito, su entrambi i capicorda. Anche S8, così ad occhio, potrebbe avere i medesimi problemi. Le altre linee, relativamente corte, e dove sono lunghe hanno poche fermate, potrebbero benissimo convivere con treni aventi posti a sedere limitati, prettamente urbani (che non sono metropolitani).
Resto dell'avviso, come detto altre volte, che la rete suburbana deve essere contratta (ed anche sfoltita): Novara, Gallarate, Saronno, Camnago/Meda, Seregno, Carnate, Treviglio (ma solo perché Pioltello è improponibile e Cassano d'Adda una "presa in giro"), Lodi, Pavia. Questi i capolinea. Oltre, Regio Express con posti a sedere preponderanti.
E questo era anche il piano, per come lo avevo capito io, di ciò che doveva diventare il servizio regionale. Purtroppo l'attuazione è troppo lenta, e si consolidano abitudini che poi è difficile da scardinare.