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Eluana

PostPosted: Thu 23 October 2008; 0:20
by friedrichstrasse
Dilemmi etici.

Re: Eluana

PostPosted: Thu 23 October 2008; 10:42
by Trullo
Al di là del caso specifico, la domanda a cui dobbiamo rispondere è "quando possiamo scegliere di non vivere, o di non far vivere i nostri cari"
Chi può compiere quasta scelta (visto che spesso la persona per la quale dobbiamo decidere se "staccare la spina" non è cosciente o comunque non è in grado di esprimere il suo parere)? Ha senso il "testamento biologico" in cui decidiamo che cosa vogliamo che venga fatto di noi in caso ci succeda quaclosa?
Mi pare (correggetemi se sbaglio) che la posizione della Chiesa cattolica sia contraria all'etuanasia attiva, ma anche all'accanimento terapeutico. In linea di massima mi sento di concordare, ma poi quando ci troviamo di fronte a situazioni reali diventa davvero difficile comprendere quale sia la cosa migliore da fare.
Quello che invece vorrei fosse evitato è lo "sbattere il dolore in prima pagina" con dettagli assolutamente personali della vita degli individui coinvolti.

Re: Eluana

PostPosted: Thu 23 October 2008; 11:32
by trambvs
Il caso è ovviamente molto spinoso, ma non ho dubbi sulla liceità e sulla necessità (urgente a questo punto) del testamento biologico, è giusto che ognuno possa disporre della propria vita senza alcun vincolo di tipo religioso o politico: guai ad affannarsi a "staccare la spina" in situazioni dubbie o presunte tali, ma casistiche in cui persone vengono forzatamente mantenute in vita da macchinari per anni o addirittura decenni, sarebbe il caso che il paziente (tramite previo atto) o chi inevitabilmente è chiamato a decidere per lui, possa scegliere se rimanere in agonia per tempo indefinito e indefinibile solo ed esclusivamente con l'ausilio di apparati tecnologici, e mi pare anche un po' goffo, oltre che crudele, legare la vita umana ai successivi progressi tecnologici; non è semplice (se non è impossibile) individuare la corretta separazione tra trattamento medico e accanimento terapeutico, ma non mi parrebbe comunque corretto imporre a tutti la visione di alcuni, anche che si tratti della maggioranza, i diritti devono essere pari per chiunque!

Re: Eluana

PostPosted: Thu 23 October 2008; 20:48
by jumbo
mi sembra un sondaggio degno di "porta a porta"
con tutto il male che ne posso pensare in termini di banalizzazione e spettacolarizzazione di vicende drammatiche

Re: Eluana

PostPosted: Thu 23 October 2008; 21:04
by S-Bahn
E siamo anche alla vecchia tecnica di prendere il caso più drammatico in circolazione per fare passare tutto il resto.
E penso di essere stato abbastanza chiaro.

Re: Eluana

PostPosted: Thu 23 October 2008; 22:08
by Federico_2
Al di la' di cio' che dicono i giornali e la televisione, nonche' i pareri degli "esperti" e non, esiste una scienza precisa che si occupa di questi fatti, che e' la bioetica. E il comitato bioetico, obbligatorio in tutti gli ospedali d'Italia, ha gia' espresso un parere molto chiaro e infraintendibile, che ognuno potra' condividere o meno.

Re: Eluana

PostPosted: Sun 26 October 2008; 12:37
by mat327_5700
Io sono favorevolissimo all'eutanasia; d'altronde, lei ha fatto comunque richiesta di morire, ma se non può essere soddisfatta da se per impossibilità, qualcuno deve eseguire la sua richiesta.
Anche eticamente, a voi sembra giusto far rimanere una persona per tanti anni in quelle condizioni? Secondo me è proprio volere essere stronzi (scusate la parola).
In Italia si ammazza tanta gente per motivi assurdi, e la persona che più potrebbe avere bisogno di morire, la si lascia li a vegetare, piuttosto che farla ritornare al creatore (che poveretta Eluana, se l'è prorpio meritato)

Il Papa dice un mucchio di ca**te certe volte... (dico lui e non tutte le persone di Chiesa, perhè alcuni parroci che conosco sono favorevoli all'eutanasia)

Re: Eluana

PostPosted: Sun 26 October 2008; 12:44
by simix920
In che senso Eluana ha chiesto di morire?
Poi, chi stabilisce che non si possa più chiamare vita, lo stato in cui lei si trova?
Allo stesso modo, chi è sicuro che lei soffra?
E' cosi che si fa? Ci si arrende alle difficoltà che chiamala vita, chiamalo destino oppure Dio ci riserva?

