dedorex wrote:A me sembra che a guidare questo modello sia più un bisogno di "pulizia intellettuale" più che delle vere esigenze trasportistiche
La "pulizia intellettuale" serve a seguire un metodo. Metodo che prende spunto da previsioni trasportistiche che ritengo probabili. Le due cose non sono slegate.
Evitiamo di dare una forma identica a cose che sono diverse: S7/8/11 ora sono linee regionali e non avranno mai le caratteristiche suburbane delle linee del Passante. La confusione nasce dal fatto che le "vere" linee suburbane si comportano, ora, anche loro da regionali "omnibus" ma doverbbero essere ben diverse come le suddette linee non potranno mai diventare. La differenziazione nel sistema che immagino sarebbe evidente, tanto da poter immaginare anche una totale separazione infrastrutturale, con un tipo di alimentazione, di segnalamento, altezza dei marciapiedi del tutto diversi, e perché no, pura la sagoma dei treni. Non auspico che si faccia, ma la separazione sarebbe tanto netta che anche a volerlo fare sarebbe cosa agile.
S-Bahn wrote:Per esempio i servizi su Cadrona non potranno mai essere passanti, e chi dice che non debbano esserci linee S su cadorna?
Perché treni suburbani a Cadorna non ne arrivano più, entrano tutti nel Passante ed è finita lì. A Cadorna arrivano solo treni che dopo Bovisa fermano solo al capolinea delle linee S e poi tutte (se regionali) o quelle importanti (regio express).
Lo sdoppiamento della destinazione in MIlano delle linee S è solo un danno. Ovviamente risponde attualmente ad una domanda concreta, domanda che però è destinata a diventare secondaria: trasporto più persone andando nel Passante o andando a Cadorna o sdoppiando le destinazioni? Sono convinto che la risposta è "andando nel Passante". E quelli che vogliono andare a Cadorna? Cambiano a Bovisa. La S3 e la S4 rispondono solo alla domdanda di trasporto preesistente al Passante che non si è voluta scontentare. Rispondono alla vecchia concezione del treno per pendolari: dentro la mattina, fuori la sera. Aveva un senso allora, ha forse un senso ora, non lo avrà in futuro.
E' un cambio di paradigma: le linee S sono "quasi" una metropolitana, utile anche per spostamenti locali tra due fermate adiacenti. E magari nel tempo, distinguendosi sempre di più dalla ferrovia, in un lontano futuro saranno proprio metropolitane.
Alla base di queste scelte attuali c'è sempre una forte miopia: non si vuole perdere l'esistente che si conosce e ci conforta, e nel contempo non si vede il potenziale che è futuro ed incerto. Allora non si prova, si fanno compromessi che restano tali in eterno.
Il Passante è una infrastruttura costosissima che va sfruttata al massimo con 20 treni/ora, e questi treni devono essere riempiti al massimo. Velocità e sistematicità sono premesse essenziali per ottenere il risultato.
Al viaggiatore che si pone la scelta tra S1 e S3 l'offerta appare necessariamente dimezzata, S1 e S3 non sono la medesima cosa, e verosimilmente i carichi delle due linee non sono equi, sia in ingresso sia in uscita. E secondo me sono più frequentate le S3 delle S1, sarebbe interessante saperlo. In questa diseguaglianza il numoro di passeggeri totali trasportati è menomato rispetto ad una offerta "pura", offerta "pura" che non può che essere il Passante (ripeto: esiste, costa e va sfruttato al massimo). Certo rischio di perdere i passeggeri abituati e comodi in Cadorna, ma ci guadagno tutti quelli grazie al fatto che ogni 15 minuti (o 10 minuti o 7,5 minuti) hanno una soluzione equipollente con le medesime procedure operative.