Fibolz wrote:cosa ripondere alla fatidica domanda carta/bancomat (oppure debit/credit), sia qui che all'estero
Federico_2 wrote:nulla vieta che un esercente sprovvisto di pos possa chiedere in prestito il pos al negoziante vicino per fare l transazione. Pratica scomoda, forse in violazione al contratto con la ditta del pos, ma perfettamente lecita sia dal punto di vista della legge 221/2012 che per l'aspetto fiscale.
Da questa spiegazione direi che in Italia il termine "bancomat", che in realtà è uno specifico circuito, viene utilizzato come sinonimo di "carta di debito". Cmq ci sono alcune cose (le due sottolineate) che continuano a non tornarmi del tutto.Trullo wrote:Il circuito di pagamento è semplicemente una società che fa da intermediario fra chi acquista e chi vende. Quelli più comuni da noi sono pagobancomat (debito) visa e mastercard (entrambi credito). Per esempio io ho una carta Visa emessa da Intesa e una Pagobancomat emessa dallo stesso.
- i pagamenti presso un esercizio commerciale se fatti con Pagobancomat richiedono il pin, se fatti con Visa o MasterCard no (ma il commerciante è tenuto se non ti conosce personalmente a chiederti un documento di identità valido e accertare che le generalità coincidano con quelle della carta)
- i prelievi da sportello automatico (o le operazioni a macchinette automatiche per esempio distributrici di biglietti ferroviari) richiedono il pin anche per Visa e MasterCard
- i pagamenti fatti su internet (ai quali il circuito pagobancomat non è abilitato) richiedono un codice di sicurezza di solito stampato sul retro della carta di credito. Alcuni tipi di carta non permettono questi pagamenti e richiedono la generazione di carte virtuali e/o di password addizionali
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