Gli USA sono stati, e lo sono ancora, il tipico paese occidentale industrializzato che si è fortemente sviluppato e fortemente urbanizzato prima che l'automobile si mangiasse tutto.
Quindi si è anche fortemente infrastrutturato nel TPL, specie sulla costa orientale e sui grandi laghi.
Ma a partire dagli anni '40 il TPL è stato sottoposto ad un attacco impressionante con una fortissima azione lobbistica per spingere l'automobile, e si sono smantellate estese ed efficienti reti, una su tutte l'enorme rete tranviaria di Los Angeles.
Hanno in genere resistito le reti pesanti su ferro, le metropolitane in sostanza, e alcune reti passate sotto la gestione municipale (privato non è sempre così bello ed efficiente...) come Boston, San Francisco.
La costruzione di metropolitane pesanti si era comunque già quasi arrestata sia in USA sia in Europa negli anni '30, sia perché le principali reti (New York, Londra, Parigi) erano ormai complete (fa eccezione Mosca dove l'espansione iniziò proprio negli anni '30), sia per la grande depressione.
Nonostante il disastro di proporzioni enormi avvenuto negli anni '40 e '50, negli USA alcuni importanti capisaldi di TPL sono rimasti e negli ultimi vent'anni è iniziata un'opera di rilancio discretamente vigorosa.
La metro di NY ha ripreso ad espandersi dopo decenni di stasi e in molte città sono tornati i binari nella forma di LRT.
Se c'è un esempio eclatante, ma fortunatamente non è il solo, è la città di Dallas
http://www.dart.org/