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Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 13:56
by skeggia65
Trullo wrote:Si vede che non hai letto quello che ha scritto Adinolfi :mrgreen:

Pronti.
«Hitler almeno i disabili li eliminava gratis. No signori, voi non volete davvero dare allo Stato la possibilità di costruire un sistema in cui ci sia una finta "scelta" tra curare i sofferenti con centinaia di migliaia di euro all'anno o finirli con una iniezione di pentobarbital il cui principio attivo costa 13 euro.


http://www.ilmessaggero.it/primopiano/c ... 85560.html

Per la cronaca, Facebook ha sospeso il profilo del nazicattolico per un mese.

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 14:00
by jumbo
Il commento non c'entra niente con la vicenda in questione, visto che il malcapitato non risulta che avesse problemi economici.
Però ad esempio negli USA, patria delle assicurazioni sanitarie private, un malato con insufficiente copertura assicurativa, in condizioni di prostrazione psicologica, e con la prospettiva di pesare sulle tasche della famiglia per anni per la propria assistenza, il problema se lo potrebbe porre in termini non troppo diversi da quelli posti da Adinolfi.

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 14:11
by skeggia65
Ad(in)olf(i) ha fatto una delle uscite peggiori che potesse fare, condannando il giustissimo diritto alla scelta che esiste in altri Paesi.
Quello era il suo misero tentativo di far vedere quanto sia pio.

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 14:40
by spiff
buona parte dei post di adinolfi hanno il solo scopo di suscitare indignazione per tenere vivo un briciolo di attenzione su di lui. se ci pensate l'unico motivo per cui se ne sente parlare, soprattutto dopo che ha rotto con la setta neocatecumenale, sono post come questo e le foto di lui che venivano pubblicate sulla pagina fb "welcome to favelas".

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 14:42
by serie1928
Per me il tutto è un dilemma di difficile soluzione, e come tale di difficile regolamentazione rispetto alla legge.
Esite un "diritto" a morire? No, se intendiamo tale diritto come qualcosa che possa anche essere "preteso", che richiede strutture e personale comandato a farlo. Sì, se lo intendiamo come rinuncia alle cure che mantengono in vita, come anche solo la semplice alimentazione, ovvero ad azioni atte a interrompere la prorpia vita, che senza continuerebbe.
Sono contrario che la scelta dell'individuo possa comportare un obbligo verso altro individuo di aiutarlo a compiere il gesto. D'altro canto non vedo perchè di fronte alla volontà espressa dal perituro, conclamata ed irrevocabile (e già qui...), una persona non possa aiutarlo volontariamente senza incorrere ngli strali della legge come fosse un omicida.
Una cosa è certa: l'atto di porre fine alla propria vita deve essere fatto dal perituro e da nessun altro, nel pieno delle facoltà mentali, o da parte di esecutore testamentario, se impossibilitato a farlo (stato vegetativo), a seguito di volontà espressa in forma scritta e con testimoni (atto notarile o di fronte a pubblici ufficiali).
Un'altra cosa certa, almeno per me, lo stato, tutti noi, non deve dover fare nulla. E' una atto di libero arbitrio che non gode di tutala legale rispetto a terzi, ne lo si può imporre a medici ed altro personale sanitario come pratica "normale".
In questo senso la legge deve solo dire in che forme e modi il libero arbitrio del perituro debba essere espresso, senza per questo determinare un diritto reale affinchè egli possa metterlo in pratica.

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 14:52
by skeggia65
serie1928 wrote:Esite un "diritto" a morire? No, se intendiamo tale diritto come qualcosa che possa anche essere "preteso", che richiede strutture e personale comandato a farlo. Sì, se lo intendiamo come rinuncia alle cure che mantengono in vita, come anche solo la semplice alimentazione, ovvero ad azioni atte a interrompere la prorpia vita, che senza continuerebbe.

Attualmente in Italia non solo non esiste il diritto a morire inteso come "suicidio assistito".
Purtroppo esiste il "dovere di vivere", anche attaccati macchinari o sussistiti in tutto e per tutto da altri, come nel caso di DJ Fabo.
Paradossalmente ha più il diritto a morire un individuo sano (se gli gira si taglia le vene) che una persona che, avendo il corpo devastato da un incidente e non trovando più motivo per vivere, non può nemmeno suicidarsi.

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 14:58
by jumbo
Non facciamo confusione: non cambia il "diritto", cambiano le circostanze che gli permettono di "fare da sé" oppure no.

