Trasporti a Milano

Però le idee (più che idee...) erano di accorciare il 19...

Quello che è.

Cosa gli impedisce di arretare a Cacciatori delle Alpi se non si fa Certosa?

Slussen wrote:La criticità è il progetto stesso, con un unico binario di capolinea (ne avevamo già parlato).

Perché parli di un unico binario di capolinea, a me risultano essere 2 fin dal inizio. O é cambiato qualcosa rispetto ai documenti di VIA?

2, ma uno fa anche da corretto tracciato per i tram provenienti da Roserio.

ETR460 wrote:Da quanto ho sentito, sembrano esserci problemi di resistenza al peso sul ponte di via Grassi, problema che riguarda il passaggio di tram grandi.
È probabile quindi che sarà, in un futuro futuribile, il 12 a far capolinea a Certosa e il 19 a continuare fino a Roserio.
Ovviamente è tutto da verificare, sia se è vero il problema, sia se verrà appunto mai fatto questo benedetto capolinea.
E soprattutto è il caso di ricordarsi che le Carrelli non sono eterne...

ma non si e' scritto che sono previsti anche dei lavori di consolidamento del ponte durante l'attuale chiusura?

Ma riguardo ai ponti non si considera di solito il peso per asse?
Perché in tal caso non credo ci siamo molta differenza tra una 1928 e una 4900.

Conta anche il peso complessivo.
Se il problema fosse, ad esempio, il carico massimo ammesso su una campata del ponte, metterci una '28 o una 4900 (come anche un Sirio) farebbe differenza.

Credo che i problemi del ponte siano legati alla sua vetustà. Se intervengono, si presume che lo riportino alla portata originale.
Anche perchè è aperto al normale traffico, per cui se si trovasse caricato da una serie di veicoli pesanti potrebbe anche essere soggetto a carichi più importanti di quelli derivanti dal traffico tranviario.

Però, guardandone la struttura dal basso, cioè dall'autostrada, il ponte in questione non sembra poi così vetusto, tant'è che ha la struttura portante già in acciaio, e non in cemento. Sapete, più o meno, a quando risale?

Non significa niente che sia in acciaio, anzi a dirla tutta l'acciaio come materiale strutturale è utilizzato da prima del cemento armato.
Il cavalcavia presumo risalga al tempo di costruzione della A4 da Milano Certosa a Bergamo.

però chiedo, da ignorante, per l'acciao, una volta tenuti a bada i problemi di corrosione, l'invecchiamento non dovrebbe essere meno problematico del cemento armato dove le infiltrazioni d'acqua possono fare arruginire i ferri, sgretolare il cemento e produrre danni in profondità, poco visibili ma poco riparabili?

Anche l'acciaio necessita di ispezioni e manutenzioni periodiche, ad esempio andandone a ripristinare la verniciatura in caso di danneggiamento della stessa per evitare corrosione.
Poi questo visto così sembra un ponte a sezione mista acciaio/cls, con le travi principali in acciaio e la soletta in c.a., che a sua volta è soggetta ai normali problemi del cemento armato.

Sì, certo, non ho mai pensato che l'acciao non richiedesse maunteunzione, anzi. Si dice che la Tour Eiffel non abbia più un solo pezzo della costrruzione originale, ma appunto qui sta la differenza. La corrosione, se non la trascuri e la controlli, riesci in genere a neutralizzarla e le parti si possono sempre sostituire. Quando ci sono invece danni profondi e generalizzati nel calcestruzzo cosa ripari?

L'acciaio ha il problema della corrosione che dicevamo prima, e il problema della fatica, per la quale sotto carichi che presi uno alla volta non fanno nessun danno alla struttura, se ripetuti milioni di volte (come per un ponte stradale) a partire da microdifetti si possono innescare dei danneggiamenti importanti.
Insomma anche l'acciaio ha le sue. Peraltro sul c.a. oggi vediamo manufatti in cattive condizioni realizzate alcuni decenni fa, quando si pensava (come sempre erroneamente) che il cemento armato fosse un materiale pressochè eterno. I manufatti in c.a. fatti oggi rispondono (o dovrebbero rispondere) a criteri che ne garantiscono una durabilità rispetto agli attacchi ambientali, chimici, ecc. ecc., che alcuni decenni fa non erano ancora stati approfonditi e normati.