luca wrote:Non esprimo commenti che non sono appropriati, in pubblico.
Dico solo, che ormai TI rimborsa in ogni caso i biglietti. Anche in presenza di questioni "fumose", perché hanno imparato a tenersi i clienti (cosa che ogni esercizio economico dovrebbe essere interessato a fare).
Per esempio, un giorno ho acquistato dei biglietti TI allo sportello.
Il personale di biglietteria, non particolarmente sveglio, mi ha fatto e rifatto il biglietto un paio di volte, perché fra codice Cartafreccia, un buono sconto che avevo, e la mia richiesta di utilizzare l'opzione TiRimborso, l'operatore aveva fatto un po' di casino.
In sostanza, alla fine, l'opzione TiRimborso l'aveva applicata solo al viaggio di andata, e non me n'ero accorto.
Quando avrei avuto bisogno di cancellare il viaggio di ritorno, mi sono rivolto all'assistenza online, certo di non ricavarne nulla, era solo un tentar non nuoce
Beh, un operatore mi ha risposto personalmente per email, dicendo che chiaramente sarebbe dovuta essere mia cura verificare la correttezza del biglietto prima di allontanarmi dallo sportello, in ogni caso, per ragioni di immagine commerciale (o qualcosa del genere) mi ha proposto un rimborso in credito di viaggio.
Non sono soldi persi da TI, perché li ho riutilizzati nell'acquisto del nuovo biglietto, ed è semplicemente un modo di curarsi della propria clientela. Trenitalia ormai è una IF seria ai livelli dei grandi Europei.
Siamo in mano ad una banda di gente davvero incommentabile (e mi censuro nuovamente)
L'altro giorno pensavo, che se TI è cambiata così radicalmente in un tempo relativo così breve, forse c'è speranza anche per noi? (Posto che nel caso di TI le condizioni, fra AV e liberalizzazione, sono state altre)
Diciamo che anche TN coi rimborsi la fa molto facile (so di gente che si è fatta annullare i verbali inventando che la app non funzionava e il CT avrebbe fatto la sanzione invano quando in realtà era palese la volontà di non pagare). Diciamo che TN ha risolto il problema alla radice: nessun controllo e se ha qualche dipendente un po' più solerte al massimo (ma proprio proprio se è estremamente appassionato al mestiere) fa il biglietto con maggiorazione, altrimenti è già tanto che quando passa a controllare fa il biglietto senza maggiorazione. Il problema di fondo tra TI e TN è che TI sta facendo operazioni commerciali con i treni, ed ha esteso questa capacità anche ai treni per definizione non commerciali (quindi Ic e R). Trenord fa solo servizi non commerciali, e malgrado abbia un'ampia capacità di promozione dei suoi servizi "universali" vendendo pacchetti commerciali di tutto rispetto, non si può dire lo stesso di tutto il reparto movimento e manutenzioni, dove l'azienda è completamente assente. Adesso stanno cercando di mettere pezze con le biglietterie nuove e l'assistenza e controllo, ma sono ben lungi da garantire una presenza seria e costante. Ad esempio, stamani 10020 cancellato e successivo 10022 con 3 vetture chiuse su 4. Cara grazia che all'avvio del servizio real time è stato segnalato, così ho preso il bus e poi a Magenta l'RV da Torino. Stesso materiale di TN, MD revamp, ma con riscaldamento attivo, pulite, con tutte le luci accese, con annunci a bordo bilingue, su fermate, coincidenze, ritardi e servizi commerciali a bordo (prima e seconda classe) e soprattutto, CT in vettura che girava a centro treno e il pulitore viaggiante in servizio. Magari non controlli 11 vetture, e in punta nemmeno chiedi i biglietti perché c'è gente in piedi, o non te la senti. Ma se giri lungo il treno, è un'altra cosa. Il vero problema di fondo si chiama volontà: volere è potere si dice. Se la volontà è quella di allontanare i viaggiatori dai treni, nessun miglioramento si farà. Battisti dice "sogno che le famiglie possano prendere il treno la sera in sicurezza", da noi si dice "il servizio fa schifo perché Trenitalia ci ha lasciato solo vecchiume", oppure nei giorni di sciopero si sopprime d'ufficio tutto, e per scoprire se l'equipaggio fa sciopero o garantisce il treno, lo fai tramite i tabelloni online di RFI. Quando anche la politica, che dovrebbe essere autrice e sostenitrice delle proprie politiche, afferma pubblicamente di avere sbagliato qualcosa, e si autoconvince di non fare nulla, semplicemente non farà nulla. Poi adesso, siccome con quasi 80 treni nuovi e altri 190 che hanno meno di 15 anni, guarda caso il servizio ancora fa schifo come prima, si tira in ballo la saturazione della rete (ma chi lo avrebbe mai detto?). Poi aggiungiamo alla volontà di non migliorare, una enorme imperizia e incompetenza della politica sull'argomento e la frittata è fatta. Cioè, se hai un minimo di conoscenza della ferrovia, non puoi dirmi che con i Caravaggio migliora la puntualità, magari qualche minuto lo mangi, ma di certo non hai un guadagno strutturale (ad esempio su FN, le fermate sono più corte con i TSR rispetto ai 521, tanto che con le fermate di 30'', ci metti più tempo ad aprire e chiudere le porte del tempo di fermata. Adesso purtroppo siamo nella situazione in cui è già tanto se c'è il treno, però è evidente che sia una situazione palesemente imbarazzante. E la cosa più triste è che piano piano questa situazione si sta espandendo anche ad altre realtà che storicamente erano un po' più serie. Trenitalia poi ha il difetto opposto, cioè che fa troppo commercio e perde la natura sociale del TPL, per cui su molte linee i servizi sono ridotti all'osso e di certo l'IF non preme per fare qualche treno*km in più o per strutturare un orario cadenzato integrato da proporre alle regioni, però almeno come azienda ha una base che sta diventando sempre più solida e in grado di competere con i grandi players internazionali. La strada è lunga ma le premesse sono molto positive. E il nodo più grosso da sciogliere resta sempre in mano alla politica e si chiama offerta di trasporto, il cui incremento, volenti o nolenti, dipende esclusivamente dalla volontà politica di incrementare le corse o dall'abilità della politica di costruire contratti di servizio più vantaggiosi per l'ente e la collettività. E dall'incremento dell'offerta, deriva un incremento della domanda, che certamente genera positività sulle entrate dell'IF (ma anche del GI, perché se dai pedaggi introito oggi x e a seguito di incremento dell'offerta, introito 1,1x, ho maggiori introiti da dedicare almeno in linea teoria a migliorare i servizi offerti).