SANZIONE DI 300MILA EURO A FS PER AVER OSTACOLATO IL COMPETITOR SULLA TORINO-MILANO
Caso Arenaways, multa a Ferrovie dello Stato
«Abuso di posizione dominante»
La motivazione: «Impedire l'attività di Arenaways mediante una serie di azioni delle proprie controllate»
L'Antitrust ha deliberato che «FS, attraverso le società controllate RFI e Trenitalia, ha messo in atto una complessa e unitaria strategia finalizzata a ostacolare e, di fatto, impedire, l'ingresso della società Arenaways sul mercato del trasporto ferroviario passeggeri». Nonostante la gravità dei comportamenti l'Autorità ha deciso di comminare sanzioni per 300mila euro, tenendo conto «della novità del quadro normativo nel quale si sono inseriti i comportamenti stessi».
LA DIFFIDA - L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha deciso nella riunione del 25 luglio scorso, ha anche diffidato il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane «dal mettere in atto in futuro comportamenti analoghi, che mettono a rischio ogni tentativo di apertura del mercato». «Nonostante la gravità dei comportamenti accertati - si legge in una nota dell'Antitrust - il Collegio, tenuto conto della novità del quadro normativo all'interno del quale l'ex monopolista ha messo in atto i comportamenti stessi, ha deciso di infliggere al gruppo sanzioni per complessivi 300mila euro». «L'abuso - si legge ancora nel comunicato - è stato commesso in un contesto assolutamente peculiare caratterizzato dall'entrata in vigore, tra il 2009 e il 2010, della normativa finalizzata a contemperare le esigenze di liberalizzazione del trasporto ferroviario passeggeri e il mantenimento dell'equilibrio economico dei contratti di servizio stipulati per la prestazione dei servizi sussidiati: la decisione dell'Ursf (Ufficio per la Regolazione dei Servizi Ferroviari istituito per gestire i rapporti tra il gestore della rete e le imprese ferroviarie) di negare ad Arenaways le fermate intermedie, perchè avrebbero compromesso l'equilibrio dei contratti di servizio, è stata infatti il primo provvedimento emanato in materia dal regolatore».
L'IMPEDIMENTO - Secondo quanto ricostruito dagli uffici dell'Antitrust, «l'obiettivo di impedire l'attività di Arenaways sulla tratta Torino-Milano è stato realizzato dal Gruppo Fs mediante una serie di azioni delle proprie controllate. In particolare: Rete ferroviaria italiana, società che gestisce la rete ferroviaria, ha adottato comportamenti dilatori rispetto alla richiesta di assegnazione delle tracce avanzata da Arenaways, che hanno portato a un ritardo di oltre 18 mesi nel consentire l'accesso a un'infrastruttura essenziale. Le tracce richieste per la prima volta nell'aprile 2008 sono state ottenute da Arenaways solo a novembre 2010, peraltro senza fermate intermedie, sulla base della decisione dell'Ursf. Per questa infrazione l'Autorità ha deciso di irrogare in solido, alle società Ferrovie dello Stato e Rfi una sanzione di 100mila euro». Inoltre, «Trenitalia ha fornito alla stessa Ursf una rappresentazione dei fatti non corretta per orientare la decisione del regolatore a proprio favore, organizzando le informazioni in modo tale da alterare l'analisi di compromissione dell'equilibrio finanziario, e portare così ad una decisione di diniego della possibilità di effettuare fermate intermedie fra Milano e Torino». Secondo l'Antitrust, infine, «Trenitalia ha inoltre utilizzato i propri treni commerciali e, in un secondo momento, anche quelli programmati nei Contratti di servizio, ampliando e modulando la propria offerta in modo da sovrapporsi in parte rilevante, quanto a orari e percorso, ai servizi che il nuovo entrante intendeva prestare».
Teo2257 wrote:Con Arenaways Alessandria -> Villa S. Giovanni costa [...]
4 persone sono 650€
E' parecchio più caro, è vero, ma [...]
Parliamo di un operatore privato. Premesso che se non guadagna chiude la baracca e quindi ovviamente dovrà coprire i costi, il "prezzo giusto" è indipendente dai costi ed è il massimo prezzo al quale riesce a vendere tutti i biglietti perché c'è ancora clientela che gliene compra. Può scendere solo perché a) ha dell'invenduto e quindi mette dei posti in offerta, b) c'è un altro operatore in diretta concorrenza con cui deve fare la guerra.Teo2257 wrote:3. ferroviariamente parlando, è davvero il costo giusto? Non è ipotizzabile che - con un minimo di offerta e di infrastrutture in più - possa scendere?
MünchnerFax wrote:Volenti o nolenti, i treni notturni con auto al seguito coprono una domanda prettamente di nicchia di individui che per determinate ragioni loro non intendono assolutamente rinunciare al proprio veicolo e, sempre per ragioni loro, non intendono guidare il proprio veicolo per parecchie ore (ma non tutti sono così atterriti all'idea). Al di fuori di questi casi, la concorrenza dell'automobile guidata direttamente oppure dell'aeroplano è schiacciante per questo tipo di viaggi.
Teo2257 wrote:linea324 wrote:Alla fine e' meglio una collaborazione.
In questo modo Arena sopravvive e Moretti da un servizio in piu che attualmente manca senza cacciare un centesimo.
Arena giova della rete di vendita di TI e non ha ostruzionismo da RFI per tracce e fermate.
Moretti potrà cancellare i treni merdosi che attualmente fa circolare la notte.
Se le tariffe non saranno esorbitanti avremo un beneficio dal punto di vista qualitativo.
In realtà concordo... Arena o non Arena, credo che il servizio "auto al seguito" possa essere un segmento finora troppo poco sviluppato e con altissimo potenziale...
Un lettore scrive:
«L’estate scorsa la Go Concept - Arenaways aveva annunciato la partenza dei treni notte verso Reggio Calabria e Bari. Ebbene, non solo i treni non sono ancora partiti ma, da giugno, sono rimasti fermi anche i pagamenti relativi agli stipendi dei lavoratori. Sono un ex dipendente della Go Concept - Arenaways e, come i miei ex colleghi, in data odierna (19 dicembre 2012) sono ancora in attesa di ricevere ciò che mi è dovuto. Tra false promesse e poca chiarezza sono ormai sei mesi che non percepiamo più uno stipendio e molti di noi, trovandosi in notevoli difficoltà economiche, hanno rassegnato, disperati e disillusi, le proprie dimissioni. I sindacati a cui ci siamo rivolti non sono stati in grado di tutelarci e poco è servito per il momento l’intervento della Camera di Commercio e dell’Ispettorato del Lavoro. A chi dovremmo rivolgerci se nemmeno questi enti riescono a far valere i nostri diritti? Se questa è una “Repubblica fondata sul lavoro”, come mai siamo rimasti soli? Come mai un datore di lavoro si sente impunibile di fronte alle nostre richieste e continua, apparentemente senza validi motivi, a non retribuirci? Cara Go Concept - Arenaways, almeno per fine anno vogliamo essere più trasparenti e mantenere gli impegni presi, almeno verso i dipendenti e gli ex-lavoratori?».
R.R.
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