by costaro0 » Tue 29 September 2009; 10:01
Ognuno porta quello che ha. Io un tram nel giardino non ce l'ho, quindi non potevo portarlo. E se anche l'avessi avuto, la spesa per mandarlo fino a Novegro non sarebbe stata indifferente.
E poi, perbacco, ci si conceda un pochino di marketing per attirare i clienti....Il modello di tram era "vero", autocostruito e perfettamente funzionante. Avessimo avuto a disposizione un circuito di binario a 600 mm, avrebbe anche potuto muoversi ogni tanto. La funzione dello stand era quella di presentare e far conoscere l'associazione e alcune delle sue attività; essendo poi una mostra di modellismo, qualche modello (in scala HO o 1:2,5) non guastava sicuramente.
Il compito di portare i mezzi veri, storici, semmai spettava a qualcun altro, che all'ultimo momento si è tirato indietro per una banale questione economica. Fortunatamente sabato (domenica non so, perché non c'ero) tre autobus (il 418 ex TPM, un 309 ex Peroni e il Routemaster di Zani) si sono aggregati all'interessante esposizione di camion storici, dandoci la possibilità di ammirare sul campo qualcosa di autentico.
Una parola infine sulla 548. La mancata diffusione del noleggio sui canali ACT è stata il risultato di un malinteso (non entro nei dettagli perché non è questa la sede) che spero sia stato chiarito e che vorrei tanto possa non ripetersi più in futuro. Comunque, diversi aderenti ACT che ne avevano la possibilità, hanno contribuito a pubblicizzare l'uscita attraverso i propri canali (mailing list personali ecc.).
Ultima nota (poi chiudo perché forse stiamo andando ampiamente in Off Topic) a proposito delle polemiche: non è per niente bello impegnarsi sul piano organizzativo, magari rischiando anche di esporsi finanziariamente (avete idea dei costi che ATM impone per il noleggio di certe vetture?) e ricevere continuamente critiche distruttive, mugugni vari e denigrazioni. A Torino c'è l'ATTS, e c'è da esserne veramente contenti. Ma a Torino c'è anche GTT, che ha un rapporto ben diverso con gli appassionati e forse anche con gli stessi dipendenti ed ex dipendenti. A Milano si fa quello che si può, con le forze disponibili e nei limiti permessi dalla locale azienda (che, non dimentichiamolo, è poi quella che il tram lo deve mettere in linea fornendo anche la persona che lo deve guidare).