Hai toccato un altro dei punti delicati della faccenda. Dentro siamo a 1445 mm, fuori a 1435 mm. Dovresti mettere i distanziali sugli assi in modo da avere lo scartamento corretto, ma poi saresti daccapo quando esci. Il problema comunque non è tanto quello, quanto il passo dei bloccati, di 2800 mm. Se ti fai un po' di conti, vedi che in una curva da 20 m di raggio, stante lo scartamento di 1 cm più stretto, rischi lo svio come niente. Non per niente le curve di via Lepontina e via Arnaldo da Brescia erano superiori a 30 m di raggio e avevano lo scartamento corretto per i bloccati. Un tram urbano che si fosse avventurato su quelle curve sarebbe sviato facilmente. Non è questione di lana caprina, sono problemi sostanziali, che si risolvono in tre modi:
a) intervenendo sul materiale rotabile (ed è la cosa che stiamo cercando di fare al più presto);
b) intervenendo sull'infrastruttura (e si farà anche questo, ma fuori e non dentro, per adeguare il fuori al dentro e non viceversa!);
c) agendo su tutti e due gli elementi contemporaneamente (e per i problemi di cui sopra è dura a farsi).
Riassumendo: cerchiamo di intervenire sul punto a), non trascuriamo il punto b) ma anzi facciamo in modo che non sia l'infrastruttura dentro ad adeguarsi a un materiale rotabile che sappiamo che butteremo via, ma l'infrastruttura fuori ad adeguarsi al materiale che c'è e che verrà. Alla fine, alla faccia di chi ci vuole male, avremo realizzato il c) senza che le cape fresche se ne siano nemmeno accorte. Però se ci puntiamo di fare tutto subito ci mettono i bastoni tra le ruote e si finisce per non fare più niente. Non so se sono stato abbastanza chiaro.
Edit: ho letto il tuo edit e ti dico: sì, dobbiamo tristemente prendere atto del fatto che chi ha messo insieme le tranvie urbane ed extraurbane ha fatto poco e male per integrare i due sistemi. Perché di due sistemi stiamo parlando, anche se sembrano lo stesso sistema. Vorremmo tutti, e logica vorrebbe, che fossero un solo sistema. Anche per questo si sta lavorando.