Il Papa e la Chiesa in generale hanno spesso visioni del mondo poco reali, ma in questo caso mi trovo d'accordo.

Re: Eluana

PostPosted: Sun 26 October 2008; 13:15
by Coccodrillo
In che senso Eluana ha chiesto di morire?


Pare abbia detto parecchi anni fa che in casi simili avrebbe preferito morire. Quindi sarebbe giusto accontentarla.

(tra parentesi, anche io preferirei morire in casi simili)

Re: Eluana

PostPosted: Sun 26 October 2008; 13:27
by Federico_2
Un momento, quindi voi dite che se uno vuole suicidarsi è giusto che lo possa fare? Ognuno quindi è padrone della sua vita?

Re: Eluana

PostPosted: Sun 26 October 2008; 13:35
by jumbo
quanto meno non è chiaro se quanto espresso dalla ragazza, a caldo dopo aver appreso dalla tv o dai giornali la penosa condizione di una persona (mi pare un ex sciatore) conciata più o meno come lei ora, possa essere parificato ad un "consenso informato" (quella cosa che ti fanno firmare in ospedale quando ad esempio prima di un intervento dichiari di accettare di essere operato e le cure conseguenti).

non è chiaro inoltre se le cure cui lei è sottoposta ora (ventilazione e idratazione) siano delle cure mediche sospendibi, oppure non siano cure mediche (ad esempio, anche le mamme allattano i figli, ma non si tratta di cura medica, e se non li nutrono e li fanno morire di fame è omicidio).

Re: Eluana

PostPosted: Sun 26 October 2008; 14:01
by mat327_5700
simix920 wrote:1. In che senso Eluana ha chiesto di morire?
2. Poi, chi stabilisce che non si possa più chiamare vita, lo stato in cui lei si trova?
3. Allo stesso modo, chi è sicuro che lei soffra?
4. E' cosi che si fa? Ci si arrende alle difficoltà che chiamala vita, chiamalo destino oppure Dio ci riserva?

5. Il Papa e la Chiesa in generale hanno spesso visioni del mondo poco reali, ma in questo caso mi trovo d'accordo.


1 ti ha già risposto cocodrillo
2/3. non è il fatto di soffrire (mantenere in vita una persona che soffre e che non può ribattere sarebbe ancora più diabolico), il fatto è che lei non stia vivendo ma vegetando
4. difficoltà? è il destino che Dio ci riserva, il papa che dice stronzate, e la legge che fa leggi di merda, e fra tutti e tre che non si mettono d'accordo fanno veramente schifo
5. è uno dei pochi casi nei quali non mi trovo d'accordo

Re: Eluana

PostPosted: Sun 26 October 2008; 16:01
by simix920
Io al punto numero 1 ti rispondo con l'affermazione di Federico.
Dio, la vita, il destino, ci riservano difficoltà e noi cosa facciamo? Le scansiamo.
Uno, dicendo che preferirebbe morire, dovrebbe farlo, conoscendo cosa comporterebbe quest'azione. Siccome nessuno di noi può dire cosa ci sia dopo la morte, quest'ultima non la ritengo una soluzione positiva.

Una persona in stato vegetativo è comunque viva, e se è in quelle condizioni vuol dire che il destino gli ha riservato questa apparente triste condizione, e bisogna accettarla.
E' un po' come l'aborto, il bambino ha il diritto di nascere, e chi sei te umile abitante del pianeta terra per decidere le sue sorti?

Matteo, qualche volta, eleviamo il livello della discussione, non lasciamoci trasportare dai luoghi comuni. Ragionare con la propria testa, non fa poi così male..

Re: Eluana

PostPosted: Sun 26 October 2008; 18:15
by Coccodrillo
Dire che stare decenni in un letto senza fare nulla è solo apparentemente triste è un po' troppo.

Re: Eluana

PostPosted: Sun 26 October 2008; 18:42
by simix920
Che cosa sono gli anni? :P Sono solamente convenzioni create dalla nostra mente, cosi come lo è il tempo.
E poi ripeto, non si può auspicare alla morte come salvezza, non conoscendo la sua realtà..e in fondo non conoscendo nemmeno il significato di realtà stessa.
Ragionate signori, ragionate..