In tema di interventi infrastrutturali ecco secondo me quali sarebbero delle priorità interessanti.
1) Tratto urbano Brescia-Borgo San Giovanni.
Tale tratto è di modesta lunghezza , 2.170 metri, ma è certamente uno dei più critici sotto vari punti:
- Presenza di ben 5 passaggi a livello che sono da sempre criticati per i tempi di chiusura (sebbene su via Dalmazia sia stato fatto una decina di anni fa un intervento semi risolutivo con un sottopasso per il traffico passante da/per il centro e il livello PL riservato alla viabilità locale del quartiere Primo Maggio).
- Tranne un breve tratto di 700 metri con Vmax 80 km/h, il resto è limitato a 50 km/h verso Iseo, mentre verso BS c’è pure il rallentamento a 30 km/h in ingresso stazione al piazzale Ovest.
Questa è la situazione attuale:
Dei 5 PL a mio avviso 4 possono essere eliminati con questi interventi:
PL per accesso a Lio Bar e poche abitazione in prossimità del piazzale ovest di BS (fronte rotonda via Togni/viale Italia) (ROMBO ROSSO)
Come da immagine il PL andrebbe chiuso e un tratto di 180 metri del CMP (che è pure in progetto di dismissione) in arancio sarebbe “espropriato” per garantire la viabilità d’accesso al Lio Bar e alle poche abitazioni li presenti.
PL di Via Dalmazia a servizio della viabilità locale del quartiere Primo Maggio rimane così come ora.
PL di Via Rose (rombo rosso): soppressione e realizzazione di sottopasso (in blu l’area interessata). Data la presenza di abitazioni con accesso alla strada su quella che dovrebbe essere la rampa lato ovest sarebbe necessario realizzare una viabilità alternativa d’accesso (in arancio). Inoltre c’è nel rettangolo in verde un fabbricato industriale dismesso e pericolante che andrebbe abbattuto. Nell’area si potrebbe realizzare un parco pubblico che compensi l’area di parco pubblico sottratta dalla nuova viabilità alternativa in arancio.
PL di Via Villa Glori e Via Morosini (rombi in rosso): soppressione di entrambi e realizzazione di sottopasso stradale (in blu l’area interessata) su via Morosini e sottopasso solo pedonale (rettangolo azzurro) su Via Villa Glori. Su via Morosini ci sono gli spazi necessari per realizzare il sottopasso senza andare a creare problemi d’accesso con le abitazioni. Su via villa glori invece non c’è lo spazio per un sottopasso stradale, ma sarebbe solo pedonale, in modo da garantire dal quartiere l’accesso da sud alla stazione di Borgo San Giovanni e per proseguire per via Milano. Il traffico stradale seguirebbe il percorso in arancio, con un incremento della distanza percorsa di circa 950 metri. Tuttavia ho segnato nel rettangolo in verde una grande area industriale dismessa che nei progetti di recupero futuro dovrebbe diventare una grande area residenziale. E’ quindi ipotizzabile che all’interno della nuova urbanizzazione verrà realizzata una strada di collegamento tra via Morosini e via Milano e così si potrà ridurre la distanza del percorso stradale alternativo alla chiusura del PL di via Villa Glori.
Infine eliminati i PL si potrebbero poi fare alcuni minimi interventi sul tratto di ferrovia per portare la Vmax da 50 a 80 km/h anche in quel tratto dei PL che precedono la stazione di Borgo San Giovanni. L’unico PL superstite di via Dalmazia continuerebbe a essere protetto in direzione Iseo dal segnale di partenza di BS, mentre in direzione BS, anziché essere protetto dal segnale di partenza di Borgo San Giovanni, che per avere V-V-V e non avere rallentamento a 30 km/h in ingresso sta chiuso anche 5 minuti, tale PL potrebbe essere protetto dal segnale d’avviso della protezione di BS. Oggi abbiamo come nella foto sotto il segnale d’avviso (triangolo arancio) e protezione di BS (quadrato rosso) e domani si potrebbe pensare di avvicinare il segnale di avviso della protezione di BS al PL e fargli fare funzione di protezione del PL stesso (quadrato giallo/rosso) e collocare poco dopo la stazione di Borgo San Giovanni direzione BS un segnale d’avviso (triangolo giallo/rosso).
Con questi interventi qualunque aumento del traffico ferroviario avrebbe impatti minimi sulla viabilità locale, mentre dal punto di vista ferroviario si eliminerebbe un lungo punto di rallentamento.