Non capisco bene se si parla di movimento dei passeggeri "comuni" (appiedati) o dei disabili in carrozzina.
Secondo me le parole chiave sono, nei due casi, "separazione dei flussi" e "preferenziazione".
Con tutto il rispetto, il secondo caso e' oggettivamente meno importante (dal punto di vista numerico le persone in carrozzina sono molte meno). Ovviamente ci dovrebbe essere una adeguata infrastruttura (il che secondo me vuole dire ascensori e non montascale - fra l'altro un amico in carrozzina che ha recentemente provato un montascale del metro lo trova assai piu' lento rispetto a quello che gli hanno installato in casa (popolare)), ma dopo di che la preferenziazione (lasciare salire i disabili sulle vetture dalle porte vicino allo spazio previsto, farli salire prima degli altri sugli ascensori) resta legata alla civilta' del comportamento degli altri passeggeri ... e visto che ce ne sono che faticano a comprendere di "lasciar scendere prima di salire"
non ci sono molte speranze.
In quanto alla separazione dei flussi, oltre a prevedere banchine di larghezza adeguata (e quelle restyled a Loreto sono piu' strette di prima), questa andrebbe "enforced" fisicamente. Purtroppo l'unico misero tentativo in tal senso (i tornelli nel mezzanino verso Argentina al piano del ferro M1) sono stati rimossi (e la gente
passava comunque contromano).
L'unica soluzione utile sarebbe come alla Karlsplatz di Monaco. Stazioni con due binari e tre banchine, due ai lati e una centrale. Il treno arriva, e apre le porte da un lato per fare scendere dalla banchina centrale. Dopo di che con un lieve ritardo apre le porte per salire dalla banchina laterale.