by S-Bahn » Thu 20 December 2012; 23:43
Oggi, su nostra richiesta come rappresentati ufficiali dei viaggiatori, siamo stati convocati da Regione Lombardia. Era una riunione informativa organizzata in tempi brevi in cui non c'era Trenord e non c'era l'assessore, ma era presente la parte tecnica e dirigenziale di RL.
Erano presenti i 5 rappresentati dei viaggiatori, i due storici rappresentanti dei consumatori (Assoutenti e Federconsumatori) più 3 o 4 rapresentati nazionali di associazioni di consumatori (mai visti una sola volta al tavolo del TPL) e palesemente digiuni di tutto sui meccanismi del TPL in Lombardia
Laffi ha brevemente rifatto la storia di questi giorni, compreso l'incredibile svarione del SW che anche loro hanno saputo a posteriori (sapevano che c'era un nuovo SW ma nulla sapevano delle modalitò di cambio). Sulla vicenda SW è partito un audit interno a TN per capire come si possa avere fatto un danno del genere. Ha aggiunto che durante l'inaugurazione di lunedì il management di Trenord non si era ancora pienamente reso conto del disastro ormai innescato.
Lo sciopero di domenica è stato massiccio (adesione 42%) ma quasi totale il blocco della rete, ben oltre l'adesione stessa.
Nelle prossime ore dovrebbe essere nominato un AD su cui però non si è sbilanciato sul nome.
RL applicherà da contratto le penali previste, più (ovviamente) il non pagamento dei servizi non effettuati e da contratto ci sarà un bonus del 25% a cui si dovrebbe aggiungere una ulteriore estensione chiesta da RL a TN per dare un segnale all'utenza vista l'entità del diservizio.
Le penali verranno applicate anche alla riduzione di servizio fino al 6 gennaio annunciata da TN e non accordata da RL.
Brevemente (poi girando per sul sito aziendale ne sapete più di me) non vengono tocati IR e RE, mentre le S vengono dimezzate nella frequenza, in paricolare S1, S5, S6, S8, S9, S10 e S13. S11 parrebbe con tagli sui rinforzi. S3 non si è capito, mentre S2 e S4 erano massacrate già da programmazione.
Sulla rete FN di fatto per due settimane il servizio sarà quello festivo decurtato di un ulteriore 10%.
RL ha fatto pressione su TN per ineserire altri treni, almeno in ora di punta e almeno dal 2 gennaio.
Poi c'è la vicenda delle associazioni dei consumatori.
Mentre Assoutenti e Federconsumatori, da sempre presenti al tavolo del TPL, pur preoccupandosi del risarcimento del danno ai consumatori e ritenendo insufficiente quanto previsto dal bonus (peraltro solo in Lombarida e a questo valori) si mostravano comunque interessati al più rapido ripristino del servizio e preoccupati di non uccidere l'asino a bastonate, diversamente gli altri rappresentanti provenienti da altre regioni si preoccuopavano esclusivamente della questione dei risarcimenti.
Davano l'impressione di squali attratti dal sangue della preda ferita, accorsi per azzannare la balena in difficoltà. Era evidente, ai miei occhi ma penso di chiunque fosse presente, che erano accorsi per mettersi in mostra e per approfittare dell'occasione ghiotta, e del TPL e dei viaggiatori chi se ne frega.
Ripprto sinteticamente anche quanto detto da noi rappresentanti.
Abbiamo detto che le nostre osservazioni sono sostranzialmente condivise tra di noi e che, nella modalità più opportuna, devono essere inoltrate all'assessore e a Trenord.
Trenord ha fatto errori inconcepibli, non ha funzionato quasi nulla e in una settimana di turni assolutamente inefficienti nell'uso delle risorse umane si sono giocate le ore/uomo disponibili. Adesso non per motivi tecnici, ma per far fare le ferie al personale, dimezzano il servizio scaricando l'errore iniziale solo sull'utenza.
Le ferie sono un diritto ma in una situazione eccezionale si riprogrammano. Una direzione allo sbando e che ha perso credibilità non lo fa.
In questo disastro anche la parte politica di RL ha una responsabilità avendo scelto un AD a rischio giudiziario e un AD stacanovista, innovatore e in grado di portare risulati, ma anche un AD che non ha consolidato la struttura aziendale e che ne ha perso il controllo, come la vicenda del SW dimostra.
La stressa RL ha la responsabilità e il compito di nominare un "condottiero" che porti Trenord fuori dalle secche nel più breve tempo possibile.
Non deve però essere un AD che interrompe un cammino, che ci riporta tra le braccia di Moretti (è stato detto esplicitamente) perché la strada intrapresa deve essere continuata.
Quanto è successo dimostra che il servizio ferroviario in Lombardia non è solo un servizio sociale che rappresenta un costo da tagliare ma è una funzione indispensabile per l'efficienza della macchina produttiva lombarda, e come tale deve essere considerato e trattato.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel