by S-Bahn » Tue 24 December 2013; 14:01
Ripeto che è evidente fino ad un certo punto.
E' nota la fiscalità dell'auto, sono un po' meno noti i costi comunque a carico della collettività che si scaricano a livello di comune, provincia, regione, stato. A fronte di una fiscalità innegabilmente alta sono alti e in genere sottovalutati sia i costi di investimento sia i costi di manutenzione di una rete vastissima e capillare e d'ogni modo anche il TPL produce una fiscalità, paga l'IVA, paga i contributi INPS...
Il confronto di un TPL senza automobile è ovviamente impossibile oggi ma andando indietro grossomodo fino a prima della II guerra mondale, quando la concorrenza dell'auto era minima, troviamo un TPL che si mantenva da sè, in genere senza sussidi pubblici, quindi che sia l'automobile a far vivere il TPL non è per nulla pacifico, la poca evidenza che abbiamo, poca in quanto proiettata sul passato, dice una cosa esattamente opposta e il mondo andava avanti ugualmente e le nazioni si industrializzavano anche quando il contributo dall'auto era nullo o marginale.
Il problema è ancora una volta culturale, viviamo una vera soggezione culturale nei confronti dell'auto e arrivamo a pensare che il TPL vive perché lo fa vivere l'auto, che è un'idea a ben considerare abbastanza allucinante.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel