Trasporti a Milano

GLM wrote:Però in stazioni come quelle che hai elencato tu, Cadorna e Garibaldi, non fermano solo le S, bensì molto altro: sono delle stazioni vere e proprie, e non semplici fermate delle S. Sempre in Germania, casi come questi hanno la denominazione "Bf" dopo il nome, che è l'abbreviativo di BahnHof (stazione).
Indi, analogamente, dovrebbe essere
Staz Greco Pirelli
Staz Lambrate
Dateo S
Villapizzone S

per me è perfetto.

It makes sense, come dicono gli inglesi

LUCATRAMIL wrote:Quindi anziché "Cadorna effeenne" ... potrebbero chiamarle "S Cadorna", "S Garibaldi"

A far santo Garibaldi ci avevano gia' pensato nell'800, ma quel Cadorna proprio santo no ... anzi si era parlato di cambiare dedicazione alla piazza ... abbiamo due Raffaele Cadorna padre e figlio di Luigi ben piu' meritevoli ... il primo forse santo ... qualcuno (ma non credo papa Montini) avrebbe obiezioni visto che era quello di Porta Pia :D
Tornando seri ... mi pare che la fermata del metro Cadorna si chiamasse solo Cadorna, FN lo hanno aggiunto dopo per analogia con Centrale e Lambrate FS poi sono venuti Porta Genova e Garibaldi con qualche ambiguita' ... perche' la stazione ferroviaria si e' sempre chiamata Porta Garibaldi anche se la porta che "i negozianti di Milano eressero / per quanto poca volonta' ne avessero" e la stazione del metro solo Garibaldi.
Romolo non e' mai stata chiamata ne' FS ne' RFI ("Milano Romolo RFI" sta scritto sul muro sud), per tacer di Lodi TBB aka Romana FS.

Serve davvero nel nome della fermata avere l'indicazione di cosa ci passa ? Allora non dovrebbe essere reciproco (p.es. la stazione ferroviaria di Lambrate avere "M2" perche' interscambia col metro ?) ... ma allora cosa differenzia un interscambio M/S o M/R da uno M/M ? mettiamo M1 e M2 a Loreto ? L'importante e' avere mappe di interscambio, segni con i colori delle linee di interscambio sulla "barra dei nomi", ed annunci ... e mi pare che ci sia quasi tutto.

IMHO sarebbe sufficiente un logo esplicativo:
M - metropolitana (anche senza indicazione della linea)
S - servizio ferroviario suburbano
? - stazioni "ordinarie" R/LP/AV senza ulteriori (varie FN/FS/RFI ecc.)
se possibile grafico, altrimenti semplificato se la veletta del mezzo non lo consente

? = simbolo stilizzato del treno

La M bianca su fondo rosso e la S verde su fondo blu dovrebbero essere loghi gia' noti.
Per il resto (ossia misto R/AV) boh ... qual'e' un logo chiaro (e generico) per un treno moderno ? una volta i passaggi a livello avevano quello di una locomotiva ... se no si potrebbbe avere il logo di un binario con le traversine

Qua ci sono un po' di spunti per il logo
https://www.google.com/search?q=logo+st ... IT709IT709

i passaggi a livello senza barriere hanno ancora il triangolo bordato di rosso con la loco a vapore in nero
quelli con barriere invece con medesima grafica rappresentano una specie di cancellata
il logo ufficiale da CdS per identificare la stazione ferroviaria è questo

non mi entusiasma molto e ignoro quanto sia riproducibile sulle velette di autobus filobus e tram, a differenza delle lettere M e S

Il logo “S” lo inverterei: S blu su campo verde. Le paline mi sembrano un po’tetre e di notte, retroilluminato, sarebbero più visibili.

trambvs wrote:il logo ufficiale da CdS per identificare la stazione ferroviaria è questo [vedi post sopra]
non mi entusiasma molto e ignoro quanto sia riproducibile sulle velette di autobus filobus e tram, a differenza delle lettere M e S

Le lettere M e S e relativa forma e colore sono loghi ufficiali che debbono essere riprodotti come stanno (*). Quello di cui sopra effettivamente lo avevo visto in segnali stradali ma credevo fosse proprietario di RFI (a me piaceva un binario con traversine, tipo quello del passaggio a livello custodito ruotato di 90, ma forse non e' perspicuo). Vada per quello o uno dei frontalini di treno di Trullo.

(*) io non pensavo alle velette ma a mappe e cartelli indicatori. Per le velette non so se qualcuno dei frontalini e' riproducibile su quelle a matrici di punti, se no non resta che ricorrere a "Staz."

Trullo wrote:? = simbolo stilizzato del treno

ok rappresentarlo in veletta, ma va pensato anche a come andrebbe annunciato in vocale.

LUCATRAMIL wrote:dn Germmania ormai le stazioni con linee S vengono nominate con una S davanti: S Koepenik, ad esempio) ...