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 15:01
by serie1928
@Skeggia65: non lo chiamerei "diritto", solo "libero arbitrio". (jumbo mi ha anticipato)
Sono contrario che coloro impossibilitati a dare sfogo al proprio "libero arbitrio", per le ragioni più varie, possano pretendere che siano altri ad agire per loro conto.
Nel caso di DJ Fabo, p.e., quello che ha fatto non può essere in forza di un diritto che lo stato gli riconosce, ma solo della libera collaborazione di altri individui. Non ci fossero stati questi individui (i medici svizzeri e Cappato) egli avrebbe dovuto vivere fino a sopraggiunta morte naturale. Sarebbe troppo facile altrimenti, troppo.

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 18:25
by Trullo
Chissà se anche a Skeggia viene in mente il personaggio letterario di Duca Lamberti, medico radiato dall'ordine per aver effettuato l'eutanasia su una donna, su richiesta della stessa. Ordine dei medici che lo avrebbe reintegrato se avesse dato segni di pentimento, cosa che Duca rifiuta per essere in pace con la propria coscienza

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 18:44
by skeggia65
Certo che sì.

A proposito sempre di DJ Fabo, altra chicca dal web

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La "signora" in questione è questa (giusto per far notare la levatura morale di chi fa la morale agli altri.

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Sempre a proposito, mi rivolgo a tutti i Cattolici con questo passo dell'Antico Testamento:

Siracide 30:17
Meglio la morte che una vita amara,
il riposo eterno che una malattia cronica.


Link https://www.biblegateway.com/passage/?s ... ersion=CEI

E poi, a nessuno vien e in mente che, a fronte dei "vita a tutti i costi, la vita è un dono ecc. ecc.", senza sapere cosa significa vivere un dramma come quelli di Englaro, Welby, Fabo, ci siano invece persone più che disposte ad assistere coloro che vogliono smettere di soffrire inutilmente?
Persone che assisterebbero il suicidio spinte dalla pietà e dalla compassione?

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 19:14
by jumbo
Per fortuna che è una esperta di comunicazione. In ogni caso ha già dato prova in passato del suo quoziente intellettivo.
Invece di citare questi personaggi sconcertanti, a me oggi è piaciuto molto questo articolo, che credo valga la pena di leggere comunque la si pensi:
https://www.avvenire.it/attualita/pagin ... di-lottare

Re: Eluana

PostPosted: Tue 28 February 2017; 23:50
by skeggia65
Oggettivamente un ottimo articolo.

Re: Eluana

PostPosted: Wed 01 March 2017; 0:09
by friedrichstrasse
^^
Comuqnue faccio notare che quest'ultimo caso non ha niente a che vedere con la povera Eluana: questo Fabo ha chiesto esplicitamente l'eutanasia, a differenza della ragazza, che essendo in stato vegetativo non poteva esprimersi, né si sa se avesse coscienza.
Personalmente non vedrei problemi etici nel dare l'eutanasia a chi la richiede, ma darla agli invalidi incapaci (forse) di intendere e di volere mi sembra tutt'altra questione.

Re: Eluana

PostPosted: Wed 01 March 2017; 1:00
by skeggia65
Se gli incapaci l'avessero richiesta quando erano nel pieno delle loro capacità, perché no?
E' una pena vedere un padre che non ti riconosce più, biascica e bofonchia cose senza senso, se la fa addosso.
Un organismo con un cervello in regressione continua, interi settori che si spengono, via via che la malattia progredisce senza che ci sia nulla che si possa fare.
Se non aspettare la fine.
Solo che, man mano che il tempo scorre, le funzioni cerebrali diminuiscono sempre più, man mano che il poco che resta dello strato limbico e della corteccia cerebrale si sciolgono, la scatola che conteneva la persona ora contiene qualcos'altro, qualcun altro.
Leggere? Non più.
Scrivere? Non più.
Ricordare? Nulla.
Nemmeno i figli.
Nemmeno la moglie.
Nemmeno la casa.
Il concetto stesso di "casa".
Giorno, notte, stagioni, luoghi. Tutto andato.
Creare con le mani (era un artista delle acconciature)? Mani, cosa sono? Anzi, nemmeno è in grado di "pensare" una domanda simile.
Vita?
Mangiare (finché ricorda come deglutire).
Dormire.
Essere lavato dalla badante.
Alla quale, ogni tanto mollare un cazzotto, poiché qualcosa va in corto in quel che resta della materia grigia.
Se fosse il mio destino, non avrei dubbi: pentobarbital, dritto in vena.
Non me lo danno? Me lo bevo.

Re: Eluana

PostPosted: Wed 01 March 2017; 3:42
by Hallenius
Purtroppo conosco bene la situazione che hai descritto e non posso che condividere il pensiero che hai espresso.