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Decreto del 24 febbraio 391: Nemo se hostiis polluat[modifica | modifica wikitesto]
Il primo decreto, Nemo se hostiis polluat, che fu emesso a Milano il 24 febbraio 391, mise al bando ogni genere di sacrificio pagano, anche in forma privata, sancì il divieto di ingresso nei templi, proibì l'atto di avvicinarsi ai santuari e l'adorazione di statue o manufatti. La pena prevista era di quindici libbre d'oro. Il decreto era indirizzato a Ceionio Rufio Albino, Praefectus urbi della città di Roma nel 391.
Decreto dell'11 maggio 391[modifica | modifica wikitesto]
Emesso a Concordia e indirizzato a Virio Nicomaco Flaviano, prefetto del pretorio dell'Italia, Illirico e Africa. Stabilisce pene amministrative per i cosiddetti lapsi, "caduti", cioè i pagani battezzati e poi "ricaduti" nel paganesimo.
Decreto del 16 giugno 391[modifica | modifica wikitesto]
Il decreto del 16 giugno 391, emanato ad Aquileia, riprende sostanzialmente il decreto del 24 febbraio 391, vietando il culto pagano presso i templi.
Decreto dell'8 novembre 392: Gentilicia constiterit superstitione[modifica | modifica wikitesto]
Il quarto decreto, emanato l'8 novembre del 392 a Costantinopoli, proibì esplicitamente i culti pagani privati (quello dei lari, dei geni, e dei penati). L'editto prevedeva il reato di lesa maestà per chi effettuava sacrifici, comportante la perdita di diritti civili. Era prevista anche la pena di morte. Le abitazioni nelle quali si fossero svolti tali riti erano sottoposte a confisca, e ingenti multe erano previste (25-30 libbre d'oro) per i decurioni che non avessero fatto rispettare l'editto.
Il mio punto di vista e' che quella volta la la Chiesa e' passato al lato oscuro e ha tradito il suo testo di riferimento... e questo ha avuto esiti tragici. Poi la presa di distanza da quello che e' successo allora c'e' stata, ma non soddisfacente. Se e' la prima volta che lo senti e a catechismo non te l'hanno detto fatti qualche domanda sul perche'. Eppure se si ammette che quella direzione e' stato un tragico errore, molte cose si mettono a posto... e si scopre anche che il cristianesimo non solo non era incompatibile con il mondo moderno, ma ne anticipava i principi. Perche' come dicevo, amore e perdono assomigliano parecchio a soidarieta' e tolleranza. Ma a quel tempo la chiesa non era ne' amore ne' perdono, semmai il contrario.