Sabato 10 luglio 2010 ho utilizzato per la prima volta in assoluto il servizio di navigazione sul Lago di Iseo, gestito dalla Regione Lombardia; alla fine della giornata ne trarrò un giudizio ampiamente positivo.
Ma andiamo con ordine: come qualcuno si ricorderà, avevo già avuto un assaggio, per l’esattezza il sabato prima di Pasqua, con la NLI; in quella occasione, tuttavia, il tempo pessimo stravolse i miei piani, rimandando il tutto più in là nel tempo, fino a sabato scorso. Poco dopo le 9.00 sono nelle vicinanze dell’imbarcadero di Lovere in attesa della motonave che mi condurrà ad Iseo; la giornata si preannuncia particolarmente afosa, mentre un gruppetto di passeggeri è già in fila al pontile, quando, in lontananza, si inizia a scorgere, in arrivo da Pisogne, la motonave Costa Volpino.
Diverse persone scendono, dirette al mercato di Lovere, mentre sono l’ultimo a salire. I membri dell’equipaggio sono solo 2, il comandante e il marinaio/bigliettaio. Lovere è, come gran parte delle località servite dalla NLI, priva di biglietteria, per cui i titoli di viaggio si devono fare obbligatoriamente a bordo; acquisto un biglietto giornaliero di libera circolazione da €11.50 che mi permette l’utilizzo di corse e di fermate intermedie illimitate. Prima della partenza, osservo più da vicino la motonave: lo spazio a prua è piuttosto sacrificato, così come quello a poppa, mentre il motore si fa sentire parecchio. L’ambiente interno è caratterizzato da due file di tavoli con le sedie disposte a 3+3. Il bar è chiuso, mentre lo spazio per la cucina è davvero angusto; ricordo che al ritorno da Sarnico, la stessa Costa Volpino espleterà il servizio ristorante. Sono da poco passate le 09.15 e inizia la mia prima battellata sul Sebino, con le seguenti tratte, orario e natante utilizzato:
Lovere p.09.15 - Iseo a.10.55 M/n Costa Volpino
Iseo p.11.25 – Sulzano a.12.55 M/n Iseo
Sulzano p.13.45 – Iseo a.14.05 M/n Città di Bergamo
Iseo p.15.00 – Peschiera M. a.15.23 M/n Monte Isola
Peschiera M. p.16.00 – Lovere a.17.20 M/n Città di Bergamo
Passiamo davanti alle acciaierie, poco prima di attraccare a Castro; la manovra di attracco è leggermente diversa da quelle di Lario e Verbano. Innanzitutto la motonave rallenta quando è ancora lontana dal pontile ed emette un colpo di sirena per richiamare l’attenzione dei passeggeri in procinto di salire; per assicurare il natante al pontile, il marinaio fissa un cappio della fune alla bitta e lo lancia attorno al pilone: da notare che tutti i piloni sono dipinti in azzurro e bianco e non hanno ganci per le funi. La maggior parte di essi sono in metallo, pochi quelli in legno. Un volta assicurata la motonave al pilone, il marinaio apre lo sportello di entrata, scende sul pontile e allunga la passerella, in modo da permettere il deflusso e l’afflusso dei passeggeri. Una volta concluse le operazioni di attracco, lo stesso marinaio si reca in biglietteria per emettere i relativi titoli di viaggio.
Dopo Castro e Riva di Solto, abbandoniamo la sponda bergamasca per raggiungere la sponda bresciana, dove, tra due gallerie, noto una Aln in servizio sulla ferrovia Brescia-Iseo-Edolo. Fermata a Vello, caratterizzato da un pontone mobile, e a Marone, prima di arrivare a Monte Isola. Attracchiamo a Siviano e Sensole, prima di raggiungere Peschiera Maraglio, indubbiamente lo scalo principale di Monte Isola. Le continue navette con Sulzano sono appannaggio della M/n Lovere, che qui vediamo in arrivo a Peschiera M. al pontile nord (utilizzato solo il sabato e la domenica), mentre tutte le altre corse di linea attraccano al pontile sud.
Il grosso dei passeggeri scende a Peschiera M., mentre decido di proseguire verso Iseo; il Costa Volpino si svuota, così ho modo di fotografare la bandiera a prua con il simbolo della NLI e un battello stilizzato la cui forma ricorda indubbiamente un “serie Fiori” lariano.
Arrivato a Iseo, scendo mentre il Costa Volpino, con l’insegna pubblicitaria di una catena di hard-discount prosegue su Sarnico.
Mi sposto verso sud, dove sono attraccati La Capitanio e il Sebino, proprio mentre il Monte Isola parte alla volta della località cui porta il nome. Da notare tutti i natanti pavesati.
Gradita sorpresa vedere l’ACNIL Ninfea lasciare il porto di Iseo verso Sulzano dove prenderà regolare servizio.
Da Monte Isola è in arrivo la veterana motonave Iseo con cui farò il gito completo di Monte Isola.
