Davide wrote:Fra l'altro anche economicamente com'è possibile che in aree pienamente centrali i buchi lasciati dalle demolizioni dei vecchi edifici che componevano la città storica siano tenuti a posteggio a raso? Cosa blocca il fatto che vi si costruisca? In termini di ritorno economico dovrebbero essere le aree più redditizie e appetibili. Questo a Los Angeles come in moltre altre città americane.
E invece non sono le aree più appetibili. La quasi mancanza assoluta di direttive pubbliche urbanistiche (ideologica poiché la proprietà è sacra) genera insicurezza sul futuro delle aree. In queste condizioni di imprevedibilità nessuno investe seriamente, e la cosa più redditizia diventa fare parcheggi; a maggior ragione se la domanda di spazi per auto è elevata perché le zone residenziali sono così a bassa densità e nella zona commerciale vengono tutti in auto. Il fatto che la mobilità privata negli USA sia molto a buon prezzo non aiuta, però è un cane che si morde la coda perché con la situazione urbanistica attuale oggettivamente è molto difficile pensare a qualcosa di diverso se non in un orizzonte temporale di decenni.
Leggevo a proposito della costruenda
rete tranviaria di Cincinnati che l'obiettivo primario è proprio quello di creare un'infrastruttura su ferro, e quindi duratura, per attirare nuovi investimenti nelle aree a ridosso di Downtown e calamitare sia un tipo di popolazione interessato a una città a misura di pedone, sia un settore produttivo orientato a questo tipo di popolazione (che si spera ad alta qualificazione). Sono interi quartieri in stile XIX-XX secolo di casette a schiera in muratura a due o tre piani, posti deliziosi se non fosse che attualmente sono fatiscenti e abbandonati (a parte tagliagole e spacciatori). Per il momento solo pochissimi angoli sono interessati da una riqualificazione urbanistica. C'è anche un discorso sociale più ampio da fare. Nell'inglese americano
inner city è praticamente sinonimo di fatiscenza e ghetto. Deve cambiare almeno una o due generazioni per vederla diversamente.