Lucio Chiappetti wrote:inutile continuare in sede pubblica ad argomentare contro il qualunquismo
Scusa ma secondo te i baroni non esistono? E' qualunquismo indignarsi per il malcostume? Non e' forse questo il problema principale dell'universita' e della ricerca scientifica? Come mai tutti i giovani brillanti devono andare all'estero per farsi valere? Per te va bene cosi'? Hai il coraggio di sostenerlo? Non ci sono nazioni dove la ricerca e' gestita meglio?
E cosa centra il qualunquismo? Che vuol dire qualunquismo? Quelli che vogliono i risultati, chiunque li porti, senza discriminare, e' qualunqusta? Allora anche chi vuole un genero di qualunque razza purche' voglia bene alla propria figlia e' qualunquista?
Qualunquismo e' un termine coniato da una casta per difendere i propri privilegi, vagamente ispirato al movimento dell'uomo qualunque perso in un lontano passato che non ha proprio nulla a che vedere con niente che esista oggi. E' un termine inventato da qualcuno che non ha altri argomenti dialettici che inventarsi un termine spregiativo che in realta' non vuol dire nulla, come in passato le ideologie si sono inventati altri termini spregiativi per evitare di dialogare su argomenti concreti, sui fatti.
E poi, se qualunquismo vuol dire, ad esempio, un atteggiamento di sfiducia verso la politica (ma qui invece si accusa di qualunquismo chi si impegna con entusiasmo), qual'e' la cura?
Non volere che la gente voti al ballottaggio? In Francia Hollande ha vinto un ballottaggio a cui hanno partecipato 500mila persone piu' che al primo turno.
Non volere che esprimano le preferenze alle elezioni ma pretendere che i parlamentari siano decise da segreterie che hanno orientamenti distanti dalla base e dalle istanze che ci sono nella societa'? Qualcuno ci propina le veline e gli yes man qualcuno ci propina i post-qualche cosa, ma il discorso non cambia: li vogliono scegliere lor signori selezionandone le carriere non in base ai risultati e alla rappresentativita', ma in base alla fedelta' e gli ammanicamenti con le segreterie. E' una classe dirigente selezionata per come gestisce i loro capi e le persone che possono influenzare le loro carriere, non per come gestisce i nostri problemi e il nostro futuro.
Ignorare i referndum sul finanziamento pubblico dei partiti nonostante siano stati votati dal 90% degli elettori? Allora perche' li facciamo, i referendum? Le regole e la costituzione vanno bene sono quando fa comodo a loro?
Prendere una classe dirigente formatasi 30 anni fa nei partiti della prima repubblica legati a ideologie nocive e morte, che oggi e' meglio neanche citare, continuino a dominare anche quando gli elettori ne vorrebbero anche altri? Questo pero' e' un altro 'ismo. Si chiama trasformismo. La classe dirigente attuale di alcuni partiti e' il risultato dell'operazione di trasformismo piu' clamoroso degli ultimi 100 anni.