Sui distanziamenti tra Tram..

I tram, urbani ed interurbani

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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby trolleystop » Sat 24 September 2011; 10:30

Se andate sul sito di Giorgio Stagni e guardate gli ultimi aggiornamenti di settembre trovate un bel servizio sui tram distanziati alle fermate (e non solo) e soprattutto sul fatto che il tramviere non può più aprire le porte per far scendere i passeggeri che prima potevano prendere al volo il tram davanti... allucinante. Saluti a tutti Trolleystop :divano:
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby Teo2257 » Thu 29 September 2011; 14:27

Condivido il fatto che sia allucinante.

Sarebbe magari opportuno che, dopo la rete N, Maran considerasse questo tema come prioritario... :roll:
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby stefralusi » Sat 01 October 2011; 5:21

Fra74, la frenatura di un autobus hanno già delle variabili; la frenatura di varie tipologie di tram su binari, che possono avere foglie o acqua o grasso automobilistico, è quasi imprevedibile. Sulle sirio basta un filo di umido che ci devono dare dentro di pattini.. sempre che non perdono la dinamica. Tutto qui, L'esempio di Lucatramil dimostra anche che si fanno fuori anche dei mezzi.
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby jumbo » Sat 01 October 2011; 10:29

stefralusi wrote:la frenatura di varie tipologie di tram su binari, che possono avere foglie o acqua o grasso automobilistico, è quasi imprevedibile.

potremmo proporre di far precedere il pericoloso convoglio da una scorta della protezione civile, con opportuni avvisi luminosi e sonori del tipo "ATTENZIONE TRAM IN ARRIVO"; "NON C'E' NIENTE DA VEDERE, RIENTRATE NELLE VOSTRE CASE"; "SI RACCOMANDA A BAMBINI ED ANZIANI DI NON AVVENTURARSI IN STRADA NELLE ORE DI PASSAGGIO DEI TRAM".
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby S-Bahn » Sat 01 October 2011; 12:18

stefralusi, è vero che ogni mezzo ha le sue caratteristiche di frenatura e che queste sono influenzate dalle condizioni del clima ma mi spieghi come si è fatto a Milano nei cent'anni che hanno preceduto queste limitazioni specifiche solo della nostra città e come fanno tuttora in 99 delle 100 città dove girano i tram?
Tutti pazzi, solo in ATM hanno capito cosa si deve fare?
Ma il senso del ridicolo non esiste più?
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby skeggia65 » Sat 01 October 2011; 12:47

Jumbo, tu esageri! Basta un paio di agenti in moto che assicurino che siano sgombri 200/300 m di binario e gli incroci interessati.
Dato il numero di agenti necessari, prevedo un incremento di occupazione, sia per i ghisa necessari, sia per l'indotto (produzione, fornitura e manutenzione del parco motociclistico necessario).
In un colpo solo, traffico più sicuro, calo della disoccupazione, salvataggio della Moto Guzzi. Tiè! :mrgreen:
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby S-Bahn » Sat 01 October 2011; 12:53

A parte il fatto che vigili e polizia non stanno quasi più comperando Motoguzzi, mi pare che l'azienda in questo momento non abbia problemi di sopravvivenza.
Quello che non va è che a Milano ogni mezzo è buono per penalizzare i tram
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby ambrogio mortarino » Sat 01 October 2011; 19:30

S-Bahn wrote:stefralusi, è vero che ogni mezzo ha le sue caratteristiche di frenatura e che queste sono influenzate dalle condizioni del clima ma mi spieghi come si è fatto a Milano nei cent'anni che hanno preceduto queste limitazioni specifiche solo della nostra città e come fanno tuttora in 99 delle 100 città dove girano i tram?
Tutti pazzi, solo in ATM hanno capito cosa si deve fare?
Ma il senso del ridicolo non esiste più?


Io credo che molti conducenti oggi pensino che guidare un tram sia come guidare un'automobile o poco più, (mentre invece è solo poco meno di un treno) fra l'altro mi pare che un tempo l'addestramento durasse molto di più rispetto a oggi.
Saluti
Ambrogio
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby jumbo » Sat 01 October 2011; 23:13

skeggia65 wrote:Jumbo, tu esageri! Basta un paio di agenti in moto che assicurino che siano sgombri 200/300 m di binario e gli incroci interessati.
Dato il numero di agenti necessari, prevedo un incremento di occupazione, sia per i ghisa necessari, sia per l'indotto (produzione, fornitura e manutenzione del parco motociclistico necessario).
In un colpo solo, traffico più sicuro, calo della disoccupazione, salvataggio della Moto Guzzi. Tiè! :mrgreen:

una manovra anticiclica! :mrgreen:
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby stefralusi » Mon 03 October 2011; 4:39

S-Bahn wrote:stefralusi, è vero che ogni mezzo ha le sue caratteristiche di frenatura e che queste sono influenzate dalle condizioni del clima ma mi spieghi come si è fatto a Milano nei cent'anni che hanno preceduto queste limitazioni specifiche solo della nostra città e come fanno tuttora in 99 delle 100 città dove girano i tram?
Tutti pazzi, solo in ATM hanno capito cosa si deve fare?
Ma il senso del ridicolo non esiste più?

