S-Bahn wrote:E se vogliamo dirla precisa, da Sobborghi a Villasanta sono meno di 3 km.
Sono 3.911 km.
Tolte le tratte di accelerazione e di decelerazione restano poche centinaia di metri che potrebbero essere percorse a 100-110 invece che a 80.
Intanto incomincia a renderli possibili eliminando un limite che ha quali motivazioni? E non conta solo il tratto percorribile alla Vmax, bensì anche quello compreso tra 80 e Vmax.
E' forse questo che fa la differenza su 56 km di linea, di cui 40 di "Molteno" vera a propria?
No, ma è un inizio. Se si indagano i motivi, magari si trovano i medesimi motivi sparsi per la stessa linea e che un treno elettrico riesce a sfruttare meglio (a= 1,0-1,1 m/s^2). Senza contare le livellette al 18 per mille che un treno elettrico si beve tranquillamente. Tra aumento della velocità di fiancata e migliore accelerazione alle molte fermate, quanto si recupera?
Resta inevasa la risposta alla domanda: quali sono i raggi di curvatura tipici?
Le "linee S" sono, o dovrebbero essere, il sistema di linee ferroviarie "rapide" di Milano, non linee "facenti funzione di regionali" brandizzate "S" per questioni di marketing. E per esserlo devono avere stringenti parametri di qualità omogenei senza i quali non si possono chiamare "S". Nessuna eccezione.
luca wrote:13 minuti?!
Vedi precisazione ad inizio post.
Poi, mi sembra che l'unica tratta che debba assolutamente restare invariata per permettere il funzionamento dei nodi, sia quella su Molteno-Lecco.
La MML ha ingressi indipendenti sia a Lecco sia a Monza. Una sua uscita dal "nodo orario" (è una caratteristica dell'orario non della rete) non avrebbe alcuna ripercussione. Quindi il suo far parte di uno o entrambi i nodi dipende esclusivamente se esiste un flusso consistente di interscambio di passeggeri tra varie linee, altrimenti è solo un "esercizio di stile" con vincoli inutili. Ovviamente a valle di Monza la S7 si inserisce nel nodo di Milano, quindi il nodo di Monza è necessario, ma quello di Lecco? Se il lavoro del tratto Lecco-Molteno lo assume la linea per Como, allora la sussistenza della S7 nel "nodo orario" diventa secondaria. Sempre che debba proseguire verso Lecco, cosa del tutto discutibile.