La provocazione di Luca Prete
Street art contro il grigiore delle metro
L'artista catanese ha coperto la scritta «M» con una bocca laccata di rosso e la scritta «underground»
CATANIA - Ha coperto la scritta «M» che si trova agli ingressi della metro, a Catania, con un'immagine provocatoria: una bocca laccata di rosso e la scritta «underground». L'eclettico artista catanese Luca Prete ha colpito ancora: ha trasformato le uscite della metropolitana etnea in installazioni artistiche. Molti i catanesi che si sono fermati stupefatti a guardare lo strano simbolo incollato a tre metri da terra, e si sono chiesti il significato: «Le parole hanno una valenza sotterranea», spiega l'artista, volutamente sibillino. E aggiunge: «Tutte le fermate, e le uscite a Catania fanno schifo, sono così brutte che non viene nemmeno di entrarci. Le costruzioni non hanno un senso: penso, invece, a cosa succede nelle città europee e nel mondo. Per dire, a Bilbao le uscite della metropolitana sono state firmate da Santiago Calatrava».
Ecco quindi che la bocca, che Prete chiama «Mind the cut», assume tutto un altro significato: una denuncia contro la bruttura e la mancanza di arte, ma anche contro l'inefficienza: «A Catania parliamo soltanto -sbotta - e non facciamo niente». Le installazioni sono presenti alle fermate in centro città: due al Viale Vittorio Veneto, altre due all'altezza di Piazza Galatea, una in Corso delle Province. «C'è anche un secondo significato – rivela - più a luci rosse. Alcuni mi hanno chiesto se fosse una denuncia al fenomeno della prostituzione, ma non lo è. Piuttosto, rimanda ai simboli del treno e della galleria».
Luca Prete, 34 anni, non è nuovo a provocazioni come queste: qualche anno fa «animò» i tronchi delle palme decimate dal punteruolo rosso agghindandoli con occhi ed espressioni umane, e trasformandoli in «Totem catanesi». E, tempo fa, fu ancora lui ad ideare le enormi sigarette che, provocatoriamente, avevano trasformato piazza Borsellino in un'enorme portacenere anni '60. Ha anche un passato da writer: «Adesso è diverso – si confida – perchè la street art deve avere rispetto, non è come il writing. Ecco perchè le installazioni non sono permanenti ma si possono rimuovere, semplicemente staccandole».
Fonte Italpress
trambvs wrote:ma perché non utilizzare il francese BHNS?
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