skeggia65 wrote:Prima suggerisci il TG7.
Poi cronometri i minuti-Papa del TG1 per una settimana, lasciandoci intendere che lo hai visto.
Poi affermi di non essere mai a quell'ora davanti alla TV, così che noi si possa intendere che non vedi né il TG1, né il TG7.
Mi pare che a dire e poi smentire, tu non abbia nulla da invidiare a Silvio
skeggia65 wrote:Oooooops, mi sono perso un "solo".
Chiedo umilmente venia.
Conseguenza di ore piccole davasnti al computer dopo una giornata di lavoro particolarmente pesante.
friedrichstrasse wrote:Ma sono l'unico che ha votato Cecilià?
Secondo la «Autobiografia non autorizzata» di chi li ha fatti conoscere
Sarkozy alla Bruni: «Noi saremo meglio della coppia Marilyn-Kennedy»
Le frasi d'amore del loro primo incontro
MILANO - «Saremo meglio di Marilyn e di Kennedy». È solo una delle tante sorprendenti frasi che Nicolas Sarkozy avrebbe pronunciato la sera del primo incontro con Carla Bruni. Lo rivela Autobiographie non autorisée, libro scritto da Jacques Séguéla, noto pubblicitario parigino, amico sia della modella nata in Italia sia del presidente francese. Il 13 novembre 2007 Séguéla ha organizzato a casa sua una cena che permise ai due futuri sposi di conoscersi. Nel volume appena pubblicato, Séguéla racconta dettagliatamente tutte le frasi che Sarkozy e Carla Bruni si scambiarono in quella fatidica serata. Dopo appena sette settimane i due sarebbero convolati a nozze diventando velocemente una delle coppie più famose al mondo.
REPUTAZIONE - Il Times di Londra dedica un lungo articolo al libro di Séguéla e alle frasi dei due futuri amanti. Secondo quanto narra il pubblicitario, fu lo stesso Sarkozy a chiedergli di organizzare quell'incontro con la bella Carla: da appena un mese Cecilia, l'ex moglie di Sarkozy, lo aveva lasciato e probabilmente Monsieur le President si sentiva solo. Tuttavia Sarkozy arrivò alla cena in ritardo e senza cravatta. Nonostante ci fossero anche altri ospiti, il presidente francese e la modella furono subito attratti «come magneti». «Fu un inatteso gioco di seduzione tra due animali selvatici», scrive Séguéla che sottolinea quanto quella sera la Bruni fosse bella. Sembrava «una Diana cacciatrice con gli artigli di velluto», scrive il settantacinquenne. È lei ad aprire le danze e, con un informale «tu», ricorda al presidente di conoscere la sua reputazione di donnaiolo. «La mia reputazione non è peggiore della tua», risponde un brillante Sarkozy che poi continua: «Ti conosco bene anche senza averti mai incontrata. So tutto di te. Ti fai amare perché nessuno fa amare te. Io so tutto di te perché io sono come te». Quindi la fatidica frase: «Annunceremo il nostro fidanzamento. Saremo meglio di Marilyn e Jfk».
NUMERO DI TELEFONO - La Bruni, che probabilmente non s'aspettava un presidente così precipitoso, risponde: «Un fidanzamento mai! Vorrei vivere con un uomo che mi desse un bambino». E Sarkozy pronto controbbatte: «Ne ho già cresciuti cinque. Perché non un sesto?». È davvero amore a prima vista. Sarkozy pensa di avere ormai in pugno la situazione e sussurra nell'orecchio della cantante-modella: «Scommetto che adesso non hai il coraggio di baciarmi sulle labbra davanti a tutti». La Bruni non proferisce parola. Allora Sarkozy la invita in Egitto per le vacanze di Natale. Lei rifiuta. Come tutti sanno, poi Carla Bruni accompagnerà Sarkozy tra le rovine egizie dove saranno immortalati dai paparazzi. La serata da Séguéla sta per finire. Il presidente francese e la modella lasciano assieme l'abitazione e la macchina presidenziale accompagna la Bruni a casa non prima che la modella abbia lasciato il suo numero di cellulare al capo dello Stato. Séguéla racconta che pochi minuti dopo la Bruni lo contatterà e gli dirà: «Il tuo amico... che eleganza, che intelligenza, quante attenzioni, che energia, che seduzione. Ma lo trovo anche un po' cafone. Gli ho lasciato il mio numero e ancora non mi ha chiamato».
PAPARAZZI - Il pubblicitario Séguéla affema di aver capito subito che la Bruni era davvero interessata al numero uno dell'Eliseo. La modella, a cui Séguéla aveva preannunciato la presenza di Sarkozy alla cena, per la serata calzava delle ballerine, scarpe che indossava abitualmente quando era sposata, per non apparire più alta di suo marito. Sarkozy prima di lasciare l'abitazione assieme alla Bruni, fa notare alla modella quanto sia difficile vivere assieme a lui a causa dei paparazzi. Ma la bella Carla taglia corto: «Con la stampa rosa tu sei un pivello. Sono stata l'amante segreta di Mick Jagger per otto anni e nessun nostro incontro è stato scoperto. Siamo stati in tutte le capitali del mondo e nessuno ci ha mai fotografato». A questo punto sorge l'orgoglio maschile del presidente che risponde: «Come hai fatto a stare otto anni con un uomo che ha dei polpacci così ridicoli?».
Francesco Tortora
Carla e Nicolas si ispirano all'impero, messo da parte Dalia
Mistero sul nome della "petite Sarko"
Potrebbere essere Giulia. Dubbi se pronunciato all'italiana, alla francese (Julie) o all'ungherese (Youlia)
MILANO - Dubbi e misteri sul nome della "petite Sarkò". Fonti più o meno ufficiali sostengono che non si chiamerà Dalia, come da più parti annunciato. Carlà e Nicolas avrebbero invece scelto un imperiale: Giulia. All'italiana? Si dice sia il più probabile. Anche se le voci si dividono tra chi dice Julia, pronunciato Youlia all'ungherese. O semplicemente Julie alla francese. Una cosa è certa: un tale nome, oltre che richiamare gli imperi, terrà unite le tante, diverse, origini familiari: francese, italiana ungherese.
Per la gioia di ing il quale tanto tempo fa wrote:Per favore, NON chiamate il Trullino:
...
- Giulia
...
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