Io non "mitizzo" il sistma svizzero, ne rispetto il rigore e ne capisco le frustrazioni quando non è compreso dai confinanti.
Ripeto: spendono una marea di soldi per far funzionare le proprie ferrovie, riuscendo a far arrivare puntuali il 90% dei treni entro i 3 (!) minuti, garantendo il 98% delle coincidenze, e non gli basta, risultato per il quale stanno lavorando da 30 anni.
Non sono "tutto il mondo", ma non gliene frega niente se il resto del mondo non segue il loro ritmo. Può sembrare arroganza a chi se ne sente escluso, ma è solo la convinzione di fare bene. E ci sono due atteggiamenti che si possono tenere:
- capire che fanno bene ed è bene adeguarsi, ed alla fine, tra decine di anni, le ferrovie svizzere diventano il metronomo di tutto il sistema ferroviario europeo, totalmente intergrato e cadenzato, oppure;
- continuare a fare come si può, arrivando anche al punto che il sistema ferroviario svizzero si isoli completamente, costringendo al cambio di treno ad ogni punto di confine tra sistemi (che non è detto che coincida con le frontiere politiche). Sarà ovviamente un cambio al medesimo marciapiede, con le porte dei due treni allineate, che richiederà solo 1 minuto, ma comunque una cesura per non trasferire le perturbazioni.
Ovviamente sanno perfettamente che il mondo non gira intorno a loro, ma proprio per questo assumono dei costi impropri: cosa costa alle SBB far partire un treno supplementare puntuale al posto del ICE in ritardo? L'organizzazione che c'è dietro è chiara a tutti? Almeno le ferrovie tedesche comunicano per tempo, con tante scuse, che ciò sta per avvenire, quelle italiane?.
Rioeto: hanno tutto il diritto di decidere di non accettare interferenze che rischiano di sregolare il giocattolo, come pure di non pagare per servizi che non riceveranno. Ed il sig.Sorte potrà anche affermare che della cosa si è discusso e deciso nelle sedi opportune, ma non toglie che la decisione sia stata condivisa "obtorto collo" dagli svizzeri.