Non sono d'accordo con brianzolo, almeno in parte; la frequenza del passante
sul tratto urbano è ben cadenziata. Non sarà a livello della M3 per ovvi motivi ma è comunque affidabile. Chiunque scendendo in banchina a qualsiasi ora del giorno e di qualsiasi giorno dell'anno aspetta al max 10' prima di arrivare un treno (ovviamente salvo casi eccezionali che però restano tali).
Il discorso semmai è la promisquità dei convogli e la loro conformazione eterogenea che lascia l'utente basito. Come già detto in altri post, ti si presentano convogli 2p , Socimi, PR, TAF, in futuro speriamo TSR e poi Vivalto ... ognuno ha una lunghezza ed una accessibilità diversa. In più quando il treno frena in stazione sei costretto ad attapparti le orecchie per il fracasso delle ganasce.
Una cosa è salire su una carrozza MM, sempre uguale, su cui per fare due fermate puoi permetterti di stare in piedi vicino alla porta, un conto è trovarti nell'anticamera di una 2P tra liquami provenienti dalla toilette e gente che si arrampica sulla scaletta.
Sono un felice utilizzatore del passante, però ammetto che per il percorso cittadino si può solo migliorare (e non poco).
Comunque, piccola nota ... non serve a niente arrivare ai 3 minuti tra un treno e l'altro come sulla M3 quando poi giunto in prossimità del capolinea (nel mio caso Maciachini, con una "c" sola...) aspetti anche 5 minuti che i treni davanti a te abbiano scaricato ed invertito il senso di marcia-
![Wink :wink:](./images/smilies/icon_wink.gif)
Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
(Tenzin Gyatso, 14o Dalai Lama del Tibet)