Ho trovato su un sito di appassionati subacquei questo passo tratto da un libro che parla dei palombari della regia nave artiglio . Il mio caro Mincio I è sempre stato una specie di guardia costiera ante litteram... ci potevi contare in ogni occasione . Lo chiamavano vecchio battello lacustre nel 1930 !! cos'è adesso???
A Desenzano c'era il Reparto Alta Velocità (RAV) dell'aviazione militare dove venivano provati gli idrovolanti che partecipavano alle gare di velocità internazionali . (cercate con google "Coppa schneider")
""I valorosi palombari dell'Artiglio, non operarono solamente in mare, ma vennero chiamati d'urgenza anche per un ricupero nel lago di Garda.
18 gennaio 1930, durante un volo di prova ad alta velocita', Tommaso dal Molin precipitava nel lago di Garda con il suo idroplano da corsa, un bimotore Savoia Marchetti S 65. Dal Molin era il giovane maresciallo che alcuni mesi avanti aveva brillantemente disputato agli inglesi la coppa SCHNEIDER nel cielo di CALSHOT. Era ritenuto un grande pilota. Tutte le ricerche e i tentativi per agganciare l'apparecchio scomparso in 100 metri d'acqua, erano riusciti vani. Fu cosi' che il governo fascista penso' di rivolgersi ai celebri palombari. A Desenzano le autorita' misero loro a disposizione un vecchio battello lacustre il "MINCIO" che in quattro e quattr'otto fu trasformato dai palombari in una piccola nave da ricuperi di fortuna. Con ripieghi e accorgimenti il Gianni era riuscito a congegnare alla meglio l'attrezzatura.
Accompagnati sul luogo ancorarono il Mincio a quattro boe......... Primo a scendere fu il Franceschini, dopo tanto oceano con correnti che rompevano a otto chilometri l'ora, qui' si aveva l'impressione di scendere in un bicchier d'acqua. A 96 metri tocco' terra e si impantano' in un spesso strato di fango e melma. Prilla a dritta!!! ordino' al Gianni che stava al telefono....... Ecco ci siamo! e' lui l'apparecchio. Giaceva immerso nella poltiglia con le ali spezzate.....O Gianni mandami giu' un cappio che lo imbrachiamo, non vedo un ficosecco in quest'acqua da ranocchi.....Una volta agganciato il bigo prese a scricchiolare, si dove' rinforzare l'albero poi alla fine ci riuscirono. Appena in superfice si avvicinarono alla carlinga ma la salma non c'era. Il 29 gennaio tornarono a immergersi ma niente di fatto............Quella sera il Quaglia raduno' i palombari e fece loro una bella ramanzina.......la zona era piena di gerarchi fascisti che si facevano vedere in mezzo ai palombari.....con tanti occhi importanti venuti da Roma non si poteva fare brutta figura.......
Dopo diversi tentativi il corpo fu individuato e ricuperarato, con molta difficolta' ed emozione da parte dei palombari. Avvezzi a mettere esplosivo per sradicare lamiere ai relitti lavorare in condizioni pericolosissime, ma ricuperare una salma non era mai capitato e per questo non fu una operazione semplice . ""
Nella foto a destra , che si trova nel museo dell'aeroporto Dal Molin di vicenza, si vede la sagoma inconfondibile della prua del Mincio I .