by S-Bahn » Sun 25 May 2008; 12:07
Adesso non esageriamo coi Sirio. Non saltano fuori di binari da soli e non sono troppo leggeri.
Anzi mi risulta che tra i tram in produzione siano quelli con la più alta resistenza allo schiacciamento, cosa che li rende compatibili con l'uso in promiscuo su tratte ferroviarie, come tram-train.
I difetti che hanno sono i difetti architetturali propri più o meno di TUTTI i tram interamente ribassati. In particolare i problemi vengono dalla decisione di realizzare un tram fatto da segmenti senza carrelli che poggiano su segmenti brevi, le carrozzette, che sono solidali col carrello.
In pratica nelle sezioni con carrello i passeggeri non viaggiano su una cassa sotto la quale sta imperniato un carrello, ma viaggiano direttamente sul carrello.
La circolazione sulla rete milanese, stoltamente quasi priva di raccordi tra rettilineo e curva, ne esalta i difetti negativi.
Il tutto è aggravato, sia per il confort sia per la resistenza alla svio in caso di urto, dai notevoli sbalzi alle estremità. Un Sirio urtato lateralmente sul muso (o sulla coda) riceve un aspinta laterale che da una parte non si scarica uniformemente sui bordini, ma viene concentrata (secca e non amortizzata) su un solo bordino in quanto non c'è movimento tra la carrozzetta e il carrello solidale, e dall'altra l'effetto di rotazione (momento) viene moltiplicato dal braccio della leva la cui lunghezza è pari allo sbalzo.
Conseguenza: i tram possono sempre sviare in caso di urto, solo che con tram di disegno tradizionale con casse lumghe e carrelli di solito sviano per urti con camion e altri mezzi pesanti oppure per urti violentissimi, come era accaduta quache hanno fa ad una Carrelli centrata all'attraversamento di viale Lombardia da un'auto (a bordo 4 giovani, tutti morti) che aveva bruciato il semaforo alla velocità di 130 Km/h. Il Sirio invece svia per molto meno. Mi pare che ci sia in corso qualche modifica per dare un minimo di gioco al carrello rispetto alla carrozzetta, probabilmente il comportamento migliora, specie per il confort, ma la sostanza non cambia e i Sirio ce li teniamo così.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel