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Re: Diritto di voto agli immigrati

PostPosted: Sun 07 September 2008; 19:29
by trambvs
simix920 wrote:Perchè alla fine i vari sistemi e proposte di cui state discutendo verrebbero solamente applicate "all'italiana" e diventerebbe fin troppo facile ottenere sia la cittadinanza che il diritto di voto.


Non a caso io ho parlato di 5 anni per quello amministrativo, che in fondo non mi pare questa rivoluzione; mentre di 10 per la cittadinanza e quindi per quello politico, mi pare un tempo più che ragionevole, senza contare che si potrebbero inserire clausole sulla necessità di aver "rigato dritto" in quel periodo... Ovviamente solo dopo i 10 anni chi fosse interessato a ottenere la cittadinanza italiana dovrà rinunciare alla propria di origine

simix920 wrote:E cosi si finirebbe per dare in mano le sorti del nostro paese a questa gente, che non interessandosi molto delle vicende che ci riguardano e della politica in generale, finirebbero per votare chi gli fa credere di voler l'integrazione e di volerli accogliere..


Perché con molti nostri connazionali non succede la stessa cosa: non si interessano delle vicende che ci riguardano e della politica in genrale, finendo con votare che gli fa credere di voler risolvere i problemi e di salvare il paese? :mrgreen:

Re: Diritto di voto agli immigrati

PostPosted: Mon 08 September 2008; 8:46
by simix920
Perchè quale sarebbe l'alternativa? ^^ Il primo grande partito del secolo riformista?..
Va là.. :roll:

Comunque, la cittadinanza italiana andrebbe concessa agli immigrati residenti in Italia da 10 anni, che possiedono una casa, un lavoro, sanno esprimersi in Italiano e sono completamente incensurati.

Re: Diritto di voto agli immigrati

PostPosted: Mon 08 September 2008; 9:14
by trambvs
Non ho proposto alternative, ho solo fatto un'osservazione, qualcuno allora ha la coscienza sporca se si è sentito chiama in causa... :twisted:

Quanto ai requisiti per la cittadinanza, li verifichiamo anche per i nostri connazionali?
D'accordo sul fatto di essere incensurati, anche se per alcuni reati civili si potrebbe anche fare eccezione, ma perché dovrebbe essere necessario il possesso di una casa? Esiste l'affitto e di italiani in questa condizione ce ne sono ancora molti nonostante il recente boom di mutui-casa. Idem per il lavoro, forse non esistono italiani disoccupati o che non svolgono professioni riconosciute tali (casalinghe, ecc.); sulla conoscenza della lingua italiana mi sono già espresso...

Re: Diritto di voto agli immigrati

PostPosted: Mon 08 September 2008; 10:59
by simix920
Si bè forse sulla casa hai ragione. Però dovrebbero dimostrare di avere una dimora fissa.
Per quanto riguarda il lavoro non sono d'accordo.
Un immigrato, che vuole vivere in Italia e per di più diventarne un cittadino, deve dimostrare di potere guadagnarsi da vivere e quindi di essersi integrato nel nostro Paese.

Re: Diritto di voto agli immigrati

PostPosted: Mon 08 September 2008; 23:43
by skeggia65
Stiamo mischiando le cose.
La concessione del diritto di voto per le amministrative, dopo 5 anni, hanno una logica, secondo me.
Una persona che lavora paga le tasse, dovrebbe poter dire la sua a proposito di chi deve gestire parte di queste tasse. Lo stesso principio che dovrebbe essere applicato anche ai lavoratori autonomi che hanno la sede della propria attività in un comune diverso da quello di residenza.
I lavoratori dipendenti non pagano imposte al comune dove lavorano, se non coincide con quello di residenza.
Per le lelezioni politiche è necessaria la cittadinanza, da concedersi dopo 10 anni a chi ne faccia richiesta, previo il rispetto di alcuni requisiti: lavoro regolare, fissa dimora, fedina penale in ordine, buona conoscenza della lingua Italiana, fedeltà alla Repubblica e ai suoi principi, nonchè alla Costituzione.