Trasporti a Milano

Ci ha lasciato Niki Lauda, uno dei più grandi piloti di sempre

Assolutamente.
Difficile da amare, spigoloso e ben poco affabile, ha vinto meno di quello che avrebbe potuto, sia per l'incidente del Nürburgring (il primo incidente di cui ho memoria, purtroppo seguito da molti altri con esisti anche più tragici), sia per il suo carattere. Se pochi lo hanno amato dal punto di vista umano, penso tutti lo abbiano rispettato riconoscendogli il talento innato.
Una gran perdita.
R.I.P.
(Ero un suo tifoso a prescindere dalla macchina che guidava. Dopo di lui, nessun'altro)

È tornato a correre contro il suo unico vero rivale, James Hunt.

Povero Merzario, si è commosso ricordandolo. Secondo me una prossima Ferrari dovrebbe chiamarsi Arturo (il Suv?) in onore di questo pilota che ha vinto molto con Ferrari ed Alfa ed è stato un eroa salvando Lauda. Il secondo titolo di Niki è arrivato anxhe grazie a lui. Un grande.

@Serie
Lo ammiravo (e lo ammiro tuttora, retrospettivamente) tecnicamente come pilota (e come collaudatore, similmente a personaggi come Prost e Schumacher, poco spettacolari rispetto ad altri ma molto concreti), ma non mi piaceva come ersonaggio. Da tifoso, non accettavo (come i miei coetanei di allora, quasi tutti) che avesse lasciato la Ferrari. Alcuni, pochissimi, invece continuarono a tifare per lui quando lasciò la casa di Maranello

Venerdi e sabato prossimo allo stadio Breda di Sesto San Giovanni (via XX settembre) ci saranno le finali del campionato italiano di football americano.

Venerdì alle 21 Briganti Napoli - Redskins Verona, campionato di football a 9 ingresso gratuito

Sabato alle 16 Rhinos Milano - Pretoriani Roma (seconda divisione)

Sabato alle 21 (o forse 20, c'è un po' di confusione) Seamen Milano - guelfi Firenze

Il biglietto per sabato vale per entrambe le partite prezzi 25 euro tribuna coperta, 15 tribuna scoperta, 10 curva.
Io sarò in tribuna scoperta con qualche amico (almeno per quella delle 21), se volete aggiungervi volentieri, ma vi conviene prendere il biglietto prima i posti non sono tanti e non sono neppure numerati
Io sarò a vedere anche la finale di venerdì sempre con un paio di amici, se volete unirvi visto che è gratis.... Nessun problema a spiegare le regole per chi non le conosce...

Ci ha lasciati Felice Gimondi, uno dei più grandi di sempre pur correndo contro un certo Merckx

Mito della mia infanzia.

Cimpie ottant'anni Albertosi, il portiere dello scudetto della stella

Intervista sul Corriere di oggi
https://www.corriere.it/sport/19_ottobr ... 0619.shtml

Ci lascia Poulidor. Chiuso da Anquetil, Merckx e Gimondi, ha conseguito una Vuelta, una Sanremo, quattro podi mondiali e ben otto podi al Tour (l'ultimo a quaranta anni, corridore più anziano di sempre a fare podio al Tour)

Era uno dei novi che avevo nelle orecchie agli arrivi da ragazzino. Panbianco, Poulidor, Balmanion, Anquetil....

5 giugno 1988



Johan parcheggiò la bicicletta contro il parapetto
Ed entrò nella roulotte in braghe corte
Perché fuori nevicava l'universo nonostante fosse giugno
Batteva i denti irrigidito mentre I suoi due nuovi amici
Rimasero stupiti dalla visita a sorpresa
Gli offrirono un the caldo domandandogli perché in quella discesa
Durante la bufera il ghiaccio e la paura non si fosse ben coperto
L'olandese in bicicletta rispose col suo accento gutturale
Parole incomprensibili e finito lo spavento si riaffacciò alla strada
Mentre altri sventurati su due ruote scendevano prudenti
Quei tornanti in mezzo alla tormenta protetti dal Moncler
Lui restò ancora un poco a godersi il tepore improvvisato
E dopo un paio di bestemmie protestanti tornò in sella al suo cavallo
Verso la valle che incombeva
Eppure un quarto d'ora prima Johan era solo lassù in cima
Staccò tutti lungo il Gavia pedalando su un viscido sterrato
Mentre intorno era come se l'inverno in Val Camonica non fosse mai finito
Raggiunse quel passo a quota siderale mentre i fiocchi sulla testa
Evaporavano al contatto della pelle incandescente
E arrivato fino a lì continuò a far finta che il freddo non ci fosse
Tirò dritto come se Bormio stesse nei dintorni e non quaranta chilometri più in basso
In quella roulotte ci finì con un principio di assideramento tre minuti dopo
Che a scender dopo tutto quello sforzo sudato e bagnatissimo
A cinque gradi sotto zero indossando solamente una maglia ciclamino
Ci vuole del coraggio e una certa dose d'impazienza
Ci arrivò da stoccafisso a Bormio l'olandese Van der Velde
Quasi morto e con quarantasette minuti di ritardo
Ma di quel traguardo si ricordano certo più di lui che dell'altro tulipano
Che giunse primo in quella tappa disgraziata o dell'americano
Che vinse poi il Giro d'Italia la cui cima Coppi era un pi' troppo congelata
Quel metro di neve sulle Lepontine Retiche
Affrontato con una bicicletta al posto della slitta
Vale quanto l'alpinismo estremo senza bombole d'ossigeno
Tra le inviolate vette del Pamir

Prati, un giorno dopo Corso, raggiunge il paradiso dei calciatori