Trasporti a Milano

Cosa ne pensate?

E l'Europa che fa? Unouno, centoundici!

"Danke Merkel!!1!"

Ai nati in Italia da genitori immigrati, la cittadinanza va data solo a seguito di scelta consapevole con la maggiore età, senza vincoli di reddito, ma con la perfetta conoscenza dell'italiano parlato e scritto, ed ovviamente dopo aver vissuto in italia da quando sono nati, senza soluzione di continuità (eccetto brevi periodi).
Ai figli di immigrati che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, va data nei medesimi termini anche ai figli con la maggiore età. Per i figli nati in Italia dopo la naturalizzazione, la cittadinanaza spetta per diritto.
Non basta nascere in Italia, bisogna nascere da almeno un genitore italiano, naturalizzato o nativo.

Ma l'Europa che c'entra? Ha fatto una direttiva pure su questo?

Perdonatemi, ho avuto un attimo binario (111).

Tornando serio, vi indico un recente video di Alessandro Masala che tratta la questione.
https://m.youtube.com/watch?v=JCrofDIVffI

Carrelli1928 wrote:E l'Europa che fa?

- chi è nato in territorio francese da genitori stranieri ottiene la cittadinanza francese facendone richiesta purché sia vissuto stabilmente sul territorio francese per almeno 5 anni
- chi nasce su suolo tedesco acquisisce la cittadinanza tedesca in automatico se uno dei genitori ha un permesso di soggiorno permanente da almeno tre anni e risiede in Germania da almeno 8 anni
- chi nasce su suolo britannico acquisisce la cittadinanza britannica in automatico se uno dei genitori ha un permesso di soggiorno permanente
- chi nasce in Italia diventa cittadino italiano dopo aver vissuto in Italia almeno 18 anni, con un'interruzione massima di 6 mesi, quindi mai prima del compimento della maggiore età civile

nel concreto, quali sono i vantaggi e svantaggi di essere un cittadino extracomunitario minorenne in italia?

Una naturalizzazione facilitata può andarmi bene, automatica no.

Negli Stati Uniti lo ius soli c'è. Come anche l'obbligo di pagare le tasse anche se non si ha più alcun legame con gli stessi (per esempio perché si è emigrati), unico caso al mondo insieme a mi pare l'Eritrea. Il risultato è che alle famiglie di stati poveri conviene far nascere i fligli negli Stati Uniti, a quelle di stati ricchi generalmente no (per non obbligare i figli a pagare tasse a uno stato con cui non hanno legami, o ad avviare la burocrazia per perdere la cittadinanza statunitense).

La legge in discussione non prevede la naturalizzazione automatica

Dopo lo show Masala magari qualcosa di ragionato...
http://www.lanuovabq.it/mobile/articoli ... UajD1SGMb4

Pensate che, fino a qualche anno fa, io credevo che lo ius soli fosse automatico.
Non vedo motivi per cui, ai nati in Italia da genitori che abbiano residenza in Italia sia negata la cittadinanza o vi siano requisiti particolari perché la possano ottenere.
La maggior parte di costoro non hanno legami con la terra di origine dei genitori, la loro vita sociale e culturale è qui.

Peraltro non illudiamoci che una cittadinanza, ammesso che sia così tanto desiderata, aiuti l'integrazione.
In Germania, Inghilterra e soprattutto in Francia il terrorismo islamico arruola individui di seconda e terza generazione, con tanto di cittadinanza locale.

Mi pareva si parlasse di un diritto, non di prevenzione al terrorismo.

Concordo, si tratta di due piani diversi.

Da un lato il principio etico che ci impone di rispettare l'uguaglianza fra le persone.

Dall'altra l'amor di verità che ci impone di smetterla con la propaganda di "un paese più integrato è un paese più sicuro", quando la logica e le esperienze estere dimostrano l'esatto opposto.