by semi93 » Fri 15 April 2011; 14:12
Da " Il PiacenzaSera.it"
Bus, si uniscono Piacenza, Reggio e Modena, presto nasce "Seta"
Una supersocietà del trasporto pubblico locale che correrà lungo la via Emilia, saltando (per ora) Parma. Modena, Reggio Emilia e anche Piacenza dovrebbero essere le città che uniranno le forze in un settore pesantemente indabitato, la cui unica prospettiva può essere quella di fare massa critica.
A quanto scrive oggi "La Gazzetta di Reggio", il matrimonio si dovrebbe fare entro l’estate, e a nascere sarà “Seta” (Società Emiliana Trasporto Autofilotranvieri) che andrà così a sostituire in un colpo solo l’Act di Reggio, l’Atcm di Modena e la Tempi di Piacenza.
L’accordo - secondo il quotidiano reggiano - sarebbe a un passo dalla chiusura definitiva, e una volta approvato darà vita ad un gruppo dell’Emilia Nord: geograficamente fuori, almeno per ora, rimarrà Parma, impossibilitata a entrare dopo aver lanciato un bando di gara dedicato alla ricognizione di un socio privato (sempre a Parma, peraltro, nel 2012 si vota, e la situazione quantomeno delicata in cui il Comune naviga oggi impedisce di fatto qualsiasi trattativa).
E’ assai probabile che il 51 per cento della nuova società "Seta" (ma forse anche oltre) rimarrà in mano pubblica. Il 49% andrà ai soci privati, raggruppati a loro volta in una holding la Herm dentro alla quale siedono tanto la Fer quanto la francese Ratp. Entrambe, infatti, sono già socie di Atcm Modena, e rappresentano lo «zoccolo» pari al 49% che opera in regime privatistico.
In quanto tali, nella nuova «Seta» spetterà a loro indicare il futuro amministratore delegato. Che siederà in un cda composto di cinque membri: tre nominati in rappresentanza dei soci pubblici, due designati dall’azionariato privato. E se i privati si «prendono» l’Ad, ai pubblici spetterà fornire il nome del nuovo presidente. Salvo sorprese o cambiamenti, amministratore delegato dovrebbe essere Claudio Ferrari (attuale Ceo dell’Atcm di Modena in rappresentanza di Fer). Sugli altri nomi, si procederà sulla base delle proporzioni legate alle dimensioni dei servizi. Qualche cifra: per Modena significano 13 milioni di chilometri, per Reggio 10 milioni, e per Piacenza 8.
Stando poi al piano industriale abbozzato per la sola fusione Reggio più Modena, il pareggio di bilancio avrebbe dovuto essere raggiunto nel 2013. E se tra gli obiettivi dei Comuni soci l’aggregazione dovrebbe servire a effettuare investimenti per acquistare autobus nuovi, una certezza per ora c’è già: l’allineamento del prezzo dei biglietti su scala regionale. A Reggio oggi chi ne compra uno spende 1,10 euro. Presto la cifra salirà, e il ticket costerà per tutti 1 euro e 20 come avvenuto due giorni fa a Piacenza.