Salgo a bordo; la motonave è accogliente, semplice come arredamenti interni ma ben tenuta. L’unica pecca mi sembra sia data dal motore che garantisce una velocità di crociera indubbiamente inferiore a quella del Costa Volpino, ma sufficiente a mantenere l’orario. Buona l’affluenza di passeggeri diretti a Monte Isola dove siamo preceduti dal m/fo Marone diretto a Sarnico.
Proseguo oltre e dopo Sulzano sono l’unico passeggero a bordo. Arriviamo a Sale Marasino dove diversi passeggeri salgono diretti sia a Carzano, sia a Siviano. Da notare l’intransigenza del personale NLI nel non far salire a bordo, come da regolamento, cani sprovvisti di museruola. Lasciamo Sale Marasino per ritornare verso Monte Isola, più precisamente verso la località di Carzano. A metà navigazione incrocio con il m/fo La Naf che effettua le corse tra Sale Marasino e Carzano.
Presso Carzano è in sosta il secondo ACNIL del Sebino, ovvero il Gardenia (il terzo, l’Iris, è presso il cantiere di Costa Volpino); da notare la livrea pubblicitaria e i vetri dell’ambiente passeggeri simili a quelli degli autobus anni ’70, mentre il verde di Monte Isola si riflette sulle acque del Sebino.
Partiamo da Carzano dove è in sosta la curiosa m/n Libeccio, probabilmente impiegata nell’altrettanto curioso ma indispensabile servizio notturno tra Monte Isola e la sponda bresciana. Arriviamo presso la fermata a richiesta di Paradiso; scendono un paio di persone, anche se il posto, caratterizzato da un albergo abbandonato e avvolto dalle sterpaglie, non ricorda certo il nome che porta. Dopo Siviano, torno ad essere l’unico passeggero a bordo. Inutile traversata verso Tavernola Bergamasca, caratterizzata da un inguardabile ecomostro dalle sembianze di una cava di sabbia. Tornando verso Sensole, precediamo il m/fo Ninfea.
Ancora Peschiera M. e, quindi, Sulzano, dove scendo. Faccio due passi verso la stazione dove assisto all’arrivo e alla partenza della Aln da Edolo per Brescia. Torno verso il pontile per assistere al continuo viavai della m/n Lovere tra Sulzano e Peschiera M.
Il caldo si fa sentire; Sulzano è, con Iseo, l’unica località munita di biglietteria, mentre la gran parte dei pontili è munita di tettoia con panchine destinate ai viaggiatori. Alle 13.45 è in arrivo la m/n Città di Bergamo, anch’essa in livrea pubblicitaria, che mi condurrà a Iseo.
Salgo a bordo; due sono i marinai oltre al comandante. La prua, caratterizzata da bei parabordi in legno, è piuttosto limitata come spazio. Numerosi posti offre il ponte all’aperto, mentre una coppia di scale a scendere porta verso la sala da pranzo con relativo bar dove acquisto una bottiglia di acqua. Appena partiti incrocio con il m/fo Marone di rientro da Sarnico e che finirà il proprio turno a Monte Isola.
Dopo 20 minuti di navigazione sono ancora a Iseo, cittadina molto bella che mi ricorda alcune località della sponda veronese del Garda, come Lazise. Scendo, proprio mentre la m/n Iseo riprende servizio dopo la pausa pranzo.
Da notare il curioso getto d’acqua dal bocchettone situato appena sotto il nome a poppa. Le partenze da Iseo sono praticamente continue; pochi minuti dopo la partenza dell’Iseo, ecco in arrivo il Monte Isola che mi riporterà a Peschiera M.
Salgo a bordo; indubbiamente è la motonave che mi ha fatto la miglior impressione. Ampi spazi a prua, interni curati, poppa un po’ sacrificata dalla scaletta che conduce all’ampio ponte sole. Ritorno verso Peschiera M. dove scendo dopo una ventina di minuti di navigazione dalla partenza da Iseo. Mi sposto sulla strada verso Carzano dove incontro attraccati, nell’ordine, un curioso catamarano privato dal nome Scirocco, il Marone e, poco oltre il pontile nord, la piattaforma d’attracco per i due traghetti per gli autoveicoli. Da notare che a Monte Isola il traffico veicolare è bandito se non ai residenti. Dalla strada di ritorno verso il pontile di Peschiera M. ecco una panoramica del Lovere in arrivo da Sulzano.
E, pochi minuti dopo, lo stesso Lovere nuovamente in arrivo.
Poco prima delle 16 sono al pontile che, man mano, si sta riempiendo di viaggiatori in attesa del Città di Bergamo che mi riporterà a Lovere. Da notare che, cosa che ho visto solo sul Sebino, sul Costa Volpino e sul Città di Bergamo gli altoparlanti esterni proponevano musica a tutto volume, intramezzata solo dagli annunci del personale in prossimità degli scali.
Ripercorro il percorso del mattino fino a Lovere dove, con qualche minuto di anticipo, scendo dal Città di Bergamo, ampiamente soddisfatto dai luoghi visitati e dall’ottimo servizio di navigazione sul Sebino che consente di raggiungerli con frequenza a bordo di motonavi ben tenute.
(fine)