Trenord (2015)

[S-Bahn]

E' semplicemente vergognoso.
Il TPL è gestito da una banda di delinquenti operativamente incapaci (basta vedere il crollo dei passeggeri paganti) ma sveglissimi nel cercare di arraffare denaro pubblico, e i sindacati, CISL in testa, sono conniventi di questa spartizione che mira ad arraffare il più possibile facendo il meno possibile, il tutto sulle spalle dei cosiddetti clienti a cui non importa a nessuno, Farisè in testa, altrimenti Spadi non si permetterebbe certi interventi deliranti.

[Robert J Corcoran]

Ricordo un po' di cose, per accodarmi all'intervento di SBahn col quale - stranamente - sono completamente d'accordo.

- Sindacato e Azienda in Trenord sono la stessa cosa. Il sindacato riceve favori dall'azienda, la quale riceve dal sindacato l'ok per modifiche al contratto aziendale di lavoro che sono ovviamente peggiorative per i lavoratori. Su internet si trovano i turni liberamente scaricabili, se avete voglia trovateli e fatevi un'idea di quanto sia produttiva Trenord con turni 'per saturare l'orario' e non per 'essere produttivi e utili al personale'.
- La mentalità relativa al TPL è ancora ferma al 1950, e purtroppo finché chi comanda incarna questa mentalità, c'è poco da fare.
- In Italia, la gente che non ha le competenze arriva sorprendentemente in alto e ci rimane, e questa ne è la dimostrazione.

[Andre e Paola]

100 treni serali inutili e vuoti? Ma dove?

[giorgiostagni]

La cosa sconvolgente è il sindacato che chiede di tagliare treni.

A me non sconvolge.

A meno che non pensino che questo non si traduca in qualche licenziamento, quanto piuttosto in una diminuzione della produttività di ciascun ferroviere.

Mi sembra evidente.

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Non ho partecipato al cinema di ieri sera, ma incrociando più fonti, direi che il quadro era di totale desolazione, debolezza e un'idea diffusa di meschinità e mediocrità su tutti i fronti.

[Andmart]

A me NON stupisce che il sindacato pensi e chieda queste cose (.....).

Ma mi stupisce che lo vadano a dire DAVANTI ai pendolari: significa veramente non che non c'è più vergogna, nessun tabù, nessun ritegno, sicurezza totale.....
E' un segnale MOLTO inquietante!

E prima che qualche paladino dell'austerity venga a dire che è giusto chiudere le linee e ridurre i servizi, ricordo solo che la Thatcher quando chiudeva le ferrovie i ferrovieri li lasciava a casa. E' solo nella "spending review all'amatriciana" che assistiamo alla chiusura di linee e servizi senza tagli di personale o, ancora peggio, al destino di parte dei fondi del TPL al pagamento del prepensionamento dei lavoratori di settore. Un vero campolavoro sia in termini di servizi al cittadino che in termini di riduzione della spesa nonché di equità sociale. WOW!

[Lucio Chiappetti]

Un vero campolavoro sia in termini di servizi al cittadino che in termini di riduzione della spesa nonché di equità sociale. WOW!

nel senso di Arbeit macht frei ?

[luca]

100 treni serali inutili e vuoti? Ma dove?

Che vuoi farci, lo dice gente che non ha mai preso un treno in vita sua...

[mattecasa]

Io ho trovato una frequentazione pure sullo sfigatissimo PV-Cr delle 21:30

[luca]

Se però devo essere sincero ,qualche settimana fa ho preso l'S13 delle 7:23 a Villamaggiore di domenica ed era completamente vuoto, penso che se proprio debbano tagliare non vada fatto sul serale ma sulla prima mattina dei festivi , ovvio, meglio non tagliare mai, ma sull'esempio che ho riportato, meglio avere i 30' tutta la sera e i 60' domenica mattina fra inizio servizio e le 8, per dire

[Trullo]

Il servizio va giudicato nella sua interezza, non corsa per corsa, per i benefici che porta alle persone, benefici che meritano una parziale copertura pubblica del servizio stesso ("Dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima e civilissima, un modo di contribuire tutti insieme a beni indispensabili come la salute, la sicurezza, l'istruzione e l'ambiente", come diceva Padoa Schioppa). Altrimenti non ne usciamo vivi

[luca]

Certo, io sono il primo a dire che se il servizio è disordinato la gente non ci si affeziona, ma in clima di tagli imminenti meglio farne dove il danno è marginale

[Andre e Paola]

Se però devo essere sincero ,qualche settimana fa ho preso l'S13 delle 7:23 a Villamaggiore di domenica ed era completamente vuoto, penso che se proprio debbano tagliare non vada fatto sul serale ma sulla prima mattina dei festivi , ovvio, meglio non tagliare mai, ma sull'esempio che ho riportato, meglio avere i 30' tutta la sera e i 60' domenica mattina fra inizio servizio e le 8, per dire

Perché l'hai preso? Immagino perché ne avevi bisogno. E se non ci fosse stato?

Non va giudicato il singolo treno, visto che siamo nel"ottica di treno all'interno di un sistema...

[Fibolz]

Se però devo essere sincero ,qualche settimana fa ho preso l'S13 delle 7:23 a Villamaggiore di domenica ed era completamente vuoto, penso che se proprio debbano tagliare non vada fatto sul serale ma sulla prima mattina dei festivi , ovvio, meglio non tagliare mai, ma sull'esempio che ho riportato, meglio avere i 30' tutta la sera e i 60' domenica mattina fra inizio servizio e le 8, per dire

Occhio nel "travasare": un paio di corse in meno la domenica mattina non equivalgono a un paio di corse serali in più tutti i giorni, dato che le prime circolano un giorno solo e le altre sette

[Andmart]

Certo, io sono il primo a dire che se il servizio è disordinato la gente non ci si affeziona, ma in clima di tagli imminenti meglio farne dove il danno è marginale

Quando imbocchi la china decrescente non ne esci più. Se hai un sistema che è molto vicino all'essere perfetto (quello delle linee S) e cominci a scassarlo, un pezzo alla volta, a cominciare dove fa meno male, ti ritrovi alla fine ad avere un disastro di servizio di cui non importa più niente a nessuno perché serve, nella migliore delle ipotesi, a pochi.

Torno a fare un esempio esempio celebre di questi tempi: l'Aosta - Pre' negli anni 90 aveva un servizio cadenzato, non perfettissimo, ma anni luce meglio del presente, con percorrenze ragionevoli e coincidenze sistematiche. Ed i treni erano frequentati. Se oggi sono VUOTI, oltre a piagere sulla chiusura imminente, dovremmo chiederci anche come ca**o abbiamo fatto ad arrivare così.

A me infine preoccupa, forse più di tutto, anche il fatto che appena si accenni all'ipotesi, seppur ancora vaga di tagli, il primo istinto sia già di pensare dove si può tagliare (senza manco comprenderne a pieno i rischi in gioco). Fossi un tagliatore, nel costatare questa cosa ci stapperei una buona bottiglia di vino.

Che poi, questi tagli non servono neanche a contenere la spesa pubblica (come ampiamente fatto notare) ma solo a spendere ancora peggio i nostri soldi.

[luca]

Quello che ho sempre sostenuto, e non ci vuole Tito Boeri per arrivarci ,è che in questo caso l'offerta crea la domanda. Un servizio frequente e cadenzato attira viaggiatori , se invece passa un treno ogni tanto e peggio ancora senza cadenzamento non lo prende nessuno. Semplice.