Dal mio punto di vista noto alcune diversità dal passato, anche ascoltando anziani e pensionati datati, e che ci differenziano dai tram e tranvieri all'estero, ma anche per un approccio diverso al mezzo da persona a persona, dal "tira e frena" e colui che è più morbido ma potrebbe dipendere anche dal mezzo. Con questo non intendo colpevolizzare chichessia. L'ambiente ATM, questa stanza, non e certo come una volta per alcuni aspetti. Se per le migliaia di corse giornaliere capita qualche cosa, sarebbe come dire che per ogni tamponamento automobilistico o infrazione al codice della strada dovrebbero togliere la patente per diversi mesi o per sempre.
E' verosimile che c'è di mezzo la mente umana a diversi livelli, da colui che porta un mezzo ed il suo stato personale, a chi consegna un mezzo in un determinato stato, ad un impiantistica troppo condizionata e sacrificata a favore della viabilità ordinaria privata, a diversità di ruote e sagome e diametri ed anche di materiali, a diversità delle stesse menti.
A Milano inseriscono mille modifiche di linea e rallentamenti senza sopperire, anche a breve termine per gli adeguamenti di tabella, comportando maggiori rischi da stress da orario verosimilmente aumentati per effetto di sanzioni, eccessive se commisurate alla motivazione della distanza di arresto. Se una volta avevi completa e totale padronanza del mezzo in ogni condizione spesso simulata in fase di addestramento, oggi c'è il gira la chiave - tira - frena - sblocco porte e uomo morto - rcc. sia dal punto conoscitivo e di addestramento.
A Milano siamo nella più totale anarchia, l'automobilista che svolta dove non deve o che ti taglia la "strada" ferrata e ti fà perdere un semaforo (oltre che mandarti a quel paese) la passa liscia, ma lascia sempre un segno, ed è cosi tutti i giorni.
Tecnicamente mantenere una distanza aiuta ad abituare l'agente ad un approccio distanziato agli scambi indipendentemente dal tipo di vettura utilizzato. Tecnicamente molti inconvenienti sono stati creati probabilmente da problemi di controllo delle casse di manovra tranviarie, tanto da indurre atm a distruggere le siemens a favore di hk.
La certezza è che a milano il tram è sempre piu soggetto a declassamento nell'ambito della priorità viabilistica urbana e di rispetto della sua importanza presente e passata e futura, a volte ci si mettono pure i vigili a dimenticarsi del tram fermo al semaforo spento. Troppi incroci mal cadenziati, troppi attraversamenti non protetti, fermate e piazze mal studiate per un miglior interscambio tra le linee di chi sale e scende e nessuna protezione tra i due binari--- ma ci sono enti che impongono la libera circolazione in caso di emergenza (vedi le ambulanze in maciachini che tagliano spesso sui binari del tram). Da millle fattori umani a mille fattori tecnici, la soluzione del distanzaimento era la soluzione più ovvia ed una carrelli con dietro un sirio .
S-Bahn, se prima facevano corsi di due mesi, poi portati a poco più di uno, ora sembra che arriveranno a 3 o 4 mesi per rodare bene ogni "ingranaggio"... se ne sentono di voci, ma un dato certo è che i problemi sono diminuiti.
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby S-Bahn » Mon 03 October 2011; 10:44

Quindi ne convieni che i problemi del tram non sono problemi tecnici (perchè in tutto il mondo i tram hanno le ruote di ferro, i binari, gli scambi...) ma stanno nella totale mancanza di volontà di farli funzionare.
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby Jack_A » Mon 03 October 2011; 11:43

Continuo a non capire per quale oscuro motivo un tram debba tenersi a 30 m da un tram che precede ma non sia obbligato a tenere una tale distanza da un'auto, un bus o una bicicletta.

E' più facile che si verifichi una collisione quando il mezzo che precede abbia prestazioni di frenatura superiori (es. mezzi su gomma) che quando abbia caratteristiche omogenee.

Per questo motivo mi pare che il divieto di accodamento sia una misura totalmente inutile. L'unico caso in cui potrebbe essere giustificato è nell'approccio agli scambi, ma qui basta regolare la faccenda in modo puntuale, ad esempio stabilendo che il tram che segue non possa superare il punto di comando di uno scambio finchè quello che precede non abbia liberato lo scambio stesso. Tutto il resto è puro paraculismo.
___Jack_A___

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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby LUCATRAMIL » Mon 03 October 2011; 13:45

Risparmiano sulla sabbia.
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby stefralusi » Mon 03 October 2011; 23:10

abitua il personale a mantenere la distanza e risolvi il 99.9% dei rischi . Erisparmi anche l uso di sabbie particolari e non sempre salutari
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Re: Sui distanziamenti tra Tram..

Postby S-Bahn » Mon 03 October 2011; 23:16

Se poi obblighiamo i tram a stare fermi sul percorso, uno ad ogni fermata, abbiamo risolto tutti i problemi.
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