by S-Bahn » Mon 06 March 2017; 23:07
Il verbo di friedrichstrasse è che sempre meno il TPL conviene e sempre più trova giustificazione per non farne, che si tratti di tram o di linee S o di qualunque altra cosa e sempre più sostiene la costruzione di strade, autostrade, svincoli.
La realtà però è un po' diversa. Nonostante l'incremento di trasportati per Expo nel 2015 facesse pensare ad un regresso nel 2016, l'anno trascorso la rete di Milano ha fatto registrare un +5,7% sul precedente. Se si mantengono durante l'anno i valori del trend di gennaio nel 2017 ci sarà circa un altro + 5% e l'incremento viene metà dalla metro e metà, anzi qualcosa di più, dalla superficie nonostante l'effetto di drenaggio dell'andata a regime di M5 (valori che, con il quasi 60% di copertura costi da introiti e con ATM con i conti in attivo, fanno sembrare ancora più assurdi i recenti tagli).
Ma non vale solo a Milano città. La provincia di MB ha appena completato uno studio sostanzialmente finalizzato a "razionalizzare" (tagliare ancora, quindi). Bene, durante lo studio si sono resi conto che nonostante i tagli del 15% già effettuati negli ultimi anni l'utenza cresce ancora.
La parte di rete gestita da Net dal 2008 ad oggi è passata da 5 a oltre 9 milioni di passeggeri, quasi il doppio e con una gestione non particolarmente brillante.
Certo, per stare nel concreto, non è che in una zona con quattro aziendine artigianali e due magazzini si può pensare di portare una metro, o forse nemmeno una linea di autobus se non c'è qualche altra utenza, ma è antistorico questo convincersi che il TPL fuori da poche situazioni canoniche non può quasi mai funzionare e che su questa terra non c'è altro Dio all'infuori dell'automobile.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel