S-Bahn wrote:Parlo da profano, anzi da profano ignorante. Qual è oggi lo stato di salute degli aliscafi?
Lo chiedo perché avendo visto, e in una occasione anche viaggiato, la realizzazione di catamarani e grossi scafi veloci ho avuto come l'impressione, non conoscendo lo stato della tecnologia, che l'aliscafo fosse stato un po' messo da parte a favore di grossi scafi a carena planante.
L'ultimo aliscafo tradizionale prodotto dal cantiere Rodriquez di Messina è il foilmaster
Gigliola M per Ustica Lines nel 2007.
http://www.naviearmatori.net/albums/use ... ola_m3.jpgHanno fatto seguito HF 01 e HF 02 con ala a T, ma entrambi non sono ancora usciti dalla fase prototipale.
http://www.naviearmatori.net/albums/use ... 426556.jpghttp://www.naviearmatori.net/albums/use ... CN6733.JPGI cantieri HSC Shipyard di Morace hanno invece dato continuità agli aliscafi ad ala secante con
Carlo Morace,
Ammarì ed ora il rivoluzionario
Gianni M.
Rispetto ai catamarani e ai monocarena veloci, gli aliscafi garantiscono un'eccellente velocità commerciale con consumi "
contenuti" (in media superano agevolmente i 33 nodi, ma raggiungono anche punte di 37 -38 nodi) e la navigazione anche con condizioni meteo proibitive, però tradizionalmente scontano:
- un costo di acquisto elevato
- costi di manutenzione elevati dovuti alla complessità tecnica intrinseca di queste imbarcazioni
- una capacità tradizionalmente non superiore ai 200 - 230 passeggeri, se si escludono i due Rhs-200
SuperJumbo e e tre Supramar PT-150.
http://www.naviearmatori.net/albums/use ... umbo~0.jpghttp://www.foils.org/gallery/pt150.jpgMorace propone oggi nuovi aliscafi in alluminio saldato (non più chiodature), ali costruite con materiali innovativi e promette costi di manutenzione inferiori rispetto ai FoilMaster e agli aliscafi tradizionali (Rhs-160F).
Propone poi anche la versione con capacità di 350 pax, che se avrà successo potrebbe bene aprire nuove prospettive in diversi mercati, sia nazionali sia internazionali.
è in corso una trattativa per due aliscafi nuovi per un armatore greco, sicuramente un gran bel banco di prova per il cantiere, e sarà interessante vedere se riusciranno a superare la concorrenza dei catamarani australiani.
Probabilmente gli aliscafi costeranno di più (si parla di 7 milioni di Euro cadauno), ma consumano meno dei catamarani (con motorizzazione analoga/similare, sia chiaro!
), aggiungo poi anche la capacità da parte del cantiere di fornire condizioni/soluzioni di finanziamento adeguate.
http://www.themeditelegraph.com/it/ship ... index.html ... discorso completamente a parte per i JetFoil della Boeing, dalla capacità di oltre 300 passeggeri, ma i cui costi di gestione risultano molto più elevati a causa delle turbine a gas (le quali garantiscono cmq una velocità commerciale superiore ai 45 nodi).