Lo scrivo in questo thread anche se non c'entra col metro, perche' non ne esiste uno "nome delle stazioni" e scriverlo in quello su M2 dove si (ri)discuteva recentemente su Abbiategrasso e Piazzale Abbiategrasso non mi sembrava appropriato ...

... a proposito di nomi delle stazioni ambigui, mi sono accorto solo oggi (mentre lavoravo a uno dei miei tentativi di mappe se cui riferiro' in seguito nell'apposito thread) che esiste sia il capolinea di "S.Donato M3" che la stazione S di "San Donato Milanese"

Io rinominarei la stazione S in S.Donato Metanopoli e quella M3 in San Donato Autostazione ,in quanto la fermata M3 non si trova a San Donato, ma a Milano, questo non sarebbe un problema se la tariffa MI2 non esistesse, invece può generare confusione dal punto di vista tariffario. Posto che più o meno chiunque usi il TPL a Milano, sa che S.Donato M3 è area urbana, tutto ciò genera il famoso precedente, per il quale la domanda diventa "allora perché San Donato è urbano ma Sesto, Segrate, Cinisello, Assago no?". Ovviamente, San Donato (paese) non è tariffa urbana. Però la fermata San Donato M, si. Ma questo perché la fermata non si trova a San Donato specificatamente. In tutto ciò la fermata di San Donato S, si trova in area extraurbana perché, appunto, è locata a San Donato. Una soluzione, sarebbe potuta essere passare San Donato M in MI3 con l'introduzione del SITBM
Per concludere, basta ritrovarsi nel 2021, con quasi vent'anni di S-Bahn alle spalle, ancora a pensare che la metropolitana è una cosa, il treno è un'altra e continuare ad avere fermate locate in punti diversi ma con lo stesso nome, ma una è S e l'altra è M

EDIT: L'introduzione del SITBM avrebbe dovuto risolvere problematiche tariffarie storiche di Milano: tipo San Donato M3 in area urbana e San Donato paese in extraurbano (con conseguente raggiungimento a piedi o in evasione da S.Donato alla fermata M3 per non pagare extraurbano), come gli scarsi carichi di Assago M2 dovuti al fatto che chi arriva in macchina ,va a Famagosta che trova tanto parcheggio e paga urbano prendendo la metro, tipo Rho Fiera stazione di porta con tariffazione extraurbana (che per fortuna non è più un problema se si arriva da fuori Milano con SITBM), tipo Sesto, Cinisello, Bresso ,Bollate ,Cormano Corsico, Cesano Boscone, che non hanno nessun tipo di interruzione della città rispetto a dove è territorio di Milano, che hanno linee che escono e rientrano dal territorio di Milano passando per fuori Milano, che però hanno una tariffazione diversa. Non si è stati coraggiosi abbastanza da farlo fino in fondo. Ed ecco che incomprensibilmente (più o meno) un abbonato urbano continua ad aver bisogno di un altro biglietto per andare a Sesto e gli abitanti di San Donato continuano ad essere abbonati urbani e a non prendere l'autobus, o a prenderlo senza pagare, per raggiungere la destinazione interna a San Donato dalla fermata M

Sinceramente non vedo che "precedente" rappresenterebbe S.Donato M3. Ha una sua spiegazione ed è lampante. Il nome identifica chiaramente che è il nome della stazione della metropolitana e non della città.
La tariffa “Mi2” non esiste. Sono solo gli abbonamenti emessi dal Comune di Milano che hanno una copertura “entro i confini milanesi” per cui sono chiamati “urbani” per inveterata abitudine. E non vedo che tipo di "confusione tariffaria" possa generare, che non sia fisiologica al sistema stesso: ovunque tu ponga dei limiti tariffari, comunque tu calcoli la tariffa in maniera forfettaria, si generano sempre e comunque zone di transizione. Ed è inevitabile e non era certo lo scopo dello STIBM eliminare queste situazioni.
La tariffa si chiama "Mi1-Mi3" solo per poter distinguere un "Mi1-Mi4" da un "Mi3-Mi4", quest'ultima possibilità introdotta solo alla fine e destinata a scomparire con il primo aumento, che verosimilmente consisterà proprio in questo: eliminare la corona esterna "Mi3b" da ogni soluzione tariffaria che non contenga anche "Mi3a". Magari con la contemporanea limitazione degli abbonamenti "urbani" ai soli residenti milanesi.
Gli abbonamenti "urbani" non sono STIBM, sono solo la conferma degli accordi tariffari che erano già in vigore già prima. Dureranno? Boh, ma resta un privilegio per pochi (relativamente).
In sostanza: per lo STIBM S.Donato M3 e S.Donato RFI sono nella medesima tariffa "Mi1-Mi3", e senza ambiguità. Non per il comune di Milano.

Di questo passo finirai col fare la stessa tariffa per Duomo - Missori e per Trezzo sull'Adda - Magenta...