Voto assolutamente M1 nella sua versione originale, sia per quanto riguarda i convogli, sia per quanto riguarda stazioni e design di stazione, assolutamente insuperati. La M3 da questo punto di vista la definirei "encomiabile", per omogeneità e coerenza dello stile (che appare come un'evoluzione di quello della M1, come se ne mostrasse un'altra possibile sfaccettatura), ma pur sempre inferiore. La M2 appare molto invece come un accrocchio di soluzioni e stili diversi e nel mio immaginario risulta molto penalizzata per quanto riguarda la tratta esterna. Su M5 stendo un velo pietoso, ma vedo che fino ad oggi nessuno l'ha ancora scelta.
Per il resto, la metropolitana a Roma la boccerei quasi interamente per tutto. Inadeguatezza, claustrofobia, progetto generale, progetto di dettaglio, manutenzione, pulizia.. Mi piaceva molto però il design dei primi treni, di cui credo non ne se ne sia salvato nessuno. Genova altro velo pietoso, Torino e Brescia esempi interessanti ma entrambi piuttosto inutili nell'ottica di "trasporto". Napoli e Catania non conosco, ma per quanto riguarda la prima rimango convinto del fatto che una soluzione "alla archistar", ossia risolvendo la progettazione di singole stazioni in singoli progetti architettonici differenti demandati a gusto e star del momento siano di gran lunga inferiori ad una progettazione organica, ragionata e condivisa di tutta una linea (o una rete). Ovviamente con stazioni peculiari (come Amendola), in grado di interrompere l'ordinarietà. Ed è in questo caso che mi "dispiaccio" un po' nel caso di Milano, perchè mantenendo le linee guida basilari si sarebbero potute sviluppare stazioni molto originali, a seconda di casi particolari (basti vedere le ampie opportunità da questo punto di vista che si sarebbero avute da Lotto in poi sulla rossa). Invece si è scaduti sempre più verso il basso. E nei recenti interventi (dal presunto restyling di stazione alla sostituzione dei pavimenti o dei segnali luminosi) non si fa altro che confermare questa tendenza.