Trasporti a Milano

Ma no dai, c'è anche chi agisce per senso della giustizia.
Sinceramente, i confini di questa manovra (intendo, il taglio del contributo alla scuola pubblica) ha contorni che non sono chiarissimi.

Per insegnare nelle scuole della Congregazione delle suore collegine della Sacra Famiglia di via Evangelista di Blasi, le maestre dovevano accettare compensi da fame e firmare buste paga di importi quattro volte superiori.
Una delle maestre ha denunciato le suore, ma solo dopo essere stata licenziata. "Ho accettato perché non avevo altra scelta e dovevo maturare il punteggio per poter insegnare nella scuola pubblica"

http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... f=HREC1-31

Bene, spero che ora vengano denunciate tutte le maestre e che perdano tutti i punti acquisiti: sono complici, e per colpa di questa gente molti devono adattarsi.

Non dovrebbe essere difficile distinguere fra vittime e complici

Infatti, di quali vittime parli?
Per me le vittime sono le persone oneste che non hanno accettato quel lavoro, rimanendo così disoccupate o essendo obbligate a emigrare.

Parlo in generale, non è che solo leggendo l'articolo si capisce se le maestre erano vittime o complici. Ma non dovrebbe essere difficile capirlo conoscendo i fatti ed eventualmente provarlo davanti a un giudice

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... re/934262/

“Ho raccolto le testimonianze di oltre 500 docenti che lavorano nelle scuole paritarie senza essere retribuiti, o che ricevono solo 2-3 euro all’ora in cambio del punteggio per le graduatorie scolastiche. Si prestano a questo ricatto perché sanno che in futuro un buon punteggio li potrà aiutare ad entrare nel sistema pubblico dell’istruzione”. A parlare è Paolo Latella, segretario del sindacato Unicobas Scuola della Lombardia, che denuncia da tempo questa anomalia che si trasforma in truffa in alcune scuole paritarie, approfittando del sistema delle graduatorie.

A me è successo di sentirmi proporre un contratto co.co.co a vita (cioè senza nessuna prospettiva di successiva regolarizzazione) in una scuola paritaria (non cattolica), con uno stipendio offerto 12€ lordi/ora (in sostanza, pagamento a cottimo), ovviamente senza malattie, ferie, permessi retribuiti. Per fare il docente, non il bidello, sia chiaro.

Viene da domandarsi perché uno dovrebbe accettare queste proposte?

Per mancanza di alternative

Possibile che su centinaia di stati al mondo non c'é un datore di lavoro disposto a fare un'offerta migliore?

Io non ho accettato, avendo un altro lavoro, ma se fossi stato disoccupato...
Peraltro il gestore era abbastanza infastidito poiché degli insegnanti lo avevano abbandonato per andare nella scuola pubblica. Ma và?

Ogni impresa é consapevole del rischio di vedersi scappare i collaboratori se l'offerta nel piatto é scarsa

http://www.repubblica.it/scuola/2017/01 ... ef=HRER3-1

Rumors su una riforma che permetterebbe di accedere alla maturità anche con insufficienze in alcune materie

Non per fare quello che non vuole studiare, cosa che non sono, ma si da il caso che non tutti siano dei robot.
Vado bene a scuola, tranne che in matematica, da sempre.
Mi sto prendendo tutti gli anni gli esami a settembre, mi sto rovinando le estati, per poi arrivare settembre, fare l'esame, passare alla classe successiva, e ricominciare un anno di 2 e 3 in matematica. Tutto questo che senso ha? Cos'ho imparato? Niente, esattamente niente.
Se uno viene a scuola e non fa niente (o nemmeno viene a scuola...) è più che giusto dargli i debiti, non ammetterlo alla maturità, eccetera
Una persona che va bene a scuola, salvo per una o due materie, e non senza impegno, perchè dovrebbe non essere ammesso alla mturità? L'abilità complessiva di una persona si giudica dal fatto che vada male in una materia? O due? Boh, a me questa cosa è sempre parsa abbastanza